Scarno, ossessivo, risoluto, racconta il tormento sessuale in maniera formidabile. (Harold Pinter) Felix Quinn è un apprezzato libraio antiquario affetto da una strana malattia: il mal d’amore. Come se non bastasse, il sesso per lui è tutto. Per Felix che si reputa ipersensibile, dolce e delicato con le donne, incompreso e non corrisposto, l’amore e il sesso sono sempre stati un tormento: pronto a offrire il suo cuore ancor prima che ci sia qualcuna cui darlo, si dispera che nessuna sia disposta a riceverlo. Come dargli torto: la sua prima ragazza lo tradì la seconda volta che la portò fuori. Dal cinema dove erano entrati lei se ne uscì con un altro. Ma la sua malattia è aggravata da un’ansiosa, irrefrenabile e, come è ovvio, immotivata gelosia. «Si ama per perdere» ritiene «e più si ama più si perde. La paura e la gelosia non sono semplici corollari dell’amore, sono l’amore stesso». I guai veri però cominciano quando sposa Marisa, donna bellissima e affascinante che in materia di sesso non si scandalizza di nulla. Il loro è un amore perfetto: eccolo vivere felicemente schiavo d’amore. Ma non tutto va liscio, perché ad ossessionarlo ci sono la gelosia e il tarlo del tradimento. «La ferita del dubbio nella quale vivevo non era frutto della mia mente instabile, ma rispondeva a una ben precisa realtà: i dolorosi e irriferibili tradimenti di Marisa. Quando l’accusavo di essermi infedele, credevo a lei, pur sapendo che mentiva. Adesso non più. Adesso Marisa mi sarebbe stata infedele sul serio». Come fa a esserne così sicuro? Perché è lui stesso a servirle su un piatto d’argento l’amante perfetto, Marius, un fiore del male, un libertino capace di persuadere una donna a lasciarsi andare alla più sfrenata lussuria, contro ogni buonsenso e coscienza. Così Felix scopre l’eccitante fascino della lussuria, al punto da elaborare un piano che lo porterà alla più bassa perversione carnale: «Il bello di un patto osceno è che tutti ne ricavano qualcosa. La moglie, l’amante, il marito». E questo è solo l’inizio di un lungo viaggio nella mente e nelle trame sessuali e amorose in cui ci trascinerà – tra sedute di sesso a pagamento, voyeurismo, club privé dove provare le emozioni più strane e le eccitazioni più impensate – un raffinato e insospettabile libraio antiquario della City con i suoi altrettanto insospettabili complici. Un romanzo sull’amore e sul sesso. E sulla paura degli uomini verso ciò che rappresenta per loro il più grande mistero: la donna.
Scrittore, saggista, giornalista, Howard Jacobson è nato a Manchester nel 1942. Collabora come editorialista per «Independent» e ha realizzato documentari per Channel 4. Nella Biblioteca di Cargo sono stati pubblicati: Kalooki Nights e L’imbattibile Walzer. È tra i finalisti del Man Booker Prize del 2010.
Scrittore, saggista, giornalista, Howard Jacobson è nato a Manchester nel 1942. Collabora come editorialista per «Independent» e ha realizzato documentari per Channel 4. Nella Biblioteca di Cargo sono stati pubblicati: Kalooki Nights e L’imbattibile Walzer. È tra i finalisti del Man Booker Prize del 2010.
Prime 38 pagine del libro di
Howard Jacobson, Un amore perfetto, traduzione di Milena Zemira Ciccimarra, Cargo, 13 ottobre 2010
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