E' possibile immaginare un futuro nel quale i preti possano liberamente sposarsi, avere una famiglia, dei figli e una vita sociale più vicina a quella dei loro parrocchiani? A questo spinoso argomento tenta di dare una risposta il nuovo saggio dello scrittore Roberto La Paglia: Celibe in nome di Dio.
Un saggio che si rivela già dall'inizio piacevole e semplice da leggere, che riesce a rendere un argomento così controverso e denso di citazioni teologiche e questioni morali, alla portata di tutti.
Partendo dalla semplice, almeno in apparenza, domanda iniziale, ci si incammina verso un percorso dove la storia della Chiesa si intreccia con quella molto più umana di coloro che la formano. Dagli antichi concetti sul celibato alle moderne prese di posizione, l'autore si incammina in un sentiero impervio senza mai perdere la sua innata abilità di rendere semplici e fruibili concetti e affermazioni da sempre reputati come appannaggio degli "addetti ai lavori". Nasce così una appassionante inchiesta che non manca di percorrere temi scottanti quali la sessualità, lo scandalo dei preti pedofili e le recenti cronache che hanno visto alla ribalta sacerdoti sposati e matrimoni segreti.
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