venerdì 30 aprile 2021
le Note della Cabala (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
"Il libro è interessante per la sua valenza umana, esistenziale e sociale. Si presta a una lettura scorrevole perché denota una carica emotiva, creativa che spinge l’autrice a ricercare e dimostrare con metodo scientifico (per eludere ogni pregiudizio), quanto sia nobile la mistica Cabala e quanto possa aiutare chi è “alla ricerca della Verità e della Luce”. La sua è un’operazione catartica; non serve per autocelebrarsi o per attirare l’attenzione mediatica ma, per aumentare la propria energia vitale con l’aiuto della musica, le frequenze, le vibrazioni e il ritmo. Grazia, con lo studio della Cabala sa che Tutto è collegato: corpo, mente e spirito sono ”piani compenetrati”. Prefazione Maestra Prof.ssa Anna Ciaccia
Lavoro e precariato tra le pagine di libri e romanzi - Libri - Approfondimenti - ANSA
giovedì 29 aprile 2021
Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete, A.A.V.V., a cura di Alma Poesia, Collana Il cantiere (Puntoacapo Editrice) pp. 246, € 25,00 ISBN 978-88-6679-303-8 (in uscita il 10 maggio 2021)
In che modo la velocità della Rete, gli effetti del mediashocke tutte le affascinanti promesse del web come accorciare le distanze o ridurre i tempi di comunicazione hanno cambiato il modo di fare poesia e hanno influito sul senso di identità e di relazione di ciascuno? I testi raccolti in questo volume, scritti da poeti nati tra il 1940 e il 1999, provano a tracciare alcune possibili traiettorie di senso per rispondere a questa domanda e fare nascere altre quesiti capaci di alimentare consapevolmente il dibattito intorno a poesia e Rete. Il volume si articola in due sezioni: la prima è dedicata agli omaggi di poeti affermati che hanno concesso alcuni contributi inediti sul tema; la seconda ospita invece gli inediti di poeti che hanno risposto alla call per la composizione del volume e che sono stati ritenuti meritevoli di farne parte dal comitato editoriale di Alma Poesia, che si è occupato anche della stesura di commenti critici che intervallano i testi delle autrici e degli autori proposti. Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete, in un viaggio tra le generazioni, prova a riassumere in sé le diverse accezioni del rapporto poesia-Rete e a restituirle nella forma organica di questo volume, con l’auspicio che possa essere da stimolo e da supporto a studi successivi del fenomeno.
LE AUTRICI E GLI AUTORI DEGLI OMAGGI
Maria Grazia Calandrone, Luigi Cannillo, Vittorino Curci, Gabriel Del Sarto, Tomaso Kemeny, Fernando Lena, Eugenio Lucrezi, Paolo Maccari, Massimo Morasso, Rita Pacilio, Renzo Paris, Umberto Piersanti, Cristiano Poletti, Laura Pugno, Maria Pia Quintavalla, Giovanna Rosadini, Ottavio Rossani, Gabriella Sica, Giancarlo Sissa, Marco Sonzogni, Italo Testa, Ida Travi, Gian Mario Villalta.
LE AUTRICI E GLI AUTORI DELLA CALL
Alida Airaghi, Bartolomeo Bellanova, Alice Bertolasi, Marco Bini, Felicia Buonomo, Barbara Calcinelli, Roberto Chiapparoli, Flavia Cidonio, Agnese Coppola, Verusca Costenaro, Lella De Marchi, Alessandro De Santis, Francesca Del Moro, Massimo Del Prete, Michele Donati, Stefano Donno, Kristian Fabbri, Matteo Fantuzzi, Antonio Fiori, Alberto Fraccacreta, Barbara Giuliani, Alessandro Grippa, Antonio Vittorio Guarino, Irene Ester Leo, Roberta Limata, Franca Mancinelli, Roberto Marconi, Riccardo Giuseppe Mereu, Beatrice Mezzone, Giorgio Montanari, Ivano Mugnaini, Gabriella Musetti, Donatella Nardin, Giuseppe Nibali, Michele Ortore, Francesco Ottonello, Lorenzo Pataro, Alfonso Maria Petrosino, Alessandra Piccoli, Anita Piscazzi, Rossella Pretto, Federico Preziosi, Ofelia Prodan, Nina Rama, Federica Rasi, Angelo Restaino, Jonathan Rizzo, Enea Roversi, Anna Ruotolo, Pietro Russo, Evaristo Seghetta Andreoli, Adriana Tasin, Marco Todoverto, Davide Toffoli, Lucilla Trapazzo, Francesco Tripaldi, Costantino Turchi, Guido Turco, Alessio Verdone, Giuseppe Vetromile, Penelope Agata Zumbo.
Alma Poesia è un blog di poesia, nato il 4 aprile 2020, fondato e diretto da Alessandra Corbetta; si configura come un progetto editoriale articolato, che si avvale di una redazione composta da persone con percorsi di studio e ruoli professionali differenti, e dell’integrazione con gli strumenti comunicativi offerti dalla Rete. A oggi Alma Poesia, oltre che di Corbetta, si compone della Crew costituita da Valentina Demuro, Francesco Destro, Luca Gamberini, Emanuele Andrea Spano e dei Contributors Alessia Bronico, Giuseppe Cavaleri, Sara Serenelli, Martina Toppi e Sara Vergari.
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https://www.puntoacapo-editrice.com/acquisti
SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce. Trad.Yolanda García Arenas
«Le cento donne che mancano nei libri di storia», al via la commissione W20 che punta a rivedere i testi scolastici
Libri più venduti della settimana, in testa Camihawke, poi Erri De Luca e... - Affaritaliani.it
ANSA/ Libri: Milo Manara si racconta A figura intera - Libri - Altre Proposte - ANSA
mercoledì 28 aprile 2021
The Unknown: Lo Sconosciuto di Kieu Bich Hau ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Kieu Bich Hau è nata nel 1972 nella provincia di Hung Yen, in Vietnam. Vice capo degli Affari Esteri dell’Associazione degli Scrittori del Vietnam. Direttrice editoriale di Vietnam Textile - Garment - Fashion Magazine. Ex vicedirettrice di Intellectual Magazine. Ora vive ad Hanoi, in Vietnam. E’ autrice di numerose pubblicazioni apprezzate a livello internazionale e vincitrice di prestigiosi premi letterari. “Sono versi che l’autrice dedica all’uomo che ama, lontano perché vive in un altro continente, ma la cui presenza è da lei avvertita grazie al ricordo dei momenti trascorsi insieme, momenti che la poesia fa rivivere in modo intenso, da cui emergono i vari e spesso contrastanti stati d’animo che accompagnano inevitabilmente l’amore, sentimento dalle molteplici sfaccettature” (Laura Garavaglia)
Facchetti racconta San Siro, lo stadio con l'anima - Libri - Un libro al giorno - ANSA
A Pieve a Nievole il maggio dei libri Incipit dei classici a tutti i ragazzi - Cronaca
martedì 27 aprile 2021
La Poesia e la Libertà Antologia del Festival e Premio Internazionale di poesia e narrativa Europa in Versi 2020
Mai tema, programmato fin dal 2019, potrebbe essere più in sintonia con la situazione del momento. La poesia afferma la sua vocazione alla resistenza (o alla resilienza, come si ama dire oggi), declinandola nelle sue più svariate forme in relazione con l’individualità e la situazione sociale del poeta. La parola diventa allora pronunciamento di resistenza politica, di resistenza all’emarginazione, di resistenza al male e al nemico, di resistenza all’esilio e all’isolamento, di resistenza all’odio, di resistenza ai propri demoni interiori o semplicemente all’ineluttabilità del tempo che passa. Una vocazione a rappresentare la dignità dell’essere umano che non è certamente innescata eccezionalmente dai tempi della pandemia. Semmai questi ultimi evidenziano come tale vocazione sia parte costituzionale della dimensione del poetico e sia soprattutto una invocazione del poeta all’altro, ove l’altro non è un ente alieno o metafisico, ma l’Uomo nella sua identità collettiva. La poesia, cioè, è sempre una campana, chiama a raccolta, esige riconoscimento e schieramento sotto il vessillo di una opposizione. È il suo stesso statuto di proposta di scrittura eterodossa ad autorizzare il deragliamento al di là dei binari della consuetudine e dei più compromessi usi e abusi della parola. (dall’introduzione di Andrea Tavernati)
In copertina una posterizzazione di un’opera di Alberto Giacometti, La Piazza (1948)
JUAN CARLOS ABRIL, SƏLIM BABULLAOĜLU, ATTILA BALAZS, MARIA DO SAMEIRO BARROSO, MARÍA ELENA BLANCO, VIOREL BOLDIS, METIN CENGIZ, FABRIZIO DALL’AGLIO, ION DEACONESCU, MILO DE ANGELIS, CHOI DONGHO, MAURO FERRARI, MARISOL BOHORQUEZ GODOY, HUSSEIN HABASH, HUSSEIN HABASH, SANDOR HALMOSI, KIEU BICH HAU, MARKUS HEDIGER, JETON KELMENDI, KIM KOOSEUL, DANTE MAFFIA, NIKOLA MADZIROV, RICCARDO MEREU, MARIA MISTRIOTI, VICTOR RODRIGUEZ NUÑEZ, GUIDO OLDANI, TAMER ÖNCÜL, MIRNA ORTIZ LOPEZ, JULIO CÉSAR PAVANETTI GUTIÉRREZ, CLAUDIO POZZANI, ALESSANDRO QUATTRONE, FRANCOISE ROY, OTTAVIO ROSSANI, NATASHA SARDZOSKA, VALERIU STANCU, MARIKO SUMIKURA, DMYTRO TCHYSTIAK, JORDI VIRALLONGA, BILL WOLAK
E ancora: Cristiano Poletti, Marisol Bohorquez Godoy, Roberto Pazzi, Stefano Pini, Ksenja Laginja, Maria Elena Blanco, Lorenzo Babini, Anna Chiara Bassan, Dimitri Milleri
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lunedì 26 aprile 2021
Subbuglio di Alessandra Peluso (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
C’è una tendenza nella poesia italiana che va avanti da sette secoli ed è un portato diretto dell’azione di Francesco Petrarca: il lessico dev’essere rarefatto, selezionato, deve escludere aspetti troppo realistici e diretti, non deve descrivere in modo diretto la realtà. Anche senza conoscere Petrarca (ma i Grandi lo conoscono bene), i nostri poeti non scrivono quasi mai la parola aereo, o ferro da stiro, o melanzana: le loro piante sono il viburno, l’edera, il gelsomino, non la gramigna, il melone, il pomodoro. Abbiamo fatto questa premessa perché Subbuglio, l’ultima raccolta di Alessandra Peluso, è come minimo una lettura sorprendente: riesce a tenere insieme la lezione formale di Petrarca con il punto di vista femminile sull’amore, inteso questa volta più come eros che come agape, aspetto già questo di grande originalità e di cui troviamo pochi precedenti nella poesia italiana. Riesce a sublimare, attraverso un linguaggio etereo e ricercatissimo, aspetti intimi. Suggerisce, non descrive. Inspira ed espira seguendo il ritmo binario della natura, che è quello delle maree. Quello della notte e del giorno. Quello della terra e del cielo. Quello del silenzio e del suono. Quello del battere e levare. Quello della sensualità. Quello della sessualità. (Marcello Aprile - Ordinario Linguistica italiana, Università del Salento)
Alessandra Peluso. Amante della libertà. Di ogni luogo. Delle anime. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica, Filosofia politica, Storia della pedagogia) e con l’Università di Urbino Carlo Bo (Storia della filosofia, Filosofia della cultura). La prima raccolta di versi è “Canto d’Anima Amante” (2010), “Ritorno Sorgente” (2013), a cui è seguita “Sul Boxer del Nonno verso la Poesia” (2016).In copertina opera dell'artista Benedetta Longo
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Libri in comune e... Il castello di Binetto tra storia e racconti 28 aprile 2021
I libri e le Rose | Francesca Giurlani per la Giornata Mondiale del Libro - Il Cittadino Pescia
Dalla biblioteca a casa, i libri arrivano con la bici: «Un regalo di speranza»- Corriere.it
Editoria in crescita: si comprano sempre più libri. E torna 'Milano da leggere' - Il Fatto Quotidiano
domenica 25 aprile 2021
La vena verde di Alessio Arena (I Quaderni del Bardo Edizioni)
«“La morte è la vergogna che avvelena la vita di chi resta”. Lo diceva mio padre, quando mi guardava scomparire nel materasso. E piangere, pensando alle opinioni dei signori.Chi muore, almeno, non deve più curarsene.Mi capita ancora di ripensare al soffitto della mia stanza in quella casa. Un intonaco bianco, con una vena verde. Amavo navigarla con gli occhi da una punta all’altra per ore e ore.Era il mio rifugio, il mio vantaggio su quel mondo tremendo di padri e padroni sovrapposti”»
Alessio Arena è nato a Palermo il 12 ottobre 1996. Nel 2018 si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Palermo. Nel 2020, in anticipo di un anno accademico, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze storiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2018 conduce «La biblioteca di Babele», rubrica di lingua e cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina. Dal 2018 è collaboratore della sezione «lingua italiana» di Treccani. Dallo stesso anno è Ambasciatore del C. P. per il Club per l’Unesco di Matera attraverso il progetto «Distributori di Poesia». Dal 2019 è cultore di storia del costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 2020 è cultore di letteratura e filosofia del teatro, di storia dello spettacolo e di storia del cinema e del video presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale tra cui nel 2016 il I Premio Internazionale «Salvatore Quasimodo», nel 2018 il Premio «Virgilio Giordano», il Premio «Italia Giovane» a Roma e nel 2019 il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India. Ha pubblicato, fino ad oggi, nove libri, tra cui cinque raccolte di poesie e due saggi. Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo e in arabo.
Postfazione di Fabrizio Catalano
In copertina opera di Mattia Pirandello
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sabato 24 aprile 2021
Case Sepolte di Pietro Romano ( i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Le “case sepolte” di Pietro Romano sono quelle che abitiamo, ma, soprattutto, quelle che ci abitano. Questa sua raccolta, profonda, struggente e a momenti terribile, è una delle più avvincenti che ultimamente abbia letto. (dalla Prefazione di Gian Ruggero Manzoni)
Buona parte della scrittura di Pietro Romano è un susseguirsi ossessivo di domande alla ricerca di un impossibile incontro con sé stesso, che resta in una sorta di nonluogo e nontempo, tra l'atto del vivere morendo e del morire vivendo (Dalla post – fazione di Franca Alaimo)
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Incontri intorno ai libri L’ultimo ospite di aprile è Claudia Centi - Cronaca - lanazione.it
Romanzo "L'imperatrice" - Liliana Nechita - Un omaggio alla civiltà contadina - novità FVE editori
Il prossimo 6 maggio esce in libreria L'IMPERATRICE, il nuovo romanzo dell'autrice rumena Liliana Nechita.
Liliana Nechita, Premio Donna dell'anno in Romania nel 2013, vive in Italia da oltre 15 anni e per vivere accudisce i nostri anziani, ma da sempre ha riservato gran parte della sua vita alla scrittura.
Sono nata in pieno comunismo, ho sempre avuto due vite: una nella quale dovevo sopravvivere, crescere le mie figlie (divorziata da giovane, le ho cresciute da sola) e per questa ho lavorato come operaia e tecnico di produzione in una fabbrica di abbiglia-mento; la seconda vita si svolgeva di sera quando, tornata dal lavoro, leggevo, scrivevo, facevo delle traduzioni. Qualsiasi cosa mi sia successa durante gli anni, i libri non mi hanno mai abbandonato. Infatti, anche adesso lavoro per persone anziane, ma scrivo e distribuisco libri in lingua rumena in Italia. Due vite, come dicevo! Sono proprio fortunata! Sono grata anche per tutte le difficoltà che ho superato, tutti i miei libri hanno una tema sociale. Il mondo non è giusto per niente, ma forse può migliorare attraverso le parole. Liliana Nechita
L’imperatrice è un omaggio alla civiltà contadina. Olga, la protagonista, incarna l’attaccamento primitivo alla terra, ma l’amore per la terra e la campagna viene spezzato da quel desolante fenomeno dell’emigrazione che ne provoca uno spopolamento senza pari.
Il romanzo
Così è al paese: le donne tirano su case impastando calce e pittando
muri, i mariti appaiono loro in sogno dopo esser morti al mattino,
tornando in bicicletta da casa dell’amante. Le famiglie si allargano e
non sempre si amano, i fulmini possono prendersi i figli e i figli
possono prendere treni per crescere altrove. Il comunismo è una promessa
che si è esaurita presto.
A Bucarest le fabbriche producono
bulloni al ritmo del progresso, ma subito fuori, nelle campagne, la vita
ha il tempo delle stagioni, dei raccolti, delle leggende. Al paese si
muore e si vive sotto il peso di un malocchio o d’una benedizione, o si
sta legati a un albero come per pazzia.
Lo sa bene Olga, che vive là da sempre, matriarca di una strampalata stirpe di cinque figli, due mariti, un amore giovane e biondo dietro al quale ancora si strugge. Olga, che se avesse studiato di più sarebbe diventata imperatrice. È Elena, sua nuora, che dalla città vede ricorda e racconta tutto questo, vite minime di piccoli eroi in disuso ed eroine qualunque sperse in un campo sotto il sole, esistenze in orbita attorno alla loro buona o cattiva stella.
Con una lingua incantata, comica e potente, capace di reinventare il mondo, Liliana Nechita allestisce una irresistibile saga familiare in cui le parole hanno “effetti immediati e durevoli”, e ci ricorda perché ciò che abbiamo davvero amato non fugge mai troppo lontano da noi.
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Liliana Nechita è nata nel 1968 in Romania, vive in Italia da più di 15 anni dove assiste persone anziane. Esordisce nel 2013 con un libro sul drammatico fenomeno migratorio delle donne e delle madri romene, Cireşe amare, che ottiene grande attenzione da parte del pubblico e della critica, pubblicato in Italia nel 2017 dall’editore Laterza con il titolo "Ciliegie amare". Nel 2013 in Romania le viene conferito il Premio Donna dell’anno per la promozione e la difesa dei diritti delle donne. I suoi libri sono tutti caratterizzati da forti tematiche sociali e impegno civile: "Bambole di fango" (2019) e "Piccola mamma" (2020), suo primo lavoro scritto in lingua italiana. Împărăteasa è stato pubblicato nel 2017 in Romania e ora approda in Italia con il titolo "L’imperatrice".
Sebastiano Martini - “La notte dell’acqua alta”
«Erano pochi i posti in cui poteva trovarsi veramente a suo agio e Venezia era uno di quelli. Una laguna, un punto di approdo e di partenza, una capitale ma anche un ghetto, uno spazio in cui il tempo aveva accettato di trascorrere con incedere più lento rispetto a tutto il resto del mondo, un luogo sospeso tra mare, terra e cielo».
“La notte dell’acqua alta” di Sebastiano Martini è un romanzo suggestivo ambientato in una sola, decisiva notte. È una storia attraversata da una sottile tensione che domina il racconto già dal prologo, e che continua a tenere il lettore sul chi va là, come se a ogni svolta di pagina ci potesse essere una rivelazione sconvolgente. Anche il protagonista è avvolto da un alone di mistero: Max si muove per una Venezia stravolta dall’alluvione che la colpì realmente nel novembre del 2019, guidato da un obiettivo apparentemente folle che non viene manifestato subito, se non quando la storia si concede un flashback rivelatore. L’autore gestisce sapientemente l’atmosfera surreale e apocalittica che si viene a creare intorno al protagonista, stuzzicando la curiosità del lettore, che non legge ma beve le pagine: il destino di Max diventa subito affar suo, e non se ne può liberare. Insieme alla tensione, anche un rarefatto sentimento d’angoscia impregna le scene; lo stesso protagonista è profondamente inquieto, ed è come sospeso tra due realtà, tra due scelte cruciali. Dopo aver scoperto il vero motivo per cui è arrivato a Venezia, la città che più ama al mondo, lo seguiamo mentre si perde tra le calli dominate dallo scirocco, memore dei luoghi visitati da Corto Maltese, nostalgico delle avventure giovanili nella Serenissima. Max affronta la pericolosa acqua alta, la peggiore dal 1966, per compiere la grande impresa: una sfida contro sé stesso e la sua paura di osare, un modo di sentirsi vivo quando è ormai giunto a un importante giro di boa. E anche quando viene messo in guardia dall’enigmatico personaggio di Sebastiano Mocenigo, uomo eccentrico e sibillino, lui sa che non può mancare all’appuntamento con la sorte perché, che sia nel bene o nel male, un nuovo inizio è necessario. Mentre l’acqua sale inesorabile e la città si fa deserta e sofferente, osserviamo la fragilità di un essere umano che si scontra con la forza distruttiva della natura; con i soli compagni dei ricordi e dei rimpianti, Max, l’ultimo dei sognatori, arranca verso il luogo in cui finalmente getterà le carte in tavola, in cui per una volta si assumerà tutti i rischi - «Trascinava a fatica le gambe nell’acqua, osservando la sua città, ferita e violata dall’impeto della natura. La marea cresceva senza soluzione di continuità, insensibile, distaccata e indifferente alle vite dei veneziani, alle sofferenze e ai sogni degli esseri umani».
SINOSSI DELL’OPERA. A Venezia, la sera del 12 novembre 2019, un forte vento dall’Adriatico causa un’alluvione che la Laguna non ricordava da decenni. L’avvocato Max Falconeri è lì, assediato dai debiti, con una storia d’amore a un bivio, e ventimila euro in contanti nella tasca del blazer. Passeggia inquieto tra le calli deserte sperando che quella notte sia aperto almeno il casinò, mentre l’acqua alta, salendo lungo i pantaloni di velluto, è già arrivata all’orlo dell’elegante cappotto di loden indossato per la notte di tutta una vita.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Sebastiano Martini (Parma, 1978) è un avvocato civilista e scrittore. Esordisce nella narrativa con il suo romanzo “Covadonga” (Edizioni Leucotea, 2019). A quest’opera seguiranno la pubblicazione di racconti in alcune antologie e del suo secondo romanzo “La notte dell’acqua alta” (Edizioni Ensemble, 2020).
venerdì 23 aprile 2021
DÒDARO: Dal battito creatore alla rifondazione dell’anthropos di Francesco Aprile (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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LECLERC Fan Book di Elisa Gai
Ha affrontato nuovi rivali, circuiti sconosciuti, cambi di squadra, problemi alle macchine e perfino la perdita del padre e di due grandi amici. Eppure quel sogno era ancora lì, ma ancora più grande: pilotare una monoposto molto speciale.
Quella rosso fuoco della Scuderie del Cavallino, la Ferrari.
Come ci è arrivato? E ora cosa succederà? La storia di un ragazzo che con il volante in mano è capace di volare...con le ruote ben piantate a terra.
Elisa Gai
Elisa Gai è nata Imola nel 1978. Ha praticato ginnastica ritmica, pattinaggio e nuoto ma soprattutto è sempre stata un'autentica fan di diversi sport come basket, atletica e le corse. Dopo la laurea in Lettere Moderne a Bologna, ha così unito le sue due più grandi passioni, la scrittura e lo sport, diventano pubblicista per le sezioni sportive di alcune testate nazionali. Ora continua a scrivere e, ogni tanto, si dedica alle narrazioni sportive.
ElectaJunior
168 pp.
9,90 €
in libreria il 20 aprile 2021