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mercoledì 6 aprile 2011

La porta sul mondo di Maurizio Soldini (Giuliano Ladolfi Editore)




















Un'indagine sul nuovo protagonista del nostro spazio quotidiano: il centro commerciale. Il poema propone riflessioni, meditazioni su se stessi e il proprio tempo, assurgendo così a vera e propria esperienza dell'anima. Il panorama urbanistico contemporaneo è dominato dal centro commerciale, «scatolone/dove il tempo è scandito/da quel televisore/che annuncia le occasioni di giornata» (VIII). Soldini ricostruisce una nostra giornata tipo, che si dipana tra due poli, l'Itaca di ognuno di noi e il centro commerciale. In questo viaggio tre sono gli eroi con cui si confronta l'autore: Marcovaldo, Astolfo, Ulisse. Ma l'ultimo eroe a cui ci aggrappiamo resta Ulisse, il perenne paradigma dell'umanità, il cercatore di senso nel mare del non senso. E l'unica salvezza è la via dell'arte dell'amore. La dimensione poematica dell'opera di Soldini si pone come sfogo e parabola allo stesso tempo: sfogo contro la realtà attuale, contro la spersonalizzazione del paesaggio, ridotto a una successione di scatoloni eterodiretti; parabola per la riconquista della minacciata, ma non ancora perduta, umanità. E il vero mondo è l'amore e l'arte la via per accedervi, ovvero la porta sul mondo.

IL PRIMO LIBRO CHE PARLA CON LA POESIA DI UN CENTRO COMMERCIALE

HANNO LETTO “LA PORTA SUL MONDO” E HANNO SCRITTO


"La porta sul mondo" è un dantesco (nell'unico modo possibile nel mondo attuale) itinerario alle esperienze, alle presenze, alle cose, alla non vita del nostro tempo così vano e sperduto da aver bisogno di infiniti oggetti per accorgersi di esistere davvero. (Giorgio Barberi Squarotti)


Sono stato colpito dalla intensità di alcune composizioni e dallo slancio con cui Soldini sa affrontare un tema tanto cruciale. Non nascondo che l’argomento mi interessa molto, e trovo che la decisione di Soldini di portarlo al centro della ricerca poetica (merce e mercificazione, alienazione e snaturamento) sia pienamente condivisibile. (Valerio Magrelli)


Mi è piaciuto molto il poemetto “La porta sul mondo”, dal quale mi sono sentito

coinvolto profondamente. (Paolo Ruffilli)


Ottima l'idea di fondo del poemetto “La porta sul mondo”. Il centro commerciale è diventato in pochi anni il centro dell'immaginario massificato dell'uomo occidentale, e mi sembra molto giusto che un poeta lo affronti, tra l’altro con dei versi ben tagliati. (Giuseppe Conte)


L'originalità del tema (la focalizzazione lirica, ma in forma che non esclude l'atteggiamento critico sottostante) si abbina a quella dello stile scelto, che richiama fin dall'incipit la classicità italiana. (Elisabetta Sgarbi)

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