Le nuove generazioni non hanno
bisogno di maestri ma di testimoni, nessuna predica, solo esempi. Don Gallo
racconta episodi di vita vissuta (l’adolescenza, la mamma, i suoi incontri e
battaglie) e si appella alla voglia di reagire dei giovani e delle donne. A
cominciare dal sesso, che non deve essere un’arma del potere per sfruttare e
discriminare, complici la
Chiesa e questa politica, ma una spinta a essere se stessi e
a stare bene con l’altro. Prima viene l’etica, poi la fede, dice don Gallo.
Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno. Allora il disagio di
chi non è omologato, degli ultimi e dei diversi non sarà più un problema di
ordine pubblico, piuttosto un’occasione di confronto, una questione sociale e
umana che riguarda tutti. La forza “eversiva” del Vangelo è in un’idea di
cittadinanza ricostruita a partire dall’incontro con gli altri, in pace, per un
cammino veramente liberatorio a fianco dei più oppressi.
Don Andrea Gallo (Genova 1928) è
sacerdote dal 1959. Nel 1975
ha avviato la Comunità di San Benedetto al Porto per il
recupero degli emarginati. Tra i suoi libri, COSÌ IN TERRA COME IN CIELO
(Mondadori 2010), SONO VENUTO PER SERVIRE (con Loris Mazzetti, Aliberti 2010),
DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE (Aliberti 2011)
Nessun commento:
Posta un commento