domenica 31 ottobre 2010
L'eroe dei due mari di Giuliano Pavone (Marsilio X)
sabato 30 ottobre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Cicatrici, di Gianluca Morozzi (Guanda). Intervento di Nunzio Festa
mercoledì 27 ottobre 2010
“Il suono dell'orologio” di Anastasia Leo (Luca Pensa editore)
Gli anni Sessanta sono stati per gli U.S.A. un decennio di grande fermento, un periodo che comprende la crisi di Cuba, l’incredibile situazione in Indocina (Vietnam, Cambogia, Laos) e le tante azioni di spionaggio della CIA, mentre attorno viene attestandosi, il mostruoso potere dei mass-media che riescono a manipolare le notizie e le menti della gente. È tutto un mondo dove ciò che non si condivide lo si riversa nella rivoluzione psichedelica, nella liberazione dell'individuo, nell'abbandono della società, nella non-violenza, nel misticismo, ed è in questo mondo che nasce la poesia “beat”, un universo altro dove la fanno da padroni l'idealismo e l'individuo di Whitman, la libertà, la fuga-esilio nella natura di Thoreau, le soluzioni comuniste e comunitarie in campo economico e sessuale e le utopie socialiste come quella di R. Owen. Un multiverso dove c’è posto per l'Oriente, l'io-tutto dello Zen e il “flower power”, il potere dei fiori, dove tutto si ibrida in un facile ottimismo non-violento concretizzato nell’uso libero di droga, nel sesso e nelle religioni orientali. E dunque la Beat Generation è l’emersione di tutto questo e molto di più in un movimento socio-culturale estesosi a tutta una popolazione giovanile d'America e d'Europa che diventa da subito contro/cultura e contro/tendenza. Un caratteristica nota di questo movimento, a chi si occupa di letteratura e poesia, è stata senza ombra di dubbio la stampa underground, quella sotterranea come il Greenwich Village Voice a New York e l'Oracle e la City Lights Books di Ferlinghetti a San Francisco. Una stampa forse di “regime alternativo” principalmente incentrato sulla propaganda contro la guerra del Vietnam e che fece incrementare nel ’67 il numero di tali giornali che invasero la California. Individuiamo due filoni principali di questi free press: quello della New Left, Nuova Sinistra, e quello dell'attivismo non-violento. Questo è parte del mondo beat, è il sotto/livello antropologico di quel coarcevo di idee, slanci, sregolatezze e furori che nutrivano quella galassia di storie e vite, quello di Kerouac, Burroughs, Ginsberg, questo è il mondo che io ho visto nei versi di Anastasia Leo. E naturalmente si tratta di un giudizio di valore soggettivo che come tale deve rimanere per due o tre considerazioni che andrò sviluppando. Dunque mi sottraggo volutamente ad un’analisi che sappia di verità assoluta. Nella Poesia, è tutto finzione, è tutto un gioco di specchi che così deve rimanere, per non perdere della sua malevola bellezza. Il primo aspetto (tale da rendere questa raccolta singolare) è che Anastasia Leo sia un’adolescente, e come tale non si può e non si deve parlare di una sua poetica, perché non ne ha e non può averla alla sua età. Per questioni di vissuto soprattutto non di tecnica poetica che ha già reso sua. Fare il contrario sarebbe una cattiveria immensa nei suoi confronti perché non le si darebbe lo sprone a cercare la sua identità, ovvero che tipo di poeta vuole diventare - lirico, tragico, satirico etc, etc - o non diventare!. Secondo aspetto, il suo fare versi è frutto di una manducazione costante e onnivora di classici della letteratura e della poesia mondiali da Rimbaud, Baudelaire, Lautremont sino ai cantori della Beat Generation e molto molto di più, che le ha permesso di trovare il respiro, il ritmo della sua poesia, insomma di mettere al mondo un organismo poetico che sin da subito ha saputo nutrirsi famelicamente dei suoi guizzi migliori. Sempre ad oggi, ovviamente. Terzo aspetto, Anastasia Leo, è figlia d’arte, e questo per lei è un “demerito” perché agli occhi di molti cultori delle lettere, potrebbe apparire un inevitabile conseguenza di discendenza “nobiliare” tra gli allori delle genealogie poetiche di queste latitudini. Ma posso dire che si sbaglia e di grosso. Era inevitabile che Anastasia diventasse una sacerdotessa della Poesia, inevitabile come lo può essere il sorgere e il tramontare del sole, o la morte. Perché Anastasia Leo, diventerà una grande poetessa, se solo donerà tutta se stessa alla Vita, e alla Poesia, perché queste due Parche, tutto chiedono a chi a loro si consacra, e tutto pretendono. Ad Anastasia dedico questo augurio per la sua Poesia, che le servirà da lanterna anche nell’oscurità più totale:” Se vuoi tutto devi sacrificare tutto, ma non per sempre” (Georges Ivanovič Gurdjieff). Del suo modo di procedere per/versi non posso che dire questo: la sua lingua è asciutta e precisa come una composizione geometrica. Il suo vedere, è uno sguardo inquieto restituito da una scrittura brulla, scorrevole ed essenziale, formalmente ( e superficialmente solo per chi non coglie le sue profondità già abissali) dimessa. Il montaggio poetico dei versi è una consecuzione di episodi il cui principio ordinatore è la poiesi stessa, lo spostamento dello sguardo, la variazione del punto di vista, in un “metissage” di esperienze e situazioni dalla suggestione profonda. Il resto … scopritelo voi! (Stefano Donno)
info: info@pensaeditore.it
lunedì 25 ottobre 2010
Il cimitero di Praga di Umberto Eco (Bompiani) ... anteprima 2 capitoli!
......... AGGIORNAMENTO novembre 2010
Il libro è in vetta alle classifiche dei libri più venduti
Ecco i primi 2 capitoli del libro
Il cimitero di Praga, Umbero Eco, Bompiani, in libreria dal 29 ottobre
venerdì 22 ottobre 2010
Black Wade di Franze & Andarle (Edizioni Voilier). Intervento di Massimiliano Manieri
Il fumetto (edizioni Voilier di Maglie in provincia di Lecce) è ambientato nel mondo dei pirati. La vicenda inizia presentandoci Jack Wilkins, luogotenente della marina inglese, costui sta per sposare Annabeth, una nobildonna, ma in seguito ad un arrembaggio, viene rapito dal capitano Black, che pareva non vedere l’ora così di avere un maschietto con il quale passare lieti momenti tra un piratata e l’altra. Il fatto è che tra i due nasce una grande passione che nel tempo inizia a coinvolgerli oltre la carne. Black, ad un certo punto pare riesca a scrollarsi di dosso la vicenda, visto che viene abbandonato dai pirati in mare aperto, tornato quindi alla vita sociale, si accinge a sposare la sua bella. Ma poco prima delle nozze Jack viene a sapere che Black è stato fatto prigioniero dalla marina inglese e si ritrova a scegliere tra il proprio matrimonio e l’amore per il focoso capitano…
Non c’è che dire, un atto di coraggio, quello di Franze & Andarle (42 e 43 anni, italianissimi), pubblicare un fumetto omoerotico nel paese dei Papi!!! Linee pulite, sulle loro pagine patinate, uno studio attento delle proporzioni fa scorrere le vignette in modo suadente, e nonostante l’abbondanza di cazzi ellenicamente esibiti, non si percepisce cenno di volgarità nello srotolar di storia che vi accingete a leggere. Ottimo per una lettura domenicale pomeridiana (stando attenti a non farsi molto notare, magari), induce ad un solletichio politically correct, in un epoca in cui fare outing è fashion (e fa vendere…). Merita i soldi spesi in funzione del fatto che gli esperimenti fumettistici italiani sul campo omo si contano sulle dita di una mano (anche monca…), merita perché raramente si troveranno in edicola fumetti ove i giochi d’ombra sublimi sui corpi ivi rappresentati, raccolgono uno studio raffinato delle controluci, negli spazi che i personaggi mano a mano occupano. Confezionato ottimamente rappresenta una chicca per colui che intende sorprendere gli amici con letture pruriginose d’avanguardia senza troppi sofismi, ma tecnicamente pronte a stupire la pupilla anche allenata alla tecnica più raffinata, che qui si riscontra, ed il palato, languidamente, incontra. Non fa rimpiangere di certo, se rapportato, altri eccellenti autori di fumetto omoerotico d’oltreoceano, come Kinu Sekigushi, o il più vicino Patrick Fillion, anche se i parametri mutano chiaramente, a seconda del taglio d’ognuno, ed a seconda della fetta di pubblico che ogni autore tocca, madendo di particolare succo, ogni sua storia.
mercoledì 20 ottobre 2010
Lezioni di arabo di Rossana Campo (Feltrinelli). Intervento di Elisabetta Liguori
lunedì 18 ottobre 2010
Il colore del melograno di Giuseppe Scelsi (Besa editrice)
(Stefano Donno)
domenica 17 ottobre 2010
Attila di Michel Rouche (Salerno editrice)
«La stirpe barbarica degli Unni in Tracia diventò talmente potente da conquistare oltre cento città, mettendo Costantinopoli quasi in ginocchio e facendo fuggire molti abitanti... Omicidi e spargimenti di sangue furono talmente numerosi da non riuscire a contare le vittime; occuparono chiese e monasteri e trucidarono monaci e giovani donne. » (Callinico, Vita di Sant'Ipazio)
Un popolo quello degli Unni legato indissolubilmente nella storia a un nome: Attila. Personaggio a cui è stato legato un soprannome: “Flagellum Dei” ("flagello di Dio"). Feroce, spietato. Si diceva che dove fosse passato l’erba non sarebbe più cresciuta. In numerosi racconti però viene descritto come un grande e nobile sovrano. Attila, “Flagellum Dei”, l’unico uomo che è stato in grado di modificare i destini dell'Impero romano. Nel nostro immaginario collettivo Attila è legato a delle pellicole alcune spassosissime altre perle preziose dell’intrattenimento cinematografico contemporaneo tipo la comica e caricaturale interpretazione di Diego Abatantuono nel film “Attila flagello di Dio”, oppure possiamo ricordare come Attila sia tra i vari personaggi del film “Una notte al museo”, dove tenta di fare fuori Larry il protagonista interpretato da Ben Stiller, o ancora si può ricordare “Attila l'Unno” un film del 2001, dove viene raccontata la guerra di valori sociali e umani di due mondi incarnati da due “grandi” del passato come appunto Attila re degli Unni e il generale romano Flavio Ezio. Ora per Salerno editrice, esce in libreria un libro che mette un po’ di ordine sulla figura di Attila, molto spesso vittima di molte leggende e falsi miti. L’opera è di Michel Rouche e ha per titolo “Attila”. In poco più di 382 pagine, l’autore riesce ad avvincere il lettore grazie ad un suo modo spigliato di scrivere per la divulgazione, presentando documenti e dando indicazioni di fonti ben precise su un’uomo che in vent'anni riuscì a cambiare per sempre la Storia. Certo Attila rimane pur sempre una figura leggendaria nella storia europea, ma questo lavoro, una volta terminato, ci pone davvero dinanzi ad un pesante interrogativo: davvero è stato un flagello di Dio, davvero è stato solo un bruto, un incolto, un distruttore? E’ stato certamente anche questo, ma non solo questo. Michel Rouche ci dimostra infatti che Attila è stato un abile stratega, un fine politico, un oculato amministratore e addirittura elegante diplomatico se si pensa alle sue inedite coalizioni strategiche, come quella tra il generale romano Ezio e il re dei Visigoti, «barbaro» tra i barbari. Inoltre godibilissimo, il capitolo al termine della pubblicazione che si occupa del mito di Attila in età moderna e contemporanea: da Corneille a Verdi e Wagner, fino alla mistificazione che ne fece Hitler. (Stefano Donno)
Michel Rouche è Professore emerito all'Università la Sorbona di Parigi, esperto della Tarda antichità e dell'Alto Medioevo. La Salerno Editrice ha già proposto in edizione italiana il suo studio su Le radici dell'Europa (2005).
sabato 16 ottobre 2010
Poesie (1984-2010), di Claudio Damiani, a cura di Marco Lodoli, (Fazi).
Claudio Damiani, Poesie (1984-2010), a cura di Marco Lodoli, Fazi Editore, 10 settembre 2010
venerdì 15 ottobre 2010
Benedetto il frutto di Federica Francesca Ricchiuto (Libellula edizioni). Intervento di Francesco Caccetta
giovedì 14 ottobre 2010
"Scienza e Verità” di Giovanni Paolo II a cura di Mario Castellana con in appendice scritti di Arcangelo Rossi e Demetrio Ria (Pensa MultiMedia)
Mi sono sempre interrogato se possa essere risolto un problema che penso sia grande quanto è lunga la storia del pensiero scientifico e la storia della Chiesa. Mi riferisco ad un grattacapo intellettuale non da poco, ovvero quello riguardante un’ipotetica soluzione dell’articolato rapporto tra Scienza e Fede. Che siano realmente due universi assolutamente distinti e distanti, i cui contenuti si escludono elidendosi reciprocamente? Possibile che si debba da ambo i lati argomentativi trovarsi dinanzi ad un confine, impossibile da valicare? Ora il pensiero scientifico, e la riflessione sul pensiero scientifico che è propria dell’epistemologia, è ricchissima certamente di una serie di stravolgimenti teorici che fanno ancora parlare di sé. Faccio riferimento a quei fenomeni psico/cosmici destinali per il genere umano che vanno da Galileo, o Copernico, o Isaac Newton sino alla teoria della relatività di Einstein, o all’intransigente scetticismo panico di Piergiogio Odifreddi. Ma senza ombra di dubbio si tratta di manifestazioni teoriche insufficienti vuoi concettualmente vuoi strutturalmente, a superare la dicotomia tra mondo della Fede prettamente astratto, dogmatico, spirituale, a/sistemico, e in/vericabile e il mondo della Scienza, fatto di dati, numeri, quantità, misurabilità, insomma di fenomeni metodologicamente dimostrabili. Ma senza portarla molto per le lunghe, in noi comunque rimarrà quella vocina, la solita vocina del demone socratico o se le vogliamo dare un’aspetto più rassicurante e pop, il solito “grillo parlante” che ci indurrà a farci delle domande del tipo: “Dio ha mai giocato a dadi con l’Universo?” (proprio come Einstein) o ancora “il Caso e il Caos sono i nostri veri genitori adottivi?”. Ma poi rassegnati dal peso di queste domande ( e ci chiediamo se poi veramente utili per pagare le bollette o tirare a campare) ci diciamo sottovoce che porsi ancora interrogativi di natura etico/epistemlogica, ovvero se la Scienza dispone di strumenti ermeneutici tali da rendere plausibilmente chiari i confini tra fenomeno e “noumeno” (ovvero entità di carattere metafisico come direbbe Platone), è assolutamente lezioso. Forse … Esce infatti per Pensa MultiMedia di Lecce a cura di Mario Castellana docente presso l’Università del Salento di Epistemologia e Scienza della Filosofia un libro che non può che suscitare interesse e curiosità. Il titolo è “Scienza e Verità” di Giovanni Paolo II a cura dello stesso Castellana con in appendice scritti di Arcangelo Rossi e Demetrio Ria. Tutto il libro ruota attorno al felice obiettivo di fornire uno spaccato più ampio di un personaggio carismatico, religioso, politico, immenso come lo fu Giovanni Paolo II. Un pontefice che ha dimostrato costantemente come ( a parte la forza ch’egli attingeva dalla sua Fede) il dialogo, il chiedersi sempre come poter migliorare l’oggi e il domani attraverso anche la ricerca scientifica, costruendo magari futuri spiritualmente e tecnologicamente eco/compatibili per l’uomo, poteva essere la strada più idonea per realizzare il “migliore dei mondi possibili”. Forse che avevamo sulla nostra strada un papa epistemologo, e non lo sapevamo? Sicuramente! Intanto Egli guardava alla riflessione scientifica come una strategia di pensiero indispensabile per fornire gli strumenti idonei a capire i “massimi sistemi” e bilanciarne e compenetrarne armoniosamente gli aspetti più acuminati. Dunque questo lavoro è la raccolta per eccellenza, degli interventi sulla scienza all’inizi del pontificato di Giovanni Paolo II, che si rivela in questo modo un Papa poliedrico che comunque ha considerato la riflessione epistemologica uno strumento utilissimo ad indicare alcune rotte, sia al pensiero scientifico che alla ricerca teologica, per raggiungere quei luoghi deputati a fare i conti con l’esperienza della verità. Questi scritti, che precedono la Fides et Ratio, fanno affiorare una particolare ‘immagine della scienza’ coniugata anche con una vera e propria pastorale della scienza, con cui sia il mondo dei laici che il mondo dei credenti devono confrontarsi per avviare insieme un dialogo di arricchimento reciproco, una volta che si è preso coscienza dei limiti di quelli che Benedetto XVI ha chiamato rispettivi ‘restringimenti ideologici’. (Stefano Donno)
mercoledì 13 ottobre 2010
2013. L’alba della nuova era a cura di Enzo Braschi e Giorgio Boccaccia (Verdechiaro edizioni)
Ho appena terminato di leggere con discreto interesse “2012 - L'Ascesa della Terra alla Quinta Dimensione. Messaggi del Maestro Confucio e del Maestro Kuthumi” di Ute Kretzschmar per i tipi di Bis edizioni. Libro stimolante per lasciare le briglie sciolte alla fantasia o ( a seconda dei casi e per via subliminale) ai propri timori per un futuro non sempre plausibilmente “eco-compatibile”. Si tratta di un lavoro che ha una forte componente mistica e che comunque va controtendenza rispetto alle teorie catastrofiste sul 2012 che animano accesi dibattiti un po’ in tutto il mondo. Infatti in base a quanto asserito poco prima, Ute Kretzschmar, l'autrice del volume che stiamo prendendo in considerazione, è in contatto con i Maestri ascesi Confucio e Kuthumi che sostengono che il nostro mondo si sta avvicinando ad un salto evolutivo caratterizzato dal passaggio alla quinta dimensione, che segna il recupero del legame ancestrale con il divino . Ma non è il solo libro che mi sento di consigliare in questa sede. Da poco è uscito per i tipi di Verdechiaro Edizioni un singolare volume a cura di Enzo Braschi e Giorgio Boccaccio dal titolo emblematico, ma almeno rassicurante, di “2013. L’alba della nuova era”. E dunque abituati come siamo a guardare sempre più atterriti al 2012 come una data in cui tutto ciò che conosciamo scomparirà, o perché ci sarà una tempesta solare che riporterà il mondo al medioevo, o perché ci sarà l’inversione dei poli e dunque estinzione in tutti i sensi, o perché torneranno “gli dei” e non sappiamo se siano pro o contro genere umano, quest’opera consegna delle chiavi di lettura alternative e decisamente positive rispetto a tante paranoie “millenaristico/apocalittiche”. I due autori pertanto hanno voluto offrire al pubblico, conoscenze davvero importanti per una comprensione quanto più esaustiva possibile del “fenomeno 2012”. E questo collezionando una serie di voci (11 per la precisione) tra le più autorevoli. Così è stata realizzata questa straordinaria mappa cognitiva sul 2012 che prende in considerazione diluvi universali, terremoti, tempeste solari, bambini Indaco, teschi di cristallo, frequenze vibrazionali sino addirittura all' alimentazione. Il tutto condito da forti legami multidisciplinari che rendono questo prodotto veramente unico nel suo genere. I curatori hanno ritenuto che la cosa più importante non sia tanto ciò che potrebbe accadere nel 2012, quanto piuttosto come potrebbe essere la vita di tutti quanto noi dal 2013 in poi. Questi i “contributors”: Giovanna Battistini, Giorgio Boccaccia, Richard Boyland, Enzo Braschi, Claudio Cannistrà, Fausto Carotenuto, Nikola Duper, Giuseppe, Luigi Esposito, Massimo Fratini, Antonio Giacchetti, Fabrizio Mainetti, Giuliana Roda, Paola Sani
Enzo Braschi - Attore televisivo e cinematografico, dal 1996 prende parte ogni anno alla Danza del Sole (la cerimonia più sacra dei Nativi delle Grandi Pianure del Nord America.
Giorgio Boccaccio - Life communication coach. E' considerato uno dei massimi esperti Europei nel campo della comunicazione personale e dell'arte oratoria. Ricercatore nel campo dei suoni del linguaggio verbale umano, della parola ed esperto di cibernetica, di tematiche connesse alla leadership, team-work e problem solving; ha formato in più di venti anni, moltissime persone a risvegliare il proprio potenziale umano e si sono affidati alla sua consulenza studenti, insegnanti, counsellor, professionisti, uomini dello spettacolo, sportivi, operatori della comunicazione, testate giornalistiche, uffici stampa, venditori, consulenti, enti, oganizzazioni, imprenditori, politici e persone comuni. Nel 2006 esce il suo primo libro: Usa le parole giuste, Ed. Psiche2, Torino Per maggiori informazioni sul suo lavoro visitate il Web Site: www.giorgioboccaccio.com
martedì 12 ottobre 2010
Capatosta di Beppe Lopez (Besa editrice)
Al suo apparire, nel settembre del 2000, il romanzo Capatosta di Beppe Lopez (Mondadori) si impose subito all’attenzione dei lettori e della critica per quattro peculiarità: perché scritto in un linguaggio mai prima di allora usato in letteratura, un idioletto ricavato dall’autore intrecciando italiano parlato e un materiale dialettale – quello pugliese – considerato “minore”; perché ambientato in un mondo mai prima descritto, un Sud né contadino né operaio, né rurale né cittadino, né magico né metropolitano, come sospeso in una fase astorica di inconsapevolezza collettiva e individuale; perché dava voce a una plebe estranea ed estraniata dalla storia e dalla stessa letteratura; perché incentrato su un personaggio forte, memorabile, in assoluto – come è stato detto – “uno dei ritratti femminili più belli della narrativa italiana”.
Il testo di questa edizione – che vede la luce esattamente a dieci anni dalla prima – è frutto di un’attenta rilettura, di revisioni e di correzioni alle quali l’autore ha ritenuto necessario e doveroso sottoporre la stesura “sperimentale” del 2000, restituendoci quello che può già considerarsi un “classico” della narrativa meridionale a una più adeguata altezza di coerenza e accuratezza linguistica.
Beppe Lopez, intellettuale a tutto tondo, ha scritto il suo primo romanzo (Capatosta) nel 2000, dopo un’intera vita dedicata al giornalismo e ai giornali, come cronista politico, inchiestista, direttore di quotidiani e di agenzia, polemista e saggista (Il giornale che non c’è, 1995; Il quotidiano totale, 1998; La casta dei giornali, 2007; Giornali e democrazia, 2009). Il suo secondo, grande romanzo è del 2008: La scordanza. Si è dedicato anche al racconto storico, pubblicando nel 2005 Mascherata Reale (Besa) e nel 2009 Il principe nel groviglio.
domenica 10 ottobre 2010
"Il mio primo omicidio " di Leena Lehtolainen (Fanucci). In anteprima un estratto
sabato 9 ottobre 2010
"Nero. Autobiografia di un neonazista guarito" di Frank Meeink e Jody M. Roy (Piemme)
«Noi non siamo nemici, ma amici. Noi non dobbiamo essere nemici. Possiamo essere stati tesi dalle nostre passioni, ma ciò non deve rompere i nostri legami d'affetto. Le corde mistiche della memoria suoneranno se toccate ancora, come sicuramente saranno, dai migliori angeli della nostra natura.». Era il 1988. Lo ricordo come se fosse ieri. Al cinema danno “American History X” un film del 1998 diretto da Tony Kaye. La pellicola è dedicata al tema del razzismo nazi e xenofobo negli Stati Uniti. American History X lo vado a vedere di nascosto dai miei. Ci rimango sotto. Ci rimango sotto a Derek che, dopo aver trascorso tre anni in gatta buia per aver ucciso un ragazzo di colore che stava tentando di rubargli l'auto (skinhead con tanto di svastica tatuata sul petto e camera arredata con cimeli nazisti), si dà da fare in atti di violenza e vandalismo e fa parte di una locale organizzazione di giovani neonazisti che viene finanziata da Cameron Alexander, proprietario di una casa editrice che pubblica libri propagandistici e dischi di gruppi musicali che inneggiano alla supremazia bianca. E ci rimango sotto anche a un libro che è uscito in questi giorni dal titolo “Nero. Autobiografia di un neonazista guarito” di Frank Meeink e Jody M. Roy edito da Piemme. In parole povere la storia di Frank Meeink di padre italiano e madre irlandese la cui vita è fatta sin dall’inizio di disordine e violenza. Che cosa ne può nascere se non un essere umano che cresce di odio in odio verso tutto e tutti, con una voce che si ripete giorno e notte, notte e giorno: “Io non sono negro!”. Già perché per Frank non essere “negro” vuol dire vincere sulla parte più vulnerabile di se stessi, quella più bisognosa d’aiuto, che rimane nell’ombra, nell’oscurità, dove tutto è “nero”!. Frank viene sbattuto fuori di casa alla veneranda età di 13 anni, passa da un affidamento all’altro sino al carcere, epilogo naturale e totale della sua vita. Poi il cameratismo, degli skinhead. Assorbe come una spugna e manda giù, tesi deliranti sulla razza ariana, sugli ebrei e il loro complotto giudaico-massonico, sui «negri». Festeggia addirittura il compleanno di Hitler, si fa tatuare una svastica sul collo, si esalta in una spirale di violenza e assurdità, tra cui pestaggi a barboni, gay, a tutti i «diversi». Frank è uno che a sedici anni diventa leader di una delle più famigerate gang di naziskin. Poi il Ku Klux Klan. E diventa un mito. In carcere poi, dovunque vada, qualcuno legato al mondo nazi lo protegge dai rischi peggiori. Ma Frank scopre in carcere che le battute razziste non fanno più ridere come prima e questo è già indice di tradimento. Libro terribile, ma nello stesso tempo da non perdere soprattutto perché ci insegna a capire da un punto di vista socio/culturale la temperatura psicologica di una parte malata d’America che a tutt’oggi sembra comunque godere di ottima salute!. (stefano donno)
«Il mattino del 19 aprile 1995 mi infilai in una gastronomia, presi un panino preconfezionato e andai alla cassa. Il commesso era incollato a un piccolo televisore sistemato dietro il banco. «Cosa succede?» domandai. «Hanno fatto saltare in aria un edificio.» «Sul serio? Dove?» «Oklahoma City.». Poco dopo l’esplosione tutto il mondo era davanti al televisore. Perfino io e gli altri spacciatori abbandonammo il nostro angolo fra Second e Porter per seguire quello che era accaduto. Ci ammucchiammo in una stanza di una malandata villetta a schiera di South Philly. » (estratto dal libro)
giovedì 7 ottobre 2010
Il bacio del gronco di Gilles Del Pappas (Edizioni Controluce)
Cominciamo dalla fine. Ho smesso di fumare. Sono 9 mesi. La fame chimica adesso ce l’ho nel leggere i libri che autori ed editori mi mandano. Non so che virus ho preso o qualcuno mi ha “innestato” un’idea latente che mi ha fatto diventare ciò che sono ora. Li divoro, li digerisco e poi una strana frenesia che parte dalla punta di piedi e arriva alle sinapsi si impossessa di me. Comincia poi a salire la temperatura della scrittura, ho voglia di parlare dei libri che leggo, ne ho voglia di scrivere, e di consigliarli, consigliarveli. E questo non posso proprio non consigliarvelo, e lo fa uno che di noir ne sa poco ma ama leggerlo. Come mi ha sedotto “Duri a Marsiglia” di Giancarlo Fusco uscito qualche anno fa per Einaudi Stile Libero con la cura di Tommaso De Lorenzis, ora la fascinazione mi ha preso per un altro libro, a dir poco stupendo. Parlo del “Bacio del Gronco” di Gilles Del Pappas edito dalle Edizioni Controluce. Per la prima volta pubblicato in Italia. Per la prima volta nel nostro paese si inaugurano editorialmente le avventure di Costantin il Greco. Personaggio molto obliquo! Soundtrack consigliato “Wrong” dei Depeche Mode. Se avete lo stomaco forte, e amate una tipologia di scrittura che vi fa respirare l’odore mefitico di una bettola, che vi stringe la gola in una morsa d’acciaio per quanto satura di fuoco e nicotina, che vi fa pensare che non avete mai visto abbastanza del lerciume di questo mondo, allora questo libro fa per voi. Siamo ancora nella splendida Marsiglia “nuda e cruda” con tanto di omicidi e poliziotti corrotti , dove Fefé e Costantin sbattono a muso duro sulle curve della “pulcherrima” e inaspettata Juliette, donna sensuale, carnosa, bellissima in una parola, che devasterà il loro concetto e limite di normalità. Perché questo libro vi entri nel sangue è anche inutile che continui. Ma voglio dirvi ciò che si insinua tra queste pagine parlandovi del protagonista del titolo … il gronco, per l’appunto! Pesce crepuscolare, nero, con occhi tondi molto voluminosi, con una grande apertura buccale, una sola fessura branchiale, assenza di pinna pettorale e di scaglie. Il suo sangue contiene una tossina che all’uomo può “spaccargli il cervello” . Questo vi basti. Ora andate pure in libreria!
Gilles Del Pappas nasce nel 1949 a Marsiglia da p...adre greco e madre italiana. Regista e fotografo, ha scritto dodici romanzi. “Il bacio del gronco”, con cui ha vinto il “Prix du polar lycéen d’Aubusson” è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1998 e ora tradotto per la prima volta in italiano. In pochi anni Gilles Del Pappas è diventato uno degli autori di ‘polar’ più emblematici del Mediterraneo, un genere di romanzi e film dalle note cupe ed introspettive caratteristiche del noir. Nel 2002 Del Pappas ha vinto il “Grand prix littéraire de Provence” per l’insieme della sua opera.
(stefano donno)
martedì 5 ottobre 2010
Un amore perfetto di Howard Jacobson. In libreria dal 13 ottobre per l'ancora del mediterraneo
Scrittore, saggista, giornalista, Howard Jacobson è nato a Manchester nel 1942. Collabora come editorialista per «Independent» e ha realizzato documentari per Channel 4. Nella Biblioteca di Cargo sono stati pubblicati: Kalooki Nights e L’imbattibile Walzer. È tra i finalisti del Man Booker Prize del 2010.
lunedì 4 ottobre 2010
Il giorno della Iena di Stefano Lorefice edito da Eumeswil
domenica 3 ottobre 2010
10 libri più letti settembre 2010 - Classifica
Nel nostro caso il “nuovo anno” è iniziato con la scoperta di un libro del 2009.
A settembre i lettori di 10 righe dai libri hanno infatti apprezzato in particolare il romanzo epico di Gabriele Marconi LE STELLE DANZANTI. IL ROMANZO DELL’IMPRESA FIUMANA: secondo in classifica nei mesi luglio-agosto è a settembre il libro primo in classifica tra gli incipit più letti.
Per non smentirci tra i capitolo più scaricati all’insegna del “nuovo anno” troviamo Vincere senza combattere, saggio novità di Pierre Fayard.
Ci avviciniamo pian piano a ottobre, il mese del Fantasy che raggiunge il suo apice a Lucca Comics and Games 2010, il più grande Festival italiano nonché tra i primi in Europa, dedicato al fumetto, al gioco e all’illustrazione (29 ottobre al 1 novembre), e… i nostri lettori si stanno preparando per affrontarlo al meglio. Le streghe moderne di Francesco Falconi, volitive e appassionate restano così in classifica al secondo posto con L'aurora delle Streghe - underdust. Subito a seguire abbiamo 2 nuovi libri in entrata: Dark Visions - La passione, di Lisa Jane Smith, che chiude la trilogia per ragazzi, e Nemesis - L’Ordine dell’Apocalisse nuovo libro di Francesco Falconi. L’autore è atteso a Lucca da tantissimi fan che lo seguono da anni.
Gli altri libri nuovi entrati in classifica, Mia figlia follia di Savina di Dolores Massa, Vita e morte di un giovane impostore scritta da me, il suo migliore amico di Cristiano de Majo, Storie bastarde di Davide Desario e 101 modi per addormentare il tuo bambino di Martina Rinaldi, fanno compagnia alla giovane Marta Dionisio, Lo specchio di Beatrice , ora circondata da Il Mangianomi di Giovanni De Feo e Il sentiero di legno e sangue di Luca Tarenzi.
Promesso promesso, finisco e vi lascio alla classifica completa. Prima però una nota di merito per il libro scritto da Giovanni De Feo, IL MANGIANOMI, in classifica da ben 6 mesi e per il saggio di Giorgio Nardone, GLI ERRORI DELLE DONNE (IN AMORE), da 4 mesi primo in classifica tra i primi capitoli più letti. Per lettori che amano i mezzi a 2 ruote: state tranquilli, Ted Simon con I viaggi di Jupiter, Giò Pozzo e Adriano Maccarana con La macchina perfetta, continuano a viaggiare!
Di seguito la classifica degl’incipit più letti a settembre:
1) ----------
Gabriele Marconi, LE STELLE DANZANTI. IL ROMANZO DELL’IMPRESA FIUMANA, Vallecchi, 2009
- Link per leggere le prime 32 pagine del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/stelle-danzanti-romanzo-dellimpresa-fiumana
2) ----------
Francesco Falconi, L’aurora delle Streghe. Underdust, Reverdito Editore, 21 luglio 2010
- link per leggere i primi 4 capitoli del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/laurora-delle-streghe-underdust
Lisa Jane Smith, Dark visions - La passione, traduzione di Daniela Di Falco, Newton Compton, 9 settembre 2010
- link per leggere il primi 2 capitoli del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/dark-visions-passione
4) ----------
Francesco Falconi, Nemesis - L’Ordine dell’Apocalisse, Castelvecchi Editore, 29 settembre 2010
- link per leggere il primi 2 capitoli del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/nemesis-l%E2%80%99ordine-dell%E2%80%99apocalisse
Giorgio Nardone, Gli errori delle donne (in amore), Ponte alle Grazie, 6 maggio 2010
- link per leggere il primo capitolo del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/errori-delle-donne-amore
Giò Pozzo - Adriano Maccarana, La macchina perfetta - Teoria, pratica e storie della bicicletta, Il Saggiatore, 30 aprile 2010
- link per leggere le prime 33 pagine del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/macchina-perfetta-teoria-pratica-e-storie-della-bicicletta
7) ----------
- link per leggere le prime 170 pagine del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/mangianomi
Marta Dionisio, Lo specchio di Beatrice, Fazi Editore, 9 luglio 2010
- link per leggere le prime 50 pagine del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/specchio-beatrice
9) ----------
Luca Tarenzi, Il sentiero di legno e sangue, Asengard Edizioni, 24 maggio 2010
- link per leggere le prime 69 pagine del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/sentiero-legno-e-sangue
10) ---------- parità
Savina Dolores Massa, Mia figlia follia, Il Maestrale, 8 settembre 2010
- link per leggere il primo capitolo del libro
http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/mia-figlia-follia
Cristiano de Majo, Vita e morte di un giovane impostore scritta da me, il suo migliore amico, Ponte alle Grazie, 2 settembre 2010
- link per leggere le prime 10 pagine del libro
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Top 10 download primi capitoli dei libri più letti settembre 2010
1. Vincere senza combattere
2. Dark visions - La passione
3. Nemesis - L’Ordine dell’Apocalisse
4. Gli errori delle donne (in amore)
5. 101 modi per addormentare il tuo bambino
6. I viaggi di Jupiter. Il giro del mondo in motocicletta
7. Storie bastarde
8. La macchina perfetta - Teoria, pratica e storie della bicicletta
9. Vita e morte di un giovane impostore scritta da me, il suo migliore amico
10. Il sentiero di legno e sangue