venerdì 31 dicembre 2010
Apocalisse a domicilio, Matteo B. Bianchi (Marsilio). Intervento di Nunzio Festa
giovedì 30 dicembre 2010
Esce 451, nuova rivista multimediale che si rifà alla formula della New York Review of Books
E' uscito il primo numero di 451, nuova rivista multimediale che si rifà alla formula della New York Review of Books
Si apre con una “Memoria del Risorgimento” di Gianfranco Pasquino il primo numero di 451, nuova rivista di letteratura, scienza e arte, in libreria dal 13 dicembre e che può essere letta su www.451online.it. La rivista fa riferimento alla formula de The New York Review of Books di cui pubblica la traduzione degli articoli insieme a contributi di studiosi italiani. The New York Review of Books è una delle più autorevoli riviste culturali del mondo per l’elevatolivello delle sue firme e tratta di tutti i campi del sapere. Così fa anche 451 con articoli che offrono ampie analisi dei vari argomenti trattati prendendo spunto da una recente o imminente uscita editoriale, da una mostra, da un film, da un evento di politica interna o internazionale.
451, rispetto alle altre riviste finora disponibili offre una innovazione: per alcuni articoli sarà disponibile una versione video, prodotta da Kamel Film, accessibile sul sito o con uno smartphone direttamente dalle pagine della rivista inquadrando con la fotocamera un codice QR. Giorgio Celli: “una rivista non solo da leggere ma che parla. Non solo di figure ma di immagini che si mettono in movimento, il cartaceo sfuma nel virtuale e diventa più reale”. Gli argomenti del primo numero della rivista spaziano dalla rivoluzione tecnologica introdotta dall’iPad (Sue Halpern), al corporativismo fascista fra le due guerre (Michela Nacci), alla crisi fra le due Coree, ai grandi temi del dibattito scientifico (“Darwin. Una selezione non così naturale” di Richard Lewontin; “Il significato della biodiversità” di Giorgio Celli), alle grandi mostre (Otto Dix, le foto di Allen Ginsberg, le foto di Pino Ninfa), alla grande musica (duecentesimo anniversario della nascita di Chopin), alle nuove analisi critiche della letteratura antica (“Dall’ira di Achille alla saggezza di Senofonte” di G.V. Bowersock), alle nuove proposte per affrontare i grandi temi sociali (“Fame e sazietà” di Andrea Segrè). “La nuova rivista – dice Andrea Segrè, direttore editoriale di 451 – è un esempio importante, se non unico, nel panorama attuale di fusione fra saperi. Importante anche in relazione ai recenti dibattiti sul valore della cultura e della conoscenza: la rivista affronta i problemi della contemporaneità con uno sguardo interdisciplinare, abbracciando ampie prospettive e intensificando la riflessione su temi fondamentali per la società umana. È proprio questa la sfida che più mi piace: un incrocio di orizzonti e un dialogo costante fra discipline. Così si riduce la frammentazione dei saperi: Dante con la teoria della relatività, Goethe con la fisica quantistica, Shakespeare con la termodinamica, Kant con il Dna. Insomma, i saperi vanno in coppia, in un binomio quasi perfetto fra umanisti e scienziati”. “Parlare di libri - dice Gianfranco Pasquino, direttore di 451 - fa bene alla cultura e alla vita. Magari serve anche a incoraggiare a leggere. Parlare di libri non vuole dire soltanto recensire quanto è stato scritto. Vuole dire confrontarsi con le idee degli autori, metterle in discussione, proporre idee diverse. È già un compito interessante e impegnativo. Ma una ‘rivista di libri’ e di idee, come vuole essere 451, ha anche un'altra ambizione, più alta. Vuole diventare quello spazio pubblico che purtroppo non esiste in Italia, dove nasca e si sviluppi, aperto, vigoroso, argomentato, senza freni e ipocrisie, un discorso su tutte le tematiche più importanti che riguardano l'Italia e l'Europa, la politica e la società, l'economia e l'ambiente. L'impegno dei nostri collaboratori sarà grande. Contiamo molto sul sostegno e sull'apporto dei lettori ai quali promettiamo di fare una rivista utile, divertente, stimolante, insostituibile, imperdibile”.
http://www.facebook.com/pages/451-Via-della-Letteratura-della-Scienza-e-dellA...
mercoledì 29 dicembre 2010
Per un’ecologia della scrittura di Vander Tumiatti
Finendo la lettura di questi libri, faccio un bilancio preliminare (metafora dei“conti della serva”) ,e riscontro che la realtà dimostra la distanza con gli scenari rosei proposti. Risulta stridente la contrapposizione tra la realtà dei fatti quotidiani con i diversi mondi della “Cultura, della “Scienza”,della “Comunicazione” e della “Impresa”.Il primo, dove si intessono le relazioni e si origina il sapere, dove gli uomini formalizzano i loro modelli derivanti dalle loro esperienze di vita, il secondo, quello dove si applicano le leggi della scienza(fisica, chimica, economia, statistica,ecc), il terzo dove si verifica l’informazione e si formalizza rigorosamente la realtà dei fatti ed il quarto dove si misurano gli effetti qualitativi e quantitativi delle “soluzioni sostenibili”(prodotti offerti e/o utilizzati) in grado di soddisfare le esigenze del/i consumatore/i in termini di funzioni, qualità/prezzi,costi/benefici/rischi e disponibilità nel tempo richiesto. Nel Salento, dove la natura si è data con grande generosità, la distanza tra questi mondi risulta ancora più evidente che altrove. Un territorio come questo, in cui i quattro elementi di Empedocle: terra, aria, acqua e fuoco si fondono in proporzioni mirabili, meriterebbe di essere religiosamente protetto e valorizzato, non dico facendone un santuario, ma almeno salvandolo dalla miopia di chi irresponsabilmente ne ha fatto e continua a farne scempio. In che modo? Soprattutto favorendo la cultura dello sviluppo sostenibile focalizzata sinergicamente e concretamente sui fattori tecnologici,economici ed ambientali in senso lato, dove siano considerati e valorizzati tutti gli aspetti reali e concreti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese. Purtroppo, ciò che ho ripetutamente constatato in questi ultimi anni sembra andare in direzione opposta. Ogni giorno nuove ferite vengono aperte in questo meraviglioso Salento, ad opera di poche persone ed organizzazioni irrazionali, incapaci e rapaci che lo sfruttano senza ritegno, indisturbate, vanificando ogni progetto di sviluppo.
E a volte accade che proprio quando, in apparenza, sembrano emergere maggiore attenzione e sensibilità, si creano ad arte allarmi ingiustificati il cui solo scopo è di distogliere l’attenzione da chi opera nell’ombra perseguendo i propri inconfessabili interessi. In questi casi si realizza una saldatura, tra un “Ambientalismo Talebano” ed alcuni poteri che traggono ciascuno vantaggi dal pericolo evocato e dai “Falsi Allarmismi”propinati. E l’ambiente? Ridotto a mero strumento di soldi e potere di una ristretta casta.
Vander Tumiatti esperto UNEP (United Nations Environment Program-Ginevra) ,Ass. Secretary IEC (International Electrotechnical Commission- Ginevra), Imprenditore e Fondatore della Sea Marconi Technologies Italia(www.seamarconi.com).
fonte Paese Nuovo
martedì 28 dicembre 2010
Ebookyou.it. Ebook now!
La nuova piattaforma di ePublishing per creare e vendere eBook, applicazioni iPad e iPhone che nasce nel Salento a Tricase ma ha un respiro internazionale. Ebookyou.it è il nuovo store online per la vendita e la distribuzione di opere in formato Ebook. A differenza degli altri Ebook store attualmente online, Ebookyou.it offre un catalogo di servizi rivolti nello specifico a chi ha la necessità di ricercare, consultare, acquistare ebook per lo studio o la ricerca, ovvero: studenti, ricercatori, docenti, università ed enti di formazione. Grazie ad Ebookyou.it l'esperienza di pubblicazione, condivisione e distribuzione non è più prerogativa solo dell'Editore, chiunque produce contenuti professionali e di qualità potrà essere in grado di metterli a disposizione dei lettori. Da oggi laureati, ricercatori, enti, docenti, blogger, avranno l'opportunità di offrire, distribuire e vendere le proprie opere, garantendo al lettore la più vasta biblioteca digitale online e la migliore esperienza di lettura attingibile. "Ebookyou.it nasce per colmare un vuoto. L'ebook come tecnologia caratterizzata dalla mobilità, la flessibilità, l'economicità può dare un grande contribuito al mondo dell'Università, dello studio e della ricerca in Italia. Ebookyou.it nasce per offrire a questo mondo un luogo dove far incontrare gli studenti e le università, i ricercatori e le case editrici, i libri e i lettori che li cercano. Tutto ciò caratterizzato da semplicità e piacevolezza di utilizzo che solo Ebookyou sa dare". Alessandro De Giorgi, amministratore di Ebookyou.it
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lunedì 27 dicembre 2010
Nonostante il Vaticano di Gianluca Ferrara (Castelvecchi)
Gianluca Ferrara Laureato in scienze politiche, è autore di opere di saggistica (Viaggio nella droga proibita, Dio non ha la barba, Incenerire i rifiuti? No, grazie) e di narrativa (Più forte del destino, Racconti transgenici). Nel 2005 ha fondato la casa editrice Edizioni Creativa e, da una collana della stessa, ha dato vita a Dissensi Edizioni di cui è direttore editoriale. É anche ideatore dello spazio solidale Con gli ultimi.
domenica 26 dicembre 2010
Le tre scimmiette di Annalisa Ferruzzi (Aisara)
“Giacomo preme INVIO e sorride soddisfatto. E’ certo che il suo post provocherà una piccola reazione a catena con la quale trastullarsi per giorni. Nel forum “ I problemi dell’amore” si è fatto una certa reputazione, un misto di maschilista e corteggiatore all’antica, rispettoso delle donne ma impietoso nel sottolinearne i difetti. E la cosa più buffa è che riscuote il maggior successo con le giovani, mentre con le cinquantenni lo attaccano acide e incazzate. La psico-sessuologa che modera il forum è dovuta intervenire più volte per sedare i toni, ma lui ne esce sempre come un angioletto, visto che sono le stesse forumiste a prendere le sue difese. Rilegge un paio di interventi, indeciso se rispondere. Ci sono argomenti stuzzicanti, ma sin dall’inizio si è riproposto di non esagerare e la scelta si è rivelata giusta”.
La realtà virtuale s’intreccia e si confonde con la quella reale. Gloria, insicura e frustrata, Giacomo, mediocre e superficiale, e la loro figlia Niki, adolescente complicata e anticonformista, cercano in Internet, nascosti dietro un nickname, la collocazione nel mondo che la società nega loro. Ma proprio attraverso la fuga dalla vita reale, con un compesso gioco di maschere, si svela inaspettata la verità che non volevano vedere, sentire, dire. Con una leggerezza solo apparente, Annalisa Ferruzzi smaschera le nostre piccole nevrosi quotidiane.
sabato 25 dicembre 2010
FENOMENOLOGIE SERIALI / SERIAL PHENOMENOLOGIES di Caterina Davinio (Campanotto editore)
I
Dove inclina la curva vana,
impronunciabile
della tenerezza
(smisurata parola)
Dove fiatano battito di palpebre, inesauste ciglia
(e ancora)
Si raggrumava il mio ora e l’allora, e il
Poi e il per sempre (in ewig)
In eterno.
I
Where the vain curve inclines,
Unpronounceable
Of tenderness
(immeasurable word)
Where dare breathe beating of eyelids,
Non-exhausted lashes
(and yet)
Clotted my now and before, and the
Then and forever (in ewig)
For eternity.
Caterina Davinio (Foggia, 1957). Ha vissuto a Roma dal 1961 al 1996, dove dopo la laurea in Lettere si è occupata d’arte contemporanea e poesia dei nuovi media come autrice, curatrice e teorica. Tra i pionieri della poesia digitale nel 1990, è stata l’iniziatrice della Net-poetry in Italia nel 1998. Fra le sue pubblicazioni: Còlor còlor (romanzo, Campanotto, 1998), Tecno-Poesia e realtà virtuali (saggio, Sometti, Mantova 2002, con prefazione di Eugenio Miccini. Nella collana Archivio della poesia del 900). Il suo lavoro multimediale è stato esposto in molti paesi in Europa, Nord e Sud America, Asia, Australia, sei volte in progetti nella Biennale di Venezia ed eventi collaterali dal 1997. Tra le biennali internazionali: Atene (2007), Sidney (on line, 2008), Biennales de Lyon (1999, 2007), Liverpool (Indipendents, 2006, 2008), Biennale dei nuovi media (Merida, Messico 2003) e altre. Vive a Monza e a Lecco.
venerdì 24 dicembre 2010
"Messapia. Terra tra due Mari” di Lory Larva (Paolo Pagliaro Editore)
Interessante il volume “Messapia. Terra tra due Mari”, a cura dell’archeologa e giornalista Lory Larva, edito da Paolo Pagliaro Editore. La casa editrice salentina, “fresca di stampa”, esce con tale pubblicazione proprio mentre serpeggia a queste latitudini un sentimento di necessità per un’idea di autonomia locale, volta alla creazione di una Regione Salento. Ma non è politico l’obiettivo del volume … forse!? Ad ogni modo si tratta di un lavoro piuttosto corposo, circa 366 pagine, ricco di numerose fotografie a colori, che nell’intenzione dell’autrice vuole essere un esaustivo compendio sull’antica civiltà dei Messapi, popolo misterioso che abitò quello che oggi è il Salento tra il IX e la metà del III secolo a.C. Ma chi erano veramente i Messapi? Lory Larva scandaglia in profondità le innumerevoli fonti storiche sui Messapi pervenuteci ad oggi, non trascurando analisi concernenti il sistema insediativo messapico, il sistema cultuale rappresentato prodromicamente dal “culto aniconico del pilastro-stele”, e in seguito da cippi iscritti associati a depositi votivi, il sistema della produzione e di quello commerciale tra la Messapia e il mondo greco, balcanico e italiota.
continua quigiovedì 23 dicembre 2010
Ho provato a non somigliarti di Pierluigi Mele (Lupo editore)
Ho provato a non somigliarti raccoglie poesie degli anni 1985-2010, senza tracciare traguardi. Sono slanci, diversamente l’esistenza non avrebbe casa né strada. Poesie dello stupore, della perdita e del ritrovamento. Della trasfigurazione soprattutto. Poesie di luoghi e d’illusione. Di tutte quelle minuscole e fonde cose che hai attraversato e che poi, senza preavviso, bussano alla porta pretendendoti daccapo. Con più forza del passato e meno scuse. Perché quando accadevano, nel mentre, tu non eri pronto a stringerne l’essenza. Non lo sei neppure ora, non lo sei mai. Però succede di avvertire questi passi alla soglia, questo soffio alla tempia del passato, il passato che s’impasta al presente che respiri, lo infiamma col tuo possibile domani. Qualcuno lo chiamerebbe destino. E allora la poesia non è che resoconto di stagioni, vissute e sublimate. Non puoi sottrarti dal tuo stesso nome che ti chiama, dalle tue radici e utopie.
Può non piacerti, tutto questo. Possono non combaciare i pezzi del gioco. E ti arrovelli, ti scontenti, ti disperi. Ma l’amarezza da sola non serve. Così scopri l’indulgenza, la dolcezza dell’intessere i giorni. Non la consolazione, piuttosto l’umanità, la pietas. In tutto ciò che accade e che non verrà, tu sei un valore aggiunto, niente di più né di finito.
Provi a non somigliare al padre, al suo male, al vuoto che ti lascia e in cui ti tocca guardare. Provi a non somigliare alla tua faccia, al reale, al nulla che ti lascia e che ti tocca qui nel sangue. Provi a sfuggire alla fine e al già visto d’ogni cosa. Vuoi resistere al grigio, agli addii, allo sfiorire. E allora provi coi versi, provi a saldare, a stringere, a vedere di là che succede. Nell’illusione, nel gioco, nello stupore per le evidenze tu provi. E sempre nella lingua, perché la poesia vive soltanto di parole. Ossessione e commedia del dire, finzione, schiettezza, nitore. Ci provi, e nel farlo il gioco ricomincia.
mercoledì 22 dicembre 2010
Mario De Marco, Splendida Lecce (Capone Editore)
Ancora una volta Mario De Marco, coniugando il rigore scientifico della ricerca con l'intento divulgativo, ha reso accattivante la lettura del testo, realizzato con metodo pluridisciplinare ed esposto con immediatezza linguistica, avendo inoltre saputo collegare le vicende leccesi con quelle più ampie della provincia, della regione e d'Italia.
Un altro contributo, quindi, per conoscere ed amare una città inequivocabilmente splendida, ricca di storia, di arte e di civiltà.
L'Autore: Nato a Novoli (Le) il 30 aprile del 1946, Mario De Marco risiede a Lecce da oltre cinquant'anni. Laureato in Filosofia, ha insegnato Filosofia e Storia nei Licei Classici. Giornalista pubblicista, ha diretto le riviste "Rassegna salentina", "Artigianarte", "Presenza e memoria" e "Lu Lampiune". Ha collaborato e collabora con diversi giornali e riviste. Noto critico d'arte, ha pubblicato vari saggi filosofici, dedicati, tra gli altri, a Platone, Aristotele, Jacopo Zabarella, Ortega y Gasset, Francesco Scarpa. Kierkegaard e Nietzsche. La sua produzione più nota riguarda gli studi storici inerenti le vicende pugliesi, salentine e leccesi in particolare, a cui ha dedicato numerosi volumi. Ha curato le riedizioni delle opere di Peregrino Scardino, Luigi Maggiulli, Martin Shaw Briggs e Giulio Cesare Infantino.
Mario De Marco, Splendida Lecce, Capone Editore, Lecce 2010.
Formato 21x29, 7 cm circa
cartonato con sovraccoperta, pagine 112, € 30,00.
Per info e prenotazioni:
caponeeditore@libero.it info@caponeditore.it
Tel e fax: 0832611877
Online:
www.caponeditore.blogspot.com
www.myspace.com/caponeditore
www.caponeditore.it
martedì 21 dicembre 2010
Cadenza d'inganno di Alfredo Annicchiarico (Lupo editore). Un estratto
La prima locomotiva a vapore aveva iniziato la sua corsa, alla velocità eccezionale di poco più di quindici miglia all’ora, quarantuno anni prima dell’inizio di questa storia. Ventotto anni prima, invece, Bessel aveva misurato la distanza di una stella dalla Terra. E solo sei anni prima Darwin aveva pubblicato la teoria sulla evoluzione naturale. Il fiume Usk nasceva dal Fan Foel, giusto nel territorio del parco di Brecon Beacons. Dopo una corsa che gli faceva attraversare il villaggio di Sennybridge e la cittadina di Brecon, l’Usk si spingeva sino a ovest, nel distretto di Torfaen, bagnando così la città di Caerleon. Poi sfociava trionfante a sud, nel canale di Bristol. In quel punto, l’Usk era il fiume più profondo del Galles, e questo favoriva la sua navigazione.
L’operosa Newport si affacciava sul suo lungo estuario.
E Abel, in tutta la sua vita, aveva respirato solo i venti che, portati dall’Usk, giungevano dal mare; nella continua, rarefatta esercitazione del silenzio, e nella assuefazione ai giochi che le onde organizzavano nello spazio più grande del canale. Giochi tutti finalizzati agli abbracci a volte tragici contro le scogliere. Corrompendo la linea dell’orizzonte. Le sue primavere avevano assalito ormai tutti gli spazi che, alle spalle della torre luminosa, si coloravano dei toni verde e marrone della vegetazione che si perdeva lontano. Lontano sino a farsi ingoiare dalla tristezza brulla del mondo a lui ancora poco conosciuto. Qualcuno dei suoi gli aveva detto un tempo di draghi e mostri fantastici che abitavano al di là delle ultime case dai tetti spioventi di legno.
domenica 19 dicembre 2010
Milanabad, per le strade di Milano tra musica e paura (Castelvecchi). Intervento di Roberto Martalò
Milanabad è l'ultimo lavoro letterario di un camaleonte della scrittura come Michele Monina. Più che un romanzo generazionale, Milanabad è lo specchio esatto della Milano di oggi e dell'Italia in senso lato. Sfrattato nel cuore della notte da casa sua, Marco e sua madre trovano rifugio e conforto presso la casa della zia materna. Qui Marco si riavvicinerà al cugino Tarik, egiziano di origini ma assolutamente italiano di nascita e costumi, che lo introdurrà in un quartiere nuovo e lo presenterà alla sua “cumpa”. L'amore per l'hip-hop di Tarik contagerà anche il cugino che scoprirà di avere un bel talento per le “rime”. I due formeranno il duo Pluto (Marco) e La Rabbia (Tarik) e cominceranno a sognare di partecipare e vincere il 2theBeat finché episodi di violenza a sfondo razziale non cambieranno le loro vite. Il romanzo descrive perfettamente l'atmosfera delle periferie milanesi e Monina si dimostra profondo conoscitore della cultura underground dell'hip hop, degli slang e dei gerghi dei giovani rapper. Inoltre, viene descritta la mancanza di prospettive e di speranze per le nuove generazioni che, di fronte al futuro nero, sono smarrite. Monina affronta dunque temi scottanti come il disagio sociale che colpisce una società ormai multietnica che però ancora non allarga i propri orizzonti per migliorare la qualità della propria democrazia, il razzismo che si manifesta dinanzi allo sconosciuto ed estraneo, la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni. Solo l'amore e la musica salveranno i due giovani dalle difficoltà della vita e dall'odio che il razzismo serpeggiante nelle nostre città provocherà come risposta. Lo stile del romanzo è molto discorsivo, lo scrittore usa poco la narrazione esterna per introdurre il lettore nel contesto della storia e lascia che questa si sviluppi principalmente tramite il dialogo dei personaggi. Un'idea azzeccata che fa scorrere il testo facendolo avvicinare molto alla forma di un testo rap. Ad impreziosire il romanzo, la partecipazione di molti cantanti e rapper, come Caparezza, Piotta Francesco Renga o Cristina Donà, che hanno creato testi di canzoni ispirate alla storia. Questi testi sono inseriti tra i capitoli del libro, chiamati tracks come le tracce del mixtape composto da Pluto e La Rabbia.
Milanabad di Michele Monina (Castelvecchi, 246 pag, 15 €)
sabato 18 dicembre 2010
Vittorio Bodini: un'edizione per il quarantennale della scomparsa. Intervento di Luciano Pagano (Musicaos.it)
Le spoglie di Vittorio Bodini, il 15 dicembre scorso, sono state trasferite nella città di Lecce. Il 19 dicembre 2010 ricorrerà il quarantesimo anniversario della morte del poeta. Salentino di nascita e spagnolo d’adozione, Vittorio Bodini figura tra i maggiori poeti del secolo scorso. Conosciuto a livello nazionale per il suo lavoro sulla letteratura spagnola (insegnamento di cui nel 1950 ricoprì la cattedra presso l'Università di Bari), apprezzato soprattutto come poeta. La sua traduzione del Don Chisciotte di Cervantes edita nel 1957 dall'editore Einaudi nella prestigiosa collana dei Millenni (poi ripresa negli Struzzi e infine nella collana dei Tascabili) ebbe diciotto edizioni. È grazie a questa traduzione, che restituisce la limpidezza dell'originale spagnolo e a quelle del teatro di Lorca o delle poesie di Rafael Alberti che Vittorio Bodini si impose sul panorama editoriale nazionale. Fino agli anni ottanta, tuttavia, i suoi versi non ebbero lo stesso tipo di riconoscimento. Da qualche anno il prof. Antonio Lucio Giannone, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università del Salento, dirige la collana “Bodiniana” con la Besa Editrice, e lavora per riportare Vittorio Bodini alla meritata notorietà. In questa collana, pubblicata dall’editore Besa di Nardò (Lecce), sono usciti i volumi Barocco del Sud, La luna dei Borboni (1952), a cura di Antonio Mangione; il Carteggio tra Vittorio Bodini e Luciano Erba, a cura di Maria Ginevra Barone, Dopo la luna, del 1956, sempre a cura di Mangione e il commento a Metamor, il terzo libro poetico edito vivente l’autore. Oggi dunque grazie al lavoro attento e puntuale di questa casa editrice esiste un progetto pubblicativo che recupera attraverso un forte lavoro editoriale e critico, il ritmo, il respiro della poesia di Bodini. In occasione del quarantennale della scomparsa di Vittorio Bodini, la casa editrice Besa, avendo tutti i diritti e l’esclusiva per la pubblicazione delle opere del poeta salentino, sta provvedendo a pubblicare l’opera omnia di quest’autore, incluse le opere pubblicate da altri editori. In un articolo comparso nel Marzo 1983, nella rivista Apulia, Donato Valli citava come fonte per le opere poetiche di Bodini, il volume comparso nella collana Oscar Mondadori proprio in quell'anno e intitolato "Tutte le poesie di Vittorio Bodini (1932-1970)", a cura di Oreste Macrì. Il volume edito da Mondadori era posteriore di tre anni all'edizione "Poesie 1939-1970" edita nel 1980 da Congedo. Oreste Macrì, curatore storico di Bodini nell'edizione mondadoriana, è anche il curatore del volume edito da Besa Editrice, detentrice esclusiva dei diritti di tutte le opere di Vittorio Bodini. Quest'edizione 'definitiva', ultima in ordine di tempo, oltre a essere la più completa è anche la più corretta dal punto di vista filologico e la più ricca dal punto di vista testuale, corredata da un cospicuo saggio introduttivo. A Macrì si deve la suddivisione dell'opera del poeta nei diversi periodi in cui è stata prodotta. Il volume "Vittorio Bodini - Tutte le poesie" curato da Macrì viene affiancato dall'opera-omnia suddivisa in diversi volumi curati da Lucio Antonio Giannone, edita da Besa Editrice, costituendo lo strumento imprescindibile per ogni studio su Vittorio Bodini. Conoscere e apprezzare la figura di Vittorio Bodini significa entrare in contatto con tutto il mondo e l'atmosfera culturale che negli anni sessanta si era animata, tra Lecce e Roma, grazie a autori come Carmelo Bene. Bodini fu autentico 'trait d'union' tra gli autori maggiori della poesia italiana di quegli anni, come Mario Luzi, Alessandro Parronchi, Piero Bigongiari e allo stesso tempo, in Salento, punto di riferimento per tanti intellettuali che nella seconda metà del secolo scorso avrebbero animato la scena culturale salentina, tra tutti il compianto Ennio Bonea, che proprio alla sua figura, assieme a quella di Girolamo Comi e Vittorio Pagano, dedicò un volume antologico edito da Manni. A quaranta anni dalla scomparsa di Vittorio Bodini, e a soli quattro anni dal centenario della sua nascita, l'opera di questo grande poeta viene finalmente restituita ai lettori in tutta la sua consistenza e, soprattutto, nella sua interezza.
giovedì 16 dicembre 2010
Cadenza d'inganno di Alfredo Annicchiarico (Lupo editore)
Scandito in quattro “Movimenti”, questo breve, intenso romanzo di Alfredo Annicchiarico racconta dunque di sogni e di sognatori vissuti in un’epoca in cui l’idea di progresso appariva limpida.
La grande avventura del ponte si rivelerà troppo avanti per i tempi, ma i suoi protagonisti restano emblema di chi, pur rinunciando all’impeto visionario, non lo rinnega per sentirsi vivo, in attesa.
mercoledì 15 dicembre 2010
La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio, di Enrico Brizzi (Laterza ). Intervento di Nunzio Festa
martedì 14 dicembre 2010
Tre civette sul comò di Franco Corlianò (Zane editrice)
Un libro dedicato alla memoria e prezioso come uno scrigno pieno di ricordi, non solo quelli dell'autore ma quelli di un'intera civiltà. Una ricerca, quella di Franco Corlianò, lunga trent'anni, che ci consegna una raccolta straordinaria e minuziosa di giochi e giocattoli, filastrocche, ninne nanne, indovinelli, ricette e preghiere della tradizione grika e salentina. Un treno carico di nostalgia che restituisce un tempo perduto che sopravvive nei nostri cuori e che li scalda. Un libro dalla particolare poliedricità: un libro per ricordare, per imparare, un libro da usare per giocare e per tornare a stare insieme nel valore ritrovato della prossimità e delle piccole cose. Un libro gioco, a suo modo multimediale. Un vero trattato di psicopedagogia dell’età evolutiva, riferito ad un tempo in cui giochi e giocattoli si facevano e si costruivano senza porsi troppe domande, quando l’istinto era una forma di saggezza primordiale e superiore e il mercato non imponeva regole alla creatività. Una vera e propria enciclopedia dell’infanzia e, al tempo stesso, un dizionario della tradizione dell’identità salentina e della sua radice mediterranea. “Tre civette sul comò” è la ricerca, sempre appassionata, di un uomo per tutti gli uomini, per tutti quelli che scelgono di attraversare il mistero della vita con un cuore puro e, che in quel mistero, riescono ad arrestare la fuga del tempo, a stanare la “Bellezza” e ad incontrare la felicità.
Franco Corlianò. Porta avanti un’attività di studio della lingua e della cultura della Grecìa Salentina, che si è concretizzata in varie produzioni di tipo letterario, musicale e pittorico. Scrive della Grecìa su vari giornali locali e sul “Quotidiano” di Lecce, partecipa ai due volumi di “Grecìa Salentina” (Ed. Capone), cura i “Quaderni della Kinita”, pubblica le sue poesie in griko su “Lòja j’agàpi”e “Pugliamondo”, cura i racconti griki del “Decalimerone”, pubblica con Barbieri Editore “Il proverbio griko-salentino” e con l’Editore Manni pubblica il tanto atteso “Vocabolario Italiano-Griko e Griko-Italiano” … con grande amore, dipinge su tela la gente grika, la sua gente, firmandosi con lo psedonimo “Murghì”, il soprannome della sua famiglia.
Dopo una serie di esperimenti radiofonici, teatrali e poetici, una grande svolta con la composizione di parole e musica di “Klama” (Pianto) portata al successo da Maria Farantouri con il titolo “Andra mu pai” (Mio marito parte). Sue canzoni in griko sono state interpretate da artisti come Noa, Eleni Dimou, Garry Christian, Morgan, Dimitra Galani, Zaharina Asenova, Xaris Alexiou, Ghiorgos Katzaros, Lenia …
Nasce a Calimera (Lecce) il 7-2-1948 e sin da piccolo manifesta una spiccata predilezione per il griko, la lingua comunemente usata in famiglia, ma non da lui, che appartiene già a quella generazione a cui, per convenzione, il griko non doveva essere insegnato in quanto considerato lingua di cafoni e analfabeti.
lunedì 13 dicembre 2010
Il segreto del gelso bianco di Antonella e Franco Caprio (Besa editrice) è ufficialmente finalista al Premio Letterario “Via Po” di Torino
Il segreto del gelso bianco di Antonella e Franco Caprio (Besa editrice) è ufficialmente finalista al Premio Letterario “Via Po” di Torino insieme, tra gli altri, a “Nonna Carla” di Alain Elkann, “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gramellini, e “La sposa gentile” di Lia Levi. Questo romanzo è la vera storia di un segreto, confidato da una bambina dapprima a un albero di gelsi bianchi e poi affidato alle pagine di un diario. Diario che chiede di divenire romanzo e che quindi narra anche di se stesso. Ma è soprattutto la storia di una donna, Marianna, della sua famiglia e di un piccolo paese che nel tempo si evolve pur restando avviluppato alla sua essenza rurale. Una saga che si dipana nell’arco di tutto il XX secolo, tra la Murgia pugliese, gli Stati Uniti d’America e la città di Torino, narrando l’avventura di affanni quotidiani, di sentimenti e amori, di gioie e di sofferenze, di superstizione e di religiosità, di maldicenza e di solidarietà. Il tutto velato da un alone di magia e condito con il sale dell’ironia.
Vincitore del Premio Letterario“LibriaMola” 2010, il romanzo di Antonella e Franco è ora finalista al Premio Letterario “Via Po” di Torino.
Antonella Caprio è nata nel 1964 a Torino dove vive ed esercita la professione di insegnante. In passato ha collaborato con alcune case editrici per progetti didattici.
Franco Caprio è nato a Torino nel 1961 e vive a Conversano (Ba). Esercita la professione di medico, sia nel settore dell’emergenza che come specialista in dermatologia e venereologia. Ha pubblicato vari articoli per riviste scientifiche.
Il segreto del gelso bianco è il loro primo romanzo, scritto a quattro mani.
domenica 12 dicembre 2010
La verità della notte di Anja Snellman (Castelvecchi editore)
Anja Snellman è figlia di immigrati provenienti dalla Repubblica di Cardia, è nata a Helsinki nel 1954 ed è cresciuta nel quartiere popolare di Kallio: luogo in cui ha assorbito suggestioni e ispirazioni destinate a riflettersi nella sua scrittura. Nel 1981, con la pubblicazione di Sonja O., firma il romanzo d'esordio più venduto della storia della letteratura finlandese. Da allora ha dato alle stampe altri venti libri, ha conquistato innumerevoli premi letterari ed è stata tradotta in dodici lingue. Vive tra Creta e Helsinki insieme a suo marito e a due figlie.
link per leggere le prime 25 pagine del libro
La verità della notte di Anja Snellman (Lemmikkikaupan tytot, 2007). Traduzione Adriana Cicalese. Castelvecchi Editore
sabato 11 dicembre 2010
Ann Featherstone Il circo maledetto (Newton Compton)
"Permettetemi di presentarvi un omicidio. E permettetemi di presentarvi il sinceramente vostro Corney Sage, cantante e attor comico, ballerino di clog dance, personaggio assai divertente e intrattenitore a tutto tondo. In verità, non assistetti all’omicidio, conoscevo a malapena la persona che lo commise (anche se le cose non stanno proprio così) e non avevo scambiato che poche parole con la poveretta che venne fatta fuori, e tuttavia io c’ero: ero lì al principio e anche alla fine, sebbene tutto ciò mi sia costato il senno e la salute e sebbene, ancora oggi, di tanto in tanto mi capiti di svegliarmi la notte in preda agli incubi. Ma fermatemi, ve ne prego. Non posso svelare la fine avanti al principio, sarebbe come se mi impuntassi a indossare le scarpe prima delle calze. E bisogna risolvere alcune cose prima che io possa raccontarvi dell’omicidio quindi, da professionista quale sono, vi ringrazio per la vostra indulgenza e confidando nei vostri buoni uffici spero che nulla vi recherà offesa. Per così dire"
Dietro le quinte della Londra vittoriana è di scena il sangue
Corney Sage, comico, ballerino e cantante, ha appena finito il suo numero quando, all’uscita del teatro, si imbatte nel corpo senza vita di una giovane donna e intravede l’assassino darsi precipitosamente alla fuga. Anche l’attrice Lucy Strong ha visto tutto, e quando quella sera stessa il colpevole torna sul luogo del delitto, Lucy e Corney capiscono che le loro vite sono in pericolo. Per mettersi in salvo decidono di abbandonare Londra e separarsi, tenendosi in contatto soltanto attraverso messaggi in codice su un giornale di annunci. Ma l’assassino è già sulle loro tracce, ed è un vero mago dei travestimenti… Dai salotti dell’alta società allo squallore dei bordelli, dalle tavole dei palcoscenici alle arene dei circhi, tra spettacoli da baraccone e corse contro il tempo, Il circo maledetto è un avvincente thriller psicologico incastonato nel ritratto inedito di una Londra vittoriana cinica e misteriosa.
Primi 2 capitoli del di libro di
Ann Featherstone, Il circo maledetto, traduzione di Costanza Rodotà e Natascia Pennacchietti, Newton Compton, 14 ottobre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
Sordillo Edvige e Luisa: "Sincronia della sorellanza (LietoColle)
Sincronia della sorellanza, un libro che fonde insieme gli universi di due sorelle solo fisicamente lontane, che hanno saputo annullare le distanze che talvolta si creano. Ho sempre pensato che il lavoro di una coppia di sorelle poetesse fosse un progetto interessante ed originale perché esalta la coralità dei moti dell’anima. Sincronia come fusione, come armonia. Questo libro è un modo di essere, racconta la ricerca del superamento del dolore attraverso la condivisione ed approda all’accoglienza di esso. È un percorso tutto femminile poiché l’accoglienza è Madre.
La forza di questi versi è quella di un concerto a quattro mani, e proprio come in un concerto i due musicisti non perdono il loro personale carisma, ma ne creano un terzo a loro comune fatto di reciproci contrappunti.
Patrizia Falcone
EDVIGE
LACRIMA
Rotolo da occhi che annegano,
solco le guance e precipito alle labbra,
ultima d’infinite sorelle che colmano
piene di fiumi, di secoli.
Mi addormento agli angoli delle ferite,
anche quando lasciano cicatrici invisibili.
Senza tara, ho il peso della pena che porto,
lascio – ignara – il mio segno, il mio pegno.
Rendo – asciugata o avvizzita – ogni traccia
a chi ha svelato la faccia, a chi
ha affidato, indifeso, alla mia breve vita
un dolore segreto.
LUISA
SCIE SENZA OMBRA
Siamo duellanti
in una battaglia dolente
colpi inferti
senza freno e senza mistero
cicatrici profonde
suturate dal sangue
pensieri oscurati
da luci ormai spente.
Cuori silenti e respiri affannosi
percorsi ambigui e individuali
ricerca di serenità.
Suoni e musiche lontani
rimbombano senza eco
dissolvendosi
in un passato capitolato.
Due corpi stremati
e un unico presente
una rete senza fondo
che disperde il pescato
sorrisi sepolti
da occhi svuotati
sommersi dalle onde della vita
che repentina ci porta con sé.