Bel lavoro quello di Simone Consorti per Besa editrice dal titolo “A tempo di sesso”. Che abbia ceduto alle lusinghe del pop questo è evidente, ma la capacità di sapersi produrre in una scrittura densa e a tratti immaginifica, gli deriva propriamente dall’aver frequentato la Poesia e i suoi universi, con tanto di devastazioni semantiche o divertissements formali e ritmici. Ora trovo questi libro piuttosto “disonesto” come lo potrebbero essere i sogni che ti solleticano, ti lusingano e poi ti abbandonano al peso della realtà e alla sua gravità. Già perché Simone Consorti , narratore romano del 1973, costruisce sulla storia di una ragazza scomparsa sfumature in bilico tra il noir e thriller, delinea psicologie intrise di contrasti, ombre e contraddizioni, definisce delirii per tre sezioni nel libro che hanno per titolazioni “Interrogatori”, “Stella”, e “Il corpo del reato”, ovvero una dialettica sulla destinalità dell’oggi. Ho letto “A tempo di sesso” in breve, perché ogni pagina scorre veloce e “prende”, e sebbene all’inizio mi apparisse una lettura ben costruita ma di solo e puro intrattenimento mi sono ricreduto una volta terminata la lettura. La storia parla dunque di una ragazza “svanita”nel nulla. Nella sua casa solo una traccia ematica e un diario con molte domande senza plausibili risposte. Si racconta dell’investigatore che si spende nelle ricerche di questa giovane donna, e di Stella… Ma il resto vale la pena leggerlo, perché “A tempo di sesso” di Simone Consorti non tradisce chi gli darà fiducia!
Simone Consorti è nato e vive a Roma, dove insegna in un istituto superiore. Ha pubblicato i romanzi L’uomo che scrive sull’acqua ‘aiuto’ (Baldini e Castoldi, 1999), Sterile come il tuo amore (Besa, 2008) e In fuga dalla scuola e verso il mondo (Hacca, 2009). Ha raccolto le sue poesie in Perché ho smesso di scriverti versi (Aletti, 2009).
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