«Stoner è qualcosa di più raro di
un grande romanzo – questo è un romanzo perfetto, così ben narrato, con una
lingua superba e così profondamente toccante da levare il fiato». (Morris
Dickstein, The New York Times)
Pubblicato per la prima volta nel
1965, poi quasi dimenticato, Stoner di John E. Williams è stato ripubblicato
nel 2006 dalla New York Review Books, suscitando un rinnovato interesse da
parte della critica e dei lettori. Stoner è il racconto della vita di un uomo
tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio
di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di massacrante
lavoro nei campi che lo attende, coltiva la passione per gli studi letterari e
diventa docente universitario. Si sposa, ha una figlia, affronta varie
vicissitudini professionali e sentimentali, si ammala, muore. E’ un eroe della
normalità che negli ingranaggi di una vita minima riesce ad attingere il senso
del lavoro, dell’amore, della passione che dà forma a un’esistenza.
John Edward Williams (1922-1994),
nato in Texas da una famiglia di contadini, partecipò alla seconda guerra
mondiale in India e Birmania. Al suo rientro si trasferì a Denver, in Colorado,
dove rimase tutta la vita insegnando all’Università. Oltre a Stoner è autore di
tre romanzi: Nothing but the night(1948), Butcher’s Crossing (1960, di prossima
pubblicazione da Fazi Editore) e Augustus (Castelvecchi, 2010), vincitore del
National Book Award.
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