lunedì 30 settembre 2024
Le formidabili donne del Grand Hotel di Ruth Kvarnström-Jones (Nord)
domenica 29 settembre 2024
La fantarca di Giuseppe Berto (Neri Pozza)
Uno spassosissimo romanzo di fantascienza, visionario e profetico, unica incursione di Giuseppe Berto nel genere apocalittico.
sabato 28 settembre 2024
Città senza demoni di Roberto Francavilla (Feltrinelli)
Un romanzo che è un atto d’amore per Clarice Lispector, scrittrice di culto.
«Chi fugge nella neve lascia sempre qualcosa dietro di sé, lei lo sapeva bene.»
Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe di Riccardo Staglianò (Einaudi)
Siamo l’unica nazione in cui, dal 1990 al 2020, i salari si sono ristretti del 3 per cento invece di crescere, certifica l’Ocse. Com’è stato possibile? E com’è che questo sconcertante dato non è diventato il cavallo di battaglia di ogni forza progressista del Paese? Eppure il disastroso primato non è avvenuto per caso. È stato meticolosamente preparato, in America come da noi, dall’ideologia neoliberista che vedeva il Male in ogni intervento perequativo dello Stato. Un’offensiva di fronte alla quale la sinistra si è fatta trovare drammaticamente impreparata. Questo libro nasce da tali domande – oltre che dalla celebre affermazione di Warren Buffett sulla lotta di classe, che esiste ma è stata vinta da ultraricchi come lui. Nessuno, nel frattempo, ha preso sul serio la fotografia della nostra disfatta e ha provato a intervenire. Anzi, come peculiare contributo, l’attuale maggioranza parlamentare ha affossato la ragionevole proposta di introdurre un salario minimo che, come il reddito di cittadinanza, senz’altro non era la soluzione alle cause strutturali della nostra debolezza ma con altrettanta certezza avrebbe giovato.
venerdì 27 settembre 2024
giovedì 26 settembre 2024
Le bugie degli arcangeli di Gian Mauro Costa (Mondadori)
Torna in libreria Angela Mazzola, la creatura letteraria di Gian Mauro Costa che ha debuttato sugli scaffali con Stella o croce e Mercato nero, editi da Sellerio, per poi proseguire le sue indagini in Ti uccido per gioco, già pubblicato nel Giallo Mondadori.
mercoledì 25 settembre 2024
Volga Blues. Viaggio nel cuore della Russia di Marzio G. Mian (Gramma Feltrinelli)
Sulle sponde del grande fiume che attraversa la Russia, alla ricerca delle radici di un paese travolto dal suo passato, àncora e demone, tabù e destino dei suoi tanti popoli.
«Dietro la nuova cortina di ferro: Stalin, caviale e nazionalismo.» - Harper’s Magazine
«Seimila chilometri e quattro settimane di viaggio lungo il Volga, alla scoperta della Russia profonda. Un paese sempre più nazionalista e ripiegato su se stesso, dove la guerra in Ucraina è solo una presenza lontana e spettrale.» - Internazionale
martedì 24 settembre 2024
La penitenza di Eliza Clark (Bollati Boringhieri)
Eliza Clark ci regala un romanzo dalla struttura straordinariamente ben articolata, dove la ricostruzione delle dinamiche e del movente procede ricreando un racconto variegato e multimediale (messaggi, trascrizioni, lettere, pagine di diario) e tracciando in maniera impeccabile la vita e la psicologia di ogni personaggio menzionato. E scrive un romanzo che è un riflettore puntato su come i casi di cronaca nera vengono trattati, e ricostruiti, in una narrazione spesso rielaborata, manipolata, che inevitabilmente cancella il confine tra la realtà e il racconto stesso di quella realtà.
lunedì 23 settembre 2024
Presidente di tutti. Giorgio Napolitano nelle memorie di un segretario al Quirinale di Giovanni Matteoli (Il Mulino)
domenica 22 settembre 2024
Il bolscevismo di Guido Manacorda (Oaks Editrice)
sabato 21 settembre 2024
Acqua cheta di Sara Guardascione (Homo Scrivens)
È una tranquilla sera d’estate nella tranquilla Rampe di Bellarena, un paesino di poche anime sulla costa. Rossana e Renzo stanno sorseggiando un bicchiere di vino al bar quando all’improvviso, dopo un litigio furibondo, la ragazza scappa, e verrà ritrovata ore dopo sulla spiaggia. Morta. Cos’è successo veramente? E cosa ne sanno gli abitanti di Rampe, che sembrano tutti molto occupati a farsi i fatti degli altri, ma non a riferirli alla polizia? Segreti, tradimenti, bugie, omissioni: questo paesino forse non è poi così tranquillo… «Rampe di Bellarena ricorda un po’ St Mary Mead, il paesino di Miss Marple. Piccolo, sonnacchioso, tutti si conoscono, ma dovete guardavi le spalle…» (dall’introduzione di Serena Venditto)
venerdì 20 settembre 2024
Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina di Arturo Marzano (Laterza)
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni. È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
giovedì 19 settembre 2024
Per la Rassegna Qui Se Mai Verrai / Il Salento dei Poeti Oggi 19 settembre 2024 presentazione dei volumi Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati e Ti seguii per le rotte di Marcello Buttazzo
Per la Rassegna a cura
del Fondo Verri di Lecce e con il Patrocinio del Comune di Lecce “Qui Se Mai
Verrai / Il Salento dei Poeti” giovedì 19 settembre 2024 ore 19,45
presso l’Ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce è prevista la presentazione dei volumi
editi da I Quaderni del Bardo Edizioni e in collaborazione anche con
Over&Plus Servizi, ovvero “Di Venti Varia” di Anna Rita Nutricati e Ti
seguii per le rotte di Marcello Buttazzo. Interverranno con gli
autori l’editore Stefano Donno e con il flauto traverso Ivano Bisanti
accompagnerà la lettura dei versi
Ti seguii per le rotte di
Marcello Buttazzo – (…) Queste poesie di Marcello spostano
ancora più oltre la sua scommessa con la vita, con l’amore, con il senso lirico
dell’esistenza. È vero che la Musa, onnipresente nel mondo esistenziale, umano,
affettivo dell’autore, porta le vele alla piccola barca del poeta e i remi, i
suoi versi possono affidarsi al vento per solcare il mare in tutte le stagioni
dell’anno e della vita. L’amore, come un Matisse, danza azzurro col corpo –
ricordo della Donna, di una donna, delle donne. Questo credo sia indubitabile,
il vero mondo di questo poeta ostinatamente lirico esuberante con una visione
oserei dire francescana della natura, della vita, della società e della
socievolezza è tale, “condannato” ad esaltare stagioni, stati d’animo, luoghi
ameni, ricordi ancestrali e vivi. La Musa è la vita, ma non in contrasto con la
morte, ma è la vita che si accende, la vita accesa, nei colori, nei sensi, nei
sogni, nel brivido del quotidiano, nella Natura, negli occhi, nel cuore, del
poeta. (…) – Roberto Dall’Olio
Già il titolo di
quest’ultima pubblicazione di Marcello Buttazzo è una lampante dichiarazione
del corpus poiètico che il lettore troverà all’interno del libro. Ché le parole
hanno un significato. Quasi sempre ne hanno più d’uno. E quando a metterle una
accanto all’altra è il Poeta, allora (se si vuol leggere e capire) bisogna aver
cura di entrare nel suo mondo.
Titolo emblematico, come
ho appena notato, ché – tra i diversi significati – quello che ho scelto
(auspicando d’aver colto le intenzioni dell’Autore) ritrae perfettamente la
personalità di Marcello Buttazzo. Intendo le sue inclinazioni, le sue passioni,
i suoi interessi… Non v’è dubbio che il Nostro sia attento al mondo d’intorno,
soprattutto a quel che accade agli uomini e alle donne che i margini di quel
mondo (per un motivo qualunque) frequentano (o, comunque, gli è dato di
vivere), dotato com’è d’una (ormai) rara sensibilità: quella che fa soffrire
dell’altrui dolore e gioire della bellezza ovunque sia rinvenibile. (Vito
Antonio Conte)
Marcello Buttazzo
è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa
salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università
“La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di
poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (periodico on line del Fondo
Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il
blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni
in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editore), “Origami di parole” (Pensa
Editore), “Verranno rondini fanciulle” (I Quaderni del Bardo Edizioni). La sua
ultima raccolta pubblicata, nel 2023, è “E se nel giallo ti vedrò” (I Quaderni
del Bardo Edizioni).
Di Venti Varia di Anna
Rita Nutricati - L’opera prima di Anna Rita Nutricati,
nel titolo: “Di venti varia”, racchiude un messaggio enigmatico e, allo stesso
tempo il segno connotativo, oggi raro, di una personalità discreta e appartata,
propria dell’autrice.
Il titolo, comunque
suggestivo, sembrerebbe infatti suggerito, addirittura sussurrato da una voce
ignota, pervaso da una misteriosa, apparente estraneità, come si trattasse di
un’affermazione vera e propria, però esterna all’opera; affermazione non certo
imperativa o impositiva, ma casomai rivelatrice. Un velo, o meglio, un solido
paravento linguistico che è, alla fine, il codice dell’intera raccolta. Quindi
il titolo non poteva essere un marchio, un logo caratterizzante il lavoro qui
presentato, ma, forse, la sintesi – per così dire – di un’introduzione
all’opera stessa, formulata con le medesime attenzioni formali dei testi.
Naturalmente questo
possiamo solo fingere di supporlo, per evidenziare anche nel titolo quel timbro
di cui la raccolta stessa si caratterizza. È evidente però che la stessa
autrice sia l’artefice di questo meccanismo e, in tal maniera, volutamente ci
fornisca una formula interpretativa o, in ogni caso, una via ideale per
accompagnarci nella lettura dai toni e forme articolate lontane da certe
consuetudini e ricche, invece, di una cólta e marcata ricerca personale.
Il gioco fonetico e
semantico che traspare dal titolo, va in questa direzione ed è intenzionalmente
ambiguo, sulla scia di quella forma, in qualche modo ermetica. accostabile più
al lontano trobar clus, che a esperienze letterarie di epoche a noi più vicine.
La silloge si compone di tre sezioni: Per Asfodeli, in cui l’allestimento
finalistico e dispersivo, cerchiato nel giglio dell’Ade, mira alla perduranza
di un legame che transita nel corpo a convito di un mutilo filo. La seconda
sezione è intitolata Iconografia, per l’unicità ripetuta del soggetto e lo
sforzo della raffigurazione, sordo alle intimazioni dell’assenza, alle strida
del travaglio immaginativo. La terza e ultima sezione Fuoriscena quasi
suggerisce una connotazione teatrale, da terzo atto della commedia, anche se
questo non dovrà fuorviare circa eventuali coup de théâtre o finali a sorpresa,
anzi si tratta di un consolidamento, a chiaro, delle sezioni che la precedono.
(…)
Anna Rita Nutricati vive
la poesia nella sua accezione più alta, modellando una lingua sui timbri e le
forme provenienti da uno studio rigido, sia del pensiero sia del significato
che, con incastri a coda di rondine, ci consegnano componimenti netti, mai
lasciati nella sospensione del déjà-vu, anche al cospetto di un “Io” non di
rado dolorante, torturato che mescola il suo stesso sangue con quello del
mondo, che fonde materia viva e inerte, in un’unica voce. Voce che ammette,”
lasciai avvenire/ ciò che venne”. oppure “per poca fede, /si fece ostia/ la mia
carne”. Un Io cosciente del proprio destino, fermo nella sua solidità e nella
sua fragilità, che si rigenera al riparo della possente fortezza della lingua
che parla a sé e a noi. (Alessandro
Franci)
Laureata in Lettere
Moderne presso l’Università del Salento, Anna Rita Nutricati, coltiva la
passione per la poesia e la critica letteraria. In tale ambito ha pubblicato
recensioni e note di lettura su Versante Ripido, Spagine, Letteratour. Sue
poesie sono state riprese da riviste e blog letterari. Di venti varia è la sua
opera di esordio
I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno
https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/
Oveer&Plus
https://www.overeplusservizi.com/
Per Info
Ingresso gratuito
Tel: 327/3246985
mercoledì 18 settembre 2024
Asia ribelle. Assalto agli imperi e rivoluzione globale di Tim Harper (ADD Editore)
Come può liberarsi dal terrore chi dal terrore è oppresso? Come possono gli schiavi ottenere la libertà? Ecco la risposta: con la “Bomba”.» Così recitava un pamphlet anonimo del 1913, di autore indiano, a metà fra il manuale bellico e l’esortazione alla rivolta.
A inizio Novecento l’Asia coloniale – l’immensa rete di località marittime, passi montani, piantagioni e vie d’acqua compresa tra l’oceano Indiano e le coste orientali cinesi – è una polveriera pronta a mandare in frantumi gli imperi europei. Da Bombay a Shanghai, da Singapore a Manila, le banchine dei porti e i transatlantici che fanno la spola dall’Europa diventano la via d’accesso di idee anarchiche e marxiste, oltre che il teatro di un continuo scambio di personalità, traduzioni, ricette politiche tanto varie quanto originali. I pellegrini di questo sottosuolo antimperiale – come il futuro Ho Chi Minh e la nemesi di Gandhi, M.N. Roy – convergeranno in una nuova Mecca, la Mosca dei primi anni Venti, per poi diffondere in Asia il verbo di un mondo che non è più lo stesso.
Terroristi, ammutinati, femministe con i capelli a caschetto, doppiogiochisti, tipografi clandestini, facinorosi che s’imbarcano come marinai: tra fonti d’archivio, stampa dell’epoca e documenti privati, Tim Harper ripercorre nel suo libro-mondo le traiettorie avventurose degli uomini e delle donne che gettarono le basi di una nuova idea di Asia.
martedì 17 settembre 2024
Miss Bee e il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola (Longanesi)
Londra, anni Venti del Novecento. Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, è una ventenne italiana che vive nella capitale inglese da qualche anno. Insieme alle sorelle, Beatrice si è trasferita al seguito del padre Leonida, docente di italianistica all'Università. Il mandato del padre gode della protezione dell'ambasciatore italiano in UK, che non può che essere fascista. Invitata a cena dalla nobile dirimpettaia, Mrs Ashbury - vedova e madre di un unico e affascinante figlio, il conturbante Christopher detto Kit - Beatrice si trova suo malgrado in mezzo a un giallo che è al contempo un triangolo amoroso: se non è colpevole l'uno, lo è l'altro. Ma lei di chi è innamorata, dell'uno o dell'altro? Ambientata nel mondo patinato e decadente dell'aristocrazia britannica al risveglio dall'incubo della Prima Guerra Mondiale, tra seducenti visconti e detective che sognano di tagliar loro la testa come nella rivoluzione francese, questa avventura di Miss Bee è una frizzante e incantevole combinazione di suggestioni - da Agatha Christie a Downton Abbey, dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton - cui si aggiunge l'inconfondibile unicità del tocco di Alessia Gazzola.
lunedì 16 settembre 2024
Nico Naldini autore di Vita di Giovanni Comisso (Ronzani Editore)
«Che incantevole romanzo questa Vita di Giovanni Comisso, altro non sapremmo definire un libro che si presenta come una biografia e invece è un’auto-biografia mai scritta per intero da Comisso, ma ricostruita come una lunga frase musicale […] per mano di uno strumentatore di altissima qualità stilistica quale Nico Naldini». Così Goffredo Parise presenta questo libro in una elegantissima recensione che è qui riprodotta in appendice. In esso infatti si alternano tre «voci» in una sorta di abile contrappunto: le lettere e i diari di Comisso, che ne costituiscono l’ossatura, le lettere del suo grande amico, Filippo De Pisis, e il racconto di Naldini che le completa e le salda armoniosamente fra di loro, senza che quasi si avverta il passaggio dall’una all’altra. Comisso fu il primo dei «due amici» (l’altro fu il cugino Pasolini) ai quali Naldini dedicò una biografia: la Vita uscì per Einaudi nel 1985 sfiorando la vittoria al Premio Strega. E a distanza di quasi quarant’anni essa mantiene intatto il suo incanto e la sua brillantezza. In un passo ispirato Naldini descrive magnificamente quello che è il momento più adatto per leggere Comisso: «Non sempre ce la facciamo a sopportare la vista di questo mondo, e allora chiudiamo pure gli occhi e cerchiamo di ridurre la ricettività degli altri sensi […]. Abbandonati a noi stessi, è questo il momento in cui cominciano a vagare nell’animo le armonie perdute, come le carezze di un vento misterioso. Ed è questo – attenzione! – il momento più adatto per leggere Comisso, perché è incominciata una trasmutazione del nostro stato abituale, favorita proprio dal torpore sognante in cui siamo entrati da qualche minuto». Ed è questo anche il momento più adatto per leggere la Vita di Giovanni Comisso di Nico Naldini.
Nico Naldini, (Casarsa 1929 – Treviso 2020) ha pubblicato i suoi primi scritti nelle riviste della «Academiuta di lenga furlana», fondata dal cugino Pier Paolo Pasolini nel 1945. Dopo la laurea ha lavorato per molti anni a Milano presso la casa editrice Longanesi. Trasferitosi successivamente a Roma, ha collaborato con registi come lo stesso Pasolini, Fellini e altri, realizzando nel 1974 anche un film di montaggio, Fascista. Dal 1979 fino alla morte è vissuto a Treviso, con frequenti soggiorni in Tunisia. Ha al suo attivo fondamentali biografie: oltre a quella qui ristampata di Comisso, quelle di Pasolini, Parise e De Pisis. È anche autore di numerosi saggi critici e di raffinate opere di narrativa e di poesia.
Francesco Zambon, (Venezia 1949) è professore emerito di Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Trento e Maître ès Jeux dell’Académie des Jeux Floraux di Tolosa. Medievista di fama internazionale, ha al suo attivo circa 250 pubblicazioni in Italia e all’estero. I suoi studi riguardano soprattutto la letteratura allegorica e mistica del medio-evo, i bestiari, il ciclo romanzesco del Graal, i trovatori occitani, Dante e la poesia italiana ed europea del Novecento. Per Ronzani ha pubblicato il saggio Lingue inedite. La poesia italiana contemporanea tra lingua e dialetto (2021) e curato alcune opere di Nico Naldini.
domenica 15 settembre 2024
Alessandro Mezzena Lona, Romeo Toffanetti pubblicano Nero è il colore delle note (Ronzani Editore)
Cornell Woolrich è un uomo che ama spiare le donne. E quando riesce a liberarsi della claustrofobica presenza di sua madre Claire, va a vivere in un palazzo che si affaccia sulle stanze abitate da una presenza affascinante e misteriosa. Una violoncellista che assomiglia a Jacqueline du Pré ma che non può essere lei, dal momento che la stella britannica della musica è morta di sclerosi multipla oltre trent’anni prima. Mentre insegue i fantasmi di un romanzo che non riesce a scrivere, Cornell Woolrich esplora i segreti della città in cui vive. Dove soffia sempre un vento rabbioso, il mare è ridotto a un immondezzaio e un’avveniristica speculazione edilizia ha costruito vertiginosi palazzi dove prima c’era un bosco. In compagnia di Jane Olsen, un’eterea ragazza che trascorre le sue notti sotto il cavalcavia dell’autostrada, scoprirà che nel quartiere diroccato del Vecchio Porto la Industrial Brain Utopia sta mettendo a punto un progetto azzardato: trasferire l’essenza stessa di un essere umano nella memoria di un computer. Per poi riversare in un altro corpo tutti quei ricordi, le emozioni, i sogni. Nero è il colore delle note nasce da una sfida. Quella che Romeo Toffanetti ha lanciato ad Alessandro Mezzena Lona: scrivere una storia partendo da una trentina di tavole che il disegnatore di Nathan Never, personaggio a fumetti di Sergio Bonelli editore, ha realizzato senza seguire un preciso percorso narrativo. Ha preso forma, così, un romanzo che rende omaggio a Cornell Woolrich, lo scrittore americano capace di ispirare con le sue storie l’Alfred Hitchcock della Finestra sul cortile e il François Truffaut de La sposa in nero. Un viaggio in un possibile, oscuro presente che riporta alla memoria le atmosfere Hard Boiled care a Raymond Chandler e Dashiel Hammett. Ma che si interroga, al tempo stesso, sulle sempre più invasive manipolazioni tecnologiche sperimentate sul corpo e sul cervello umano.
Alessandro Mezzena Lona, nato a Trieste da una famiglia di origine trentina, per sedici anni è stato responsabile delle pagine culturali del quotidiano «Il Piccolo». Nel 2013 ha vinto il Premio Grado Giallo Mondadori con Non credere ai santi. Ha scritto i romanzi La via oscura, La morte danza in salita, L’amore danza sull’abisso; ha curato con Mitja Gialuz il volume Barcolana un mare di racconti, Premio Speciale Marincovich 2019, pubblicato anche in versione inglese per HarperCollins. Ne Il poeta delle pantegane ha raccontato la vita e i versi di Federico Tavan. Cura il blog Arcane Storie e collabora alla rivista «Doppiozero». Con Ronzani Editore ha pubblicato il romanzo Il cuore buio dei Miracoli.
Romeo Toffanetti, è nato a Buenos Aires nel 1963 e vive a Trieste. Debutta come fumettista nel 1985 sulla rivista «Orient Express»; dal 1989 disegna per la casa editrice Sergio Bonelli le storie di Nathan Never. È pittore e incisore e lavora anche per il cinema dal 2001, quando scrive e coproduce Oppalalay per i duo comico I Papu; nel 2005 scrive e dirige il corto L’ultimo spettacolo, premio per la sceneggiatura al Torino Film Festival; nel 2006 scrive e dirige Rockstalghia. Nel 2009 il suo cortometraggio 5 ha debuttato al Festival di Cannes; nel 2022 il mediometraggio Salvadis è stato premiato al Pittsburgh Moving Picture Festival come miglior film horror e migliore fotografia.
sabato 14 settembre 2024
L'imperfetta calligrafia dell'amore di Piero Campanini
Nel cuore dell'Italia del 1940, tra le pieghe di un'epoca tumultuosa, si svolge l’emozionante storia di Ludovica, protagonista di questo romanzo. Ludovica, chiamata da tutti Leda, è un'adolescente virtuosa ma afflitta da un difetto fisico che getta un'ombra sulla sua vita quotidiana e sul suo futuro.
Ancora adolescente si trova a lottare contro le avversità con coraggio e risolutezza, mentre il destino svolge il suo filo intricato per far emergere in lei una forza interiore sconosciuta e inarrestabile. La storia di Leda s’intreccia con il tessuto della società italiana del tempo e segue la determinazione della giovane protagonista, trasportandola in un viaggio alla scoperta del mondo, di sé stessa e della propria guarigione.
L'IMPERFETTA CALLIGRAFIA DELL'AMORE è un racconto avvincente che celebra la resilienza femminile, la forza interiore e la bellezza che si nascondono anche dietro le imperfezioni. In un'epoca di sfide e cambiamenti, offre un inno alla speranza e alla capacità di trasformare le difficoltà in trampolini di lancio verso la realizzazione di una vita straordinaria
venerdì 13 settembre 2024
INFLUENCER TUTELATO: Prontuario di diritto pratico per gli operatori del mondo social dell' Avvocato Giuseppe Calogiuri
giovedì 12 settembre 2024
OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca oggi a Galatone (Lecce, Puglia - Italia)
A Levante (spazi per la ricerca, l’arte, la memoria, il territorio – Galatone), Città di Galatone – Delega alla Cultura, Estate Galatea, i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno/Spagine presentano il volume OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca I Quaderni del Bardo / Spagine - Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio. Sono previsti i saluti del Sindaco Dott. Flavio Filoni. Dialogano con l’autore Marilena Cataldini, Giuseppe Resta. Interverrà l’editore Stefano Donno. L’appuntamento è previsto per OGGI Giovedì 12 settembre 2024 ore 19,30 presso il Giardino del Palazzo Marchesale, via Castello - Galatone (in caso di pioggia l’evento si svolgerà nel frantoio di Palazzo Marchesale) a Galatone (Info 320/8745640)
Scrive l’artista-autore Francesco Pasca: «Un progetto nasce perché esiste un Luogo da raccontare e ha senso se genera altri racconti, altre visioni altre opportunità di condivisione e riflessione, qui è Otranto, da me denominato “Il Luogo delle Parole”, a muovere l’interesse, a stimolare la mia pratica artistica». La sua ricerca ha inizio con un viaggio tra Puglia ed Abruzzo per riscontrare la probabile assunzione di una verità impressa in quasi tutte le cattedrali medievali.
La prima traccia è quella del racconto, “scritto” con migliaia di frammenti, su di un “tappeto di pietra” nella fabbrica della cattedrale di Otranto; la seconda è scolpita in un’icona lapidea incastonata sulla facciata di santa Lucia de’ Marsi a Magliano città in provincia di Pescara; la terza è dei Sator.
Il resoconto di quel viaggio di ricerca con titolo: “OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca” è pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno e Spagine (Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio), con scritti di R. Apicella, C. De Stasio, A. Errico, M. G. Lopardi, M. Nocera
disponibile a questo link
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/06/otranto-il-palindromo-del-tempo.html
mercoledì 11 settembre 2024
Gli attentati dell'11 settembre 2001 di Quentin Convard (50Minutes.com)
La mattina dell'11 settembre 2001, alcuni terroristi dirottarono quattro voli passeggeri e fecero schiantare gli aerei contro le Torri Gemelle, il Pentagono e un campo vicino a Shanksville, in Pennsylvania (l'aereo era diretto a Washington, ma i passeggeri lottarono per sottrarre il controllo degli aerei ai terroristi), uccidendo quasi 3.000 persone e ferendone altre migliaia. Questo attacco terroristico ha provocato onde d'urto in tutto il mondo e ha segnato un punto di svolta nella politica statunitense, portando alla guerra al terrorismo, all'approvazione del Patriot Act e all'invasione dell'Afghanistan. In soli 50 minuti, scoprirete le principali conseguenze degli attentati dell'11 settembre e il ruolo che hanno avuto nel plasmare il panorama geopolitico internazionale dell'inizio del XXI secolo. Questo libro semplice e informativo offre una discussione approfondita dei momenti chiave degli attentati dell'11 settembre, che hanno avuto luogo sullo sfondo di elezioni contestate e della crescente minaccia del jihadismo. Include anche un'introduzione ai principali personaggi coinvolti, tra cui Osama bin Laden, e un esame delle conseguenze politiche, sociali ed economiche, fornendo tutte le informazioni necessarie per comprendere questo evento epocale nella storia degli Stati Uniti.
martedì 10 settembre 2024
Le ballate di Narayama di Schichiro Fukazawa (Adelphi)
Non ci sono che montagne a perdita d’occhio intorno al remoto villaggio dove la vecchia Orin vive con il figlio Tatsuhei e i quattro nipoti. Un villaggio primordiale, soggetto alla legge implacabile della sopravvivenza, e insieme immobilizzato nel tempo inafferrabile di favole e leggende, dove riecheggiano ballate dai versi poetici e crudeli. E quando in famiglia si aggiungono due bocche da sfamare – la nuova moglie di Tatsuhei e quella di Kesakichi, il più grande dei nipoti –, e si approssima il traguardo dei settant’anni, un solo, gioioso pensiero occupa la mente di Orin, da sempre abituata a pensare agli altri prima che a se stessa: prepararsi degnamente per il pellegrinaggio al Narayama, la lontana montagna dove abita un dio. Lì il figlio, dopo averla portata sulle spalle sino in cima, la abbandonerà al suo destino, come vogliono norme ancestrali, atroci ai nostri occhi eppure serenamente accettate. E mentre seguiremo la silenziosa ascesa di Orin e Tatsuhei, fra valli che paiono abissi senza fondo e vette dove i corvi volteggiano sul candore delle ossa, non potremo fare a meno di chiederci se questo romanzo aspro e lacerante, caduto come un meteorite nella letteratura giapponese degli anni Cinquanta, sia davvero il frutto dell’invenzione di un outsider – o non scaturisca piuttosto dagli strati più profondi del nostro inconscio.
lunedì 9 settembre 2024
On leadership. L'arte di governare di Tony Blair (Silvio Berlusconi Editore)
Questo saggio è una lezione magistrale sulla leadership in generale, e sulla leadership politica in particolare, da parte di un grande statista.