sabato 31 agosto 2024
venerdì 30 agosto 2024
giovedì 29 agosto 2024
25 aprile. Una data, la nostra storia a cura di Saulle Panizza (Pisa University Press)
All'interno della rassegna "Ne parliamo in Sapienza", il Centro per l'innovazione e la diffusione della cultura (CIDIC) dell'Università di Pisa ha promosso nel 2023 un evento dal titolo "25 aprile. Una data, la nostra storia". È stata l'occasione per riflettere su una data che ha posto le premesse per una nuova e diversa Italia, cui avrebbero poi concorso il referendum istituzionale e la Costituzione repubblicana. Il volume raccoglie gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni presenti, un affresco storico di Michele Battini e due dibattiti moderati da Gianna Fregonara con la partecipazione di Simona Argentieri, Stefano Caretti, Aldo Cazzullo, David Cerri, Adriano Fabris, Laura Gnocchi, Gad Lerner, Paolo Pezzino ed Eugenio Ripepe
mercoledì 28 agosto 2024
Ancora un altro giorno di Giovanni Mosca (Rossini)
Unendo sapientemente narrazione autobiografica e introspezione psicologica, questo racconto si avvale della potente metafora del migrante, inteso come colui che è costantemente in viaggio, per avvicinare il lettore al concetto dell'impermanenza e condividere un percorso interiore intenso e sincero. Un viaggio da un terra lontana, l'incontro su un' isola, un amore perduto, un finale tutto da scoprire.
martedì 27 agosto 2024
Locus desperatus di Michele Mari (Einaudi)
Libro finalista del Premio Campiello 2024
A tutti, prima o poi, è toccato separarsi da qualcosa che reputavamo soltanto nostro: ma senza ciò che ci appartiene sapremmo ancora dire chi siamo davvero? Il protagonista di questo romanzo abita un appartamento arredato con grande gusto e altrettanta paranoia, due caratteristiche da cui è difficile liberarsi. Soprattutto nel momento in cui si riceve un'improvvisa richiesta di sfratto, che sembra avere una genesi ultraterrena... Del resto, una casa stregata può essere una maledizione, oppure l'occasione per comporre un inventario del proprio passato.
«Ridotto così, ero re: delle mie cose, delle mie collezioni, dunque di me, che in quelle collezioni avevo sistematicamente trasferito ogni mia più intima particola».
In filologia, il locus desperatus indica un passo testuale corrotto e insanabile, per il quale il filologo è costretto a gettare la spugna contrassegnandolo con la cosiddetta «croce della disperazione». E a dare l’avvio a questa storia è proprio una piccola croce, disegnata nottetempo con un gessetto su una porta. Un mattino, uscendo dal suo appartamento, il protagonista nota quel segno appena sopra lo spioncino dell’ingresso di casa: chi può essere stato a farlo, e che significato ha? L’uomo cancella la croce, ma il giorno seguente, e poi quello ancora successivo, il segno ricompare implacabile. Il mistero s’infittisce quando al residente viene imposto uno scambio: qualcuno prenderà il suo posto, e lui dovrà giocoforza trasferirsi. Ma cambiando abitazione sarà costretto a cambiare anche identità: tutte le cose dentro l’appartamento, infatti, dovranno a loro volta scegliere. O fuggiranno insieme a lui, oppure passeranno a un nuovo proprietario – macchiandosi di alto tradimento. Perché ogni oggetto amato ha un’anima, e dunque una sua volontà. Da sempre le case, nella storia della letteratura così come nella vita, sono il luogo dove gli avvenimenti più banali si mescolano a quelli fatidici. L’abitazione al centro di Locus desperatus, però, assomiglia alla Hill House immaginata da Shirley Jackson, o alla Casa Usher di Poe: un’entità senziente, con un suo carattere ben preciso. Un luogo dove l’inconscio di chi ci abita, dopo una lunga frequentazione, è divenuto tutt’uno con i libri, le stampe, gli oggetti e i ricordi d’infanzia. E chi meglio di Michele Mari poteva raccontare lo struggimento e le ossessioni per i feticci accumulati nel corso di un’esistenza, ingaggiando un duello con la propria memoria affettiva? L’autore di Verderame e di Leggenda privata ci consegna una stramba discesa agli inferi e insieme una spietata tassonomia dei ricordi. Un romanzo tormentato e divertente sul senso ultimo che diamo agli oggetti: «Senza le mie cose io non sarei stato più io, e senza di me loro non sarebbero state più loro».
lunedì 26 agosto 2024
Non è te che aspettavo di Fabien Toulmé (Bao)
Questa è la storia di un incontro. L'incontro tra un padre e sua figlia, che è diversa dalle altre. Come si affronta la disabilità di una bambina? Come si impara ad accettare e ad accettarsi per essere capaci di amare?
domenica 25 agosto 2024
Falena di William Bavone (Sette Chiavi)
Iacopo ha diciassette
anni e per lui il web non ha segreti. Social e giochi online sono l'habitat in
cui può muoversi senza doversi nascondere. Ma è la vita reale a rompere
l'incanto: a scuola, a casa, per strada Iacopo è solo, confinato ai margini di
un mondo che non lo accetta. Un sistema spietato in cui la legge del più forte
fa male, fino a uccidere. Resta sempre da capire chi è il più forte, però. Un
noir che parla alle – e delle – nuove generazioni tra fluidità di genere,
bullismo, follower e solitudine. Un dramma cupo in cui vittime e carnefici si
mischiano in una folle danza per la sopravvivenza.
sabato 24 agosto 2024
Piccole fughe di Marco Turella (Edizioni Efesto)
venerdì 23 agosto 2024
L'amore celibe. La relazione del prete con le donne Aristide Fumagalli (San Paolo Edizioni)
giovedì 22 agosto 2024
Andare per i luoghi dell'editoria di Roberto Cicala (Il Mulino)
mercoledì 21 agosto 2024
Azzardi dell’Io di Alessandra Peluso (Ensemble)
Con questo nuovo lavoro Peluso concilia filosofia e poesia sottese da un'Io che in relazione con l'altro tenta un equilibrio, non senza fatica. Azzarda Peluso così come è la vita, un azzardo, tra gioco e destino. Azzardi dell’io è la nuova raccolta poetica di Alessandra Peluso, la prima pubblicata con Ensemble.
Alessandra Peluso, filosofa, dottore di ricerca in Scienze bioeticogiuridiche, saggista. Di poesia ha pubblicato: Canto d’Anima Amante (2010), Ritorno Sorgente (2013), Sul Boxer del Nonno verso la Poesia (2016), Subbuglio (2020).
martedì 20 agosto 2024
Con il ricordo siamo tutti presenti. La scuola di Alberto Manzi raccontata dai suoi alunni di Domenico Tridico (Edizioni Junior)
È possibile conoscere il modo di fare scuola di Alberto Manzi? Non la scuola attraverso la TV, per la quale è diventato famoso, ma quella vera, che per oltre trent'anni lo ha visto come maestro nella scuola elementare "Fratelli Bandiera" a Roma. Il modo più efficace per comprendere la vita di classe è intervistare coloro che l'hanno vissuta in prima persona, i suoi allievi, i suoi collaboratori. Questo libro raccoglie le loro testimonianze, narrazioni suggestive, ricche di dettagli e di emozioni che tornano a distanza di anni. La figura di Alberto Manzi emerge come una presenza viva e fuori dall'ordinario, artigiano di una didattica rigorosa, di una pedagogia applicata scientificamente e vissuta nel difficile equilibrio tra potere, libertà e responsabilità. I racconti degli ex allievi sul lavoro in aula e su quello fuori dalla scuola descrivono percorsi di autentica avventura formativa, dove l'apprendimento si configurava come una sfida, fatta di esperienze fisiche, emotive e intellettuali. Alberto Manzi è stato un maestro che non aveva paura di fare scelte e di compiere azioni che oggi apparirebbero straordinarie, ma che ci dicono della necessità del coraggio e persino di una "disobbedienza responsabile" in chi oggi fa questo mestiere. Con un saggio di Roberto Farné.
lunedì 19 agosto 2024
Wireless. Scienza, amori e avventure di Guglielmo Marconi di Riccardo Chiaberge (Garzanti)
Questa nuova edizione, aggiornata in occasione dei centocinquant'anni dalla nascita di Marconi, è arricchita di un'appendice che a partire da documenti conservati negli archivi dell'OVRA indaga la fase finale, sempre più offuscata dalle insinuazioni e dai sospetti, del suo rapporto con il regime fascista.
domenica 18 agosto 2024
Lingua italiana e televisione di Gabriella Alfieri, Ilaria Bonomi (Carocci editore)
Il libro esamina
l'italiano della televisione di oggi, sciolto e spregiudicato, ma anche molto
variato in funzione dei diversi generi, attraverso un'organica descrizione e un
raffronto con quello sobrio, garbato e più uniforme della tv di ieri. Questa nuova
edizione aggiorna nell'intero volume l'analisi dell'italiano televisivo,
adeguandola alla mutata realtà sociale, produttiva e ricettiva dell'ultimo
decennio, e aggiunge un capitolo che tratteggia le nuove frontiere della
televisione, i suoi frastagliati confini nel panorama crossmediale e le
conseguenti dinamiche linguistiche.
sabato 17 agosto 2024
Il museo delle contraddizioni di Antoine Wauters (Neri Pozza)
Dopo Mahmoud o l’innalzamento delle acque, Antoine Wauters torna a sperimentare con la forma romanzo creando un’opera poetica e politica; voci di un coro che, in un oscillare continuo tra rabbia e speranza, tra furore e compassione, descrive questo nostro mondo senza infingimenti.
venerdì 16 agosto 2024
Ribelle di Dana Spiotta (La Nave di Teseo)
Dana Spiotta racconta la vita di una donna normale, alle prese con un mondo che va troppo veloce, con un corpo che cambia, e con la paura di non riuscire a fare la propria parte. Un libro acuto, ironico e intelligente su di noi e il nostro tempo, sull’essere donna, madre e figlia e sulla necessità di combattere, nonostante tutto, per ciò che si ama e in cui si crede.
giovedì 15 agosto 2024
I confidenti di Charlotte Gneuss (Iperborea)
Con uno sguardo intimo ma di implacabile lucidità e una lingua tersa, essenziale, capace di rendere con poche pennellate complessità e sfumature, Charlotte Gneuss racconta l’incontro tra la libertà della giovinezza e il potere autoritario, ritraendo un mondo governato dall’ambiguità a cui è così facile adattarsi per sopravvivere, un mondo dove tutto sembra scivolare tra le dita, anche la morale.
mercoledì 14 agosto 2024
Vicino a una grande foresta di Leo Vardiashvili (Bompiani)
Un romanzo potente, drammatico, grottesco, che ha il passo senza tempo dell'epica ed è insieme di bruciante attualità.
martedì 13 agosto 2024
La guerra è un inganno di Frédéric Paulin (e/o)
Tensione, intrighi, violenza e amare riflessioni sul potere della menzogna e del terrore. Il primo volume della “trilogia Benlazar” la saga noir con cui Paulin ha raccontato l’ascesa del terrorismo islamista dagli anni ’90 al Bataclan.
«Un’incredibile immersione nella complessità dei servizi di sicurezza algerini e dei servizi segreti francesi. Sembra di essere nella serie Le bureau». - Libération
lunedì 12 agosto 2024
domenica 11 agosto 2024
Le città del mondo di Eraldo Affinati (Gramma Feltrinelli)
Le città del mondo è un libro che appassiona sin dalle prime righe, un labirinto magico nel quale si è felici di perdersi.
«Queste sono le città che ho conosciuto e nelle quali, come scrisse il poeta, mi sono rimescolato. Perché ho avuto bisogno di vederle coi miei occhi, toccarle con le mani, essere presente sul luogo delle operazioni, prima di scriverne?»
«Ho sempre pensato che Affinati scriva e legga in movimento. I suoi libri sono sempre quelli di un pellegrino che nel toccare e guardare i luoghi ne percepisce la densità morale.» - Giulio Ferroni
«La fede di Affinati nei confronti della letteratura non ha oscillazioni.» - Giorgio Ficara
sabato 10 agosto 2024
Per sempre vivi di Alessandro Moscè (Luigi Pellegrini Editore)
venerdì 9 agosto 2024
Quello che non sai di Anna Spissu (StreetLib)
giovedì 8 agosto 2024
Senza più io né mio. La mistica di Margherita Porete di Francesco Roat (Le Lettere)
mercoledì 7 agosto 2024
Il segreto dell'acciaio. Dizionario cinematografico di «Conan il barbaro» di Fabio Melelli e Antonio Tentori (Shatter)
Per la prima volta in un unico volume tutto l'universo cinematografico nato attorno alla saga di Conan il barbaro di Robert E. Howard. Dalle grandi produzioni hollywoodiane con Arnold Schwarzenegger alle divertenti e bizzarre imitazioni nostrane di Gunan e i suoi fratelli. Un'opera completa e originale, arricchita con testimonianze inedite.
martedì 6 agosto 2024
La forma del desiderio La forma del desiderio di Andrea Magno (Arkadia)
C'è un modo per guardare se stessi e gli altri? Andrea Magno sperimenta questa ricerca con l'osservazione attenta del mondo che lo circonda, che si trovi in riva al mare, immerso nel silenzio, puntando lo sguardo all'orizzonte, o nel caos di una metropoli. L'introspezione scaturisce da momenti particolari, in cui l'occhio metaforico è rivolto alla propria anima, all'esistenza che palpita in ogni angolo dell'universo. Le mani del poeta scavano nelle onde e nell'aria in cerca di legittima felicità e di necessaria bellezza. Vengono a galla l'attaccamento viscerale alla propria terra, una Sicilia ingiusta ma mai rinnegata, e l'amore per la donna, per il suo corpo, per la sensualità con cui lo nutre. I ricordi, gli istanti presenti, i desideri futuri s'intrecciano armoniosamente, solleticando la mente, svelando i sentimenti. La parola detta le regole del gioco lirico: i versi si rincorrono come i pensieri, conoscono le astuzie metriche, imitano i suoni dell'anima, confezionano immagini pulsanti. Il tragitto è tortuoso, lo spirito non è materia facile da apprendere, ma l'arte, se invocata con il cuore, si prodiga per indicare la via.
lunedì 5 agosto 2024
Fuoco segreto. Lettere, interviste, documenti, testimonianze, inediti di Julius Evola (Edizioni Mediterranee)
domenica 4 agosto 2024
Uniamoci, amiamoci. Blasoni e complimenti proverbiali tra popoli italici di Carlo Lapucci (Graphe.it)
sabato 3 agosto 2024
I Greci, i Romani e... Il mare di Donatella Puliga (Carocci)
Protagonista indiscusso di un gran numero di racconti che provengono dal mondo classico, il mare fa da sfondo a narrazioni che sono diventate essenziali alla costruzione del nostro immaginario. Molteplici e variegati sono gli sguardi che gli antichi hanno posato sulle distese marine, considerandole ora una minaccia, ora una fonte di vita, ora uno spazio della morte, ora un simbolo potente dell'amore. Sempre, comunque, il mare è stato e rimane un'immagine dell'altro, dell'ignoto e dell'inconoscibile. Da lui viene la vita, da lui può venire la morte. Attraverso la lettura di passi estremamente suggestivi, il volume ci accompagna a cogliere le sfumature infinite che il tema del mare presenta, oggi come ieri, guidandoci a una riflessione non solo letteraria ma anche drammaticamente contemporanea, e quindi culturale nel senso più pieno.
venerdì 2 agosto 2024
Tra il silenzio e il tuono di Roberto Vecchioni (Einaudi)
C’è un’età della vita in cui si può trovare una voce pura: una voce tra il silenzio e il tuono. Non c’è un altro modo per parlare di sé, forse, quando guardarsi indietro, e dentro, è lo stesso movimento. E tutto, proprio tutto – le gioie, i dolori, la scoperta dell’amore come quella della morte – è in noi con la stessa forza. Attraverso le lettere di un ragazzo che cresce e di un misterioso nonno, Roberto Vecchioni ha scritto il suo romanzo più intimo e struggente.
Questo è un romanzo fatto di lettere, ma non è un romanzo epistolare come gli altri. Si alternano due voci: da una parte c’è lui, Roberto Vecchioni, che racconta a un fantomatico nonno alcuni degli episodi più significativi della sua vita. Li riporta in presa diretta, proprio mentre gli accadono, a dieci, quindici, trenta, ottant’anni. Infanzia, amicizie, studi, canzoni, dolori, amori. Sconfitte e vittorie. Il nonno, dal canto suo, non gli risponde mai: forse non ce n’è bisogno, forse conosce Roberto fin troppo bene. Le sue lettere sono indirizzate ad altri personaggi, veri o immaginari, e affrontano gli argomenti più disparati. Che si tratti di Schubert, di bizzarre teorie sugli ingorghi stradali o di scrittori russi che conosce soltanto lui, ne scrive sempre con la medesima, grandissima passione. E anche se le lettere di Roberto raccontano la storia di una vita – e insieme la storia di un corpo, che sente, ama, si ferisce, si ammala – e quelle del nonno sono puro pensiero, capita di rimanere spiazzati, perché ogni tanto parlano di qualcosa che sembra essere accaduto a entrambi. Di un palco illuminato, ad esempio, e di un uomo che chiede di essere chiamato amore. Ma, soprattutto, della morte di un figlio, e del dolore lacerante che non ti abbandona mai. Cinquantatre lettere, cinquantatre momenti sfolgoranti per catturare «l’ombra sfuggente della verità». In un tempo in cui il prima e il dopo possono confondersi, e persino, forse, illuminarsi a vicenda.