domenica 30 aprile 2017
sabato 29 aprile 2017
LUIGI MALERBA, A UN SOFFIO DALL’INFINITO – To Be By Your Side di Rossella Pompeo
venerdì 28 aprile 2017
Sideralgia di Marta Vigneri (iQdB Edizioni di Stefano Donno) al Caffè Letterario di Lecce con l’Associazione Grifondoro
Sideralgia di Marta
Vigneri (iQdB Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato il 30 aprile 2017 da
Serena Gatto dell’Associazione Grifondoro presso il Caffè Letterario di via G.
Paladini 46 a Lecce ore 19,30 Interverrà l’editore Stefano Donno.
DALLA PREFAZIONE di
FRANCESCA TUSCANO - “Che poesia è dunque LA poesia di Sideralgìa? Ma sarebbe
meglio dire cosa non è: non è poesia del sentimento, inteso come necessità
espressiva di un’intimità non mediata, ingenua (…) La poesia di questa raccolta
è invece densa di sottotesto, mediata, e se di sentimento parla lo fa con
evidente consapevolezza formale, oltre che tematica. Non è poesia per signore
con cagnolino da grembo (come avrebbe detto Majakovskij). La poesia di Marta
(qui il nome non è dell’autrice, ma della voce che agisce, nella raccolta) è
poesia dell’urlo (comunicativo), che nasce dal suo opposto, l’afasia che ha
conosciuto, carnalmente, l’Ospite, e la sua distruzione. E perciò la scelta
linguistica diventa discrimine (come sempre è nella poesia, peraltro, quando è
poesia). La scelta (ideologica) di Marta è quella di chi avverte il dovere,
oltre che la necessità, di definire il reale attraverso un sistema di indagine
non semplicemente percettivo. Esistono molte lenti per mezzo delle quali si
assume il reale (…). Marta usa lenti che non riproducono in nettezza, ma in
profondità.”
DALLA POSTFAZIONE di
MARCELLO BUTTAZZO – “La sua è poesia filosofica, d’un progressivo incedere,
d’un elegante procedere. Filosofica perché va a fondo dell’essere, scava
intimamente nelle scaturigini dell’esistente, rivelando e mostrando sempre
tracce consistenti di vita vissuta. Quella di Marta Vigneri è poesia di fisica
ponderatezza. Il corpo balena, respira, parla, declama, evoca, echeggia. “Il
corpo violato è padrone miserabile del tempo fortuito, trafitto dal ferro
azzurro e affilato”. . Versi dell’alterità quelli di Marta, perché l’Autrice
non si rinchiude mai in uno sterile fortino di egocentrismo: tutt’altro. Con le
sue parole d’amore, di gioia e di dolore, getta un ponte conoscitivo e
prolifico con l’altro da sé. I suoi versi non sono uno specchio di vacuo
egotismo, ma un veemente e intenso treno in corsa, con cui la poetessa ci
invita al viaggio.”
Marta Vigneri è nata a
Galatina, in provincia di Lecce, nel 1978. Laureatasi in Filosofia presso
l’Università degli studi di Lecce, ha successivamente conseguito il titolo di
Dottore di Ricerca in “Scienze della Mente e Teoria dei Significati” nella
medesima Accademia. Sogna di vivere in un querceto, dove le sia garantito
l’amore di un gigantesco cane corso dagli occhi di stagnola. E la vita,
inventata, della scrittrice di cose minime.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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giovedì 27 aprile 2017
mercoledì 26 aprile 2017
martedì 25 aprile 2017
lunedì 24 aprile 2017
domenica 23 aprile 2017
sabato 22 aprile 2017
venerdì 21 aprile 2017
Dal 23 al 24 aprile 2017 i nuovi appuntamenti di iQdB Edizioni di Stefano Donno con Daniela Palmieri, Anna Scarsella, Chiara Evangelista e Raffaele Polo
Il 23 aprile
alle ore 19,30 Daniela Palmieri presso il Caffè Letterario di via Paladini a
Lecce, presenta “Con tutto il cielo in gola” (iQdB Edizioni di Stefano
Donno). Dialoga con l’autrice Serena Gatto dell'Associazione Grifondoro
“Con tutto il cielo in gola” di Daniela
Palmieri edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno è un romanzo sociale,
ambientato nella contemporanea città di Lecce. L’autrice, con uno stile
semplice e scorrevole, dal ritmo incalzante, racconta le vicende di confine
della così nota “zona 167”. Con estrema sincerità Daniela dipinge i volti, le
anime e i pensieri turbinosi dei vari personaggi, impegnati a superare le
difficoltà che il destino ha posto sul loro cammino. Attorno ai protagonisti
ruotano numerosi personaggi, la cui vita è scandita da gesti quotidiani, dagli
stessi volti e luoghi in cui ritrovarsi, dalle stesse chiacchiere, dalla storia
che sembra ripetersi uguale per tutti, fatta di sconfitte, di frustrazioni e
fatica. Le loro vite girano su se stesse e si intrecciano con quelle di Antonio
e Matilda. Il primo è un quarantenne deluso e sconfitto dalla vita. Era una
“promessa”, avrebbe potuto fare grandi cose, ma, con la scomparsa del padre
perde tutto: non solo l’affetto del genitore, ma persino se stesso, il proprio
futuro e le speranze. Anche la morte prematura del padre di Matilda cambia
completamente la vita della sedicenne. La madre, per pagare i creditori vende
tutto, abbandona la casa e il lusso in cui vivevano e si trasferisce, con le
due figlie e la nonna, in un quartiere che odora di disperazione e povertà. Uno
spazio urbano dove ciascuno sembra condurre la propria esistenza incurante
della sofferenza altrui, dove il grigio pervasivo sembra l’unico colore in
grado di soffocare qualsiasi possibilità di slancio. Tutto questo fino a quando
lo sfratto nudo e crudo di una famiglia in difficoltà “sveglia” gli abitanti
della “167”, e li porta fuori per strada a lottare per una causa. Certo,
ciascuno per un motivo differente: chi per sentirsi parte di un qualcosa di
grande, chi per farsi perdonare un omissione una negazione, chi per farsi
notare dall’uomo di cui è segretamente innamorata, chi semplicemente perché non
ha altro da fare. E allora per tutto il quartiere si sente una certa “aria di
rivoluzione” … da respirare a pieni polmoni senza se e senza ma!
Daniela Palmieri è proprietaria
dell’omonima libreria, una delle più antiche di Lecce. Ha scritto “Parole in
prestito” per iQdB edizioni.
In medias
Res di Chiara Evangelista (iQdB Edizioni di Stefano Donno) il 23 aprile 2017
alle ore 19,00 sarà presentato da Giuseppe Puppo (scrittore e direttore
di Leccecronaca.it) presso il Fondo Verri in via Santa Maria del Paradiso
8 a Lecce.
“A chi mi ama per ciò che sono e a chi mi ha sostenuta
in questo incipit… In medias res!”. Così si apre la raccolta poetica
dell’esordiente leccese Chiara Evangelista. Ogni singola poesia si
contraddistingue per l'utilizzo di rime, assonanze e, altre varie figure
retoriche, seguite da una metrica che disegna un proprio flow e un mood
singolare che appartengono a Chiara in maniera genetica. Questo pamphlet
è densissimo di sequenze di versi molto ritmati, incentrati su specificità
tecniche come rime baciate, assonanze-consonanze ed allitterazioni. Questi
versi vanno scanditi per bene, e quasi sembrano avere una figura ritmica
ben precisa come quella del 4/4, tanto queste parole consentono un ascolto
lineare, ma soprattutto un approccio semplice ed immediato. Un esempio forse
può chiarire: “Barcollare tra il denotativo e il connotativo, acquadernare e
squadernare, animare l'inanimato, vedere e non guardare, rendere fluorescenti
le tinte pastello...”. In medias res parla
fondamentalmente d’amore, di morte (quella interiore magari dinanzi alle
tante delusioni della quotidianità) e delle tante sciocchezze che vita pone sul
cammino di tutti, quasi fossero tante (anche se estenuanti) prove che conducono
alla maturità, qualunque essa sia, ovunque essa sia.
Chiara Evangelista è nata a Lecce nel 1997. Dopo aver
conseguito la maturità classica, ha intrapreso gli studi giuridici presso la
Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Da sempre le sue passioni sono la musica, il cinema e la letteratura
Per una serata le librerie, i caffè letterari e le
sedi associative dislocate in ogni angolo della Puglia si trasformeranno in
“Fortini Letterari”. Grazie ad una miriade di eventi (presentazioni libri,
reading, spettacoli e gruppi lettura) che si terranno in simultanea, la Puglia
che “resiste” e che crede nel valore della lettura/cultura, potrà ritrovarsi
fisicamente (e virtualmente) stretta da un abbraccio grande quanto una regione.
Una rivoluzione culturale che parte dal basso, che parte da Sud e che vuole dimostrare
a tutti come la regione che secondo le statistiche legge meno, in una nazione
che legge poco, possa ritrovarsi intorno alle parole, alle idee e alle lettura.
Tutto nasce dal blog letterario Inchiostrodipuglia.it che in due anni di vita è
riuscito a creare intorno a sé una rete di fatta di Librerie/Associazioni
Culturali/Autori ma soprattutto di Lettori. Grazie ad un entusiasmo contagioso
il blog Inchiostrodipuglia.it, nato con lo scopo di disegnare la mappa
letteraria della Puglia, è uscito dal web dando vita ad un vero e proprio
Movimento Culturale.
La casa editrice iQdB Edizioni di Stefano Donno
partecipa con due suoi autori, ovvero Raffaele Polo (con ‘O Andramu Pai e La
Leggenda di Castro editi da iQdB Edizioni) e Anna Scarsella (con Io Sono Fantasma
edito da iQdB Edizioni).
Il Caffè Letterario di Lecce e l'Associazione
Culturale Grifondoro hanno deciso di colorare di giallo la loro notte della
lettura, attraverso un appuntamento cui prenderanno parte alcuni giallisti
salentini e autori che si sono cimentati con il genere: Arturo Alessandri -
Giuseppe Calogiuri - Alberto Colangiulo - Paolo La Peruta - Giorgia Lepore -
Elisabetta Liguori - Raffaele Polo (con ‘O Andramu Pai e La Leggenda di Castro
editi da iQdB Edizioni di Stefano Donno) - Eugenio Rollo - Anna Scarsella (con
Io Sono Fantasma edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno).
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno) / Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107
Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
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Boccassini (ema.boccassini@gmail.com)
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Leo
giovedì 20 aprile 2017
POESIA, SCIENZA E TECNOLOGIA- Antologia dei poeti partecipanti al Festival e dei poeti vincitori (2017) a cura di Laura Garavaglia (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
L’antologia raccoglie
le voci di alcuni tra i più importanti poeti italiani e stranieri che hanno
partecipato alle settima edizione del Festival Internazionale di Poesia Europa
in versi, che si tiene ogni anno a Como ed è organizzato da La Casa della
Poesia di Como. Sono stati inseriti nell’antologia anche i testi poetici dei
vincitori del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Europa in versi, il
cui presidente di giuria è il poeta Milo De Angelis. L’edizione del 2017 è
stata dedicata al rapporto tra poesia, scienza e tecnologia, quest’ultima
intesa come applicazione delle scoperte scientifiche nei vari campi delle
attività umane. Ambiti che a prima vista potrebbero sembrare molto distanti tra
loro, ma che hanno invece molti aspetti in comune. Scienziati e poeti hanno
infatti la stessa inesauribile sete di conoscenza, la felicità della ricerca,
la tensione profonda che spinge a cercare di illuminare quanto più possibile il
mistero in cui siamo immersi, la straordinaria capacità di immaginazione e
l’aspirazione alla bellezza, che accomuna, a chiarire quanto sopra affermato, un
sonetto ad una chiara, breve e intensa formula matematica. Ecco quindi, alcuni
esempi tra i vari poeti antologizzati: Bruno Galluccio nei cui testi poesia e
scienza dialogano e si intrecciano di continuo, con uno stile personale capace
di passare da versi che hanno l’asciuttezza e la brevità di formule matematiche
a versi di respiro più ampio, simili quasi
a prosa scientifica; i versi della poetessa macedone Marta Markoska, che
compone poesie utilizzando termini e metafore tratti dal linguaggio delle
cosiddette scienze dure, per esplorare la realtà, parlare di noi e del
misterioso avvicendarsi di leggi che da sempre governano le cose; o ancora il
poeta cubano Victor Rodriguez Núñez, i testi del quale spaziano dalla
riflessione sull’evoluzione delle teorie scientifiche, alla dialettica tra
ragione e fede, all’inestinguibile desiderio di esplorare il mondo che accomuna
esploratori del passato, poeti e scienziati, all’osservazione della
quotidianità che permette all’occhio attento del poeta di andare in fondo alle
cose, di vedere oltre l’apparenza; mentre Gianni Darconza ci pone di fronte al
nuovo modo di interpretare la realtà che la scienza moderna impone all’uomo,
una visione del mondo che coinvolge anche la nostra sfera emotiva e ci fa
cogliere la fragilità della nostra condizione umana; o Francoise Roy, che
alterna versi altamente lirici a versi caratterizzati da una prosa frammentata,
in una dimensione che oscilla continuamente tra la realtà e il “sogno dotato di
una sua logica ferrea, che tuttavia non ci è mai completamente chiara”, come è
scritto nella nota critica. Il lettore scoprirà in questo volume anche altre
voci significative della poesia contemporanea italiana e internazionale, come
quella di Cinzia Demi, che nella perfetta armonia dei suoi versi tratteggia
luoghi, personaggi e situazioni che coinvolgono totalmente il lettore, quasi
fossero partiture sceniche; o quella di Helen Dwyer, irlandese, dove il ricordo
di persone care che non ci sono più è legato alla concretezza degli oggetti che
a quelle persone sono appartenuti, reliquie da conservare con doloroso rispetto
e inesauribile amore. I versi di Monica Aasprong combinano elementi mitici e
sacrali, conducono il lettore nella dimensione delle fiabe nordiche e la parola
si carica di ambiguità semantica. Testi che hanno ora un ritmo salmodiante, ora
quello di una ninna nanna e che spesso superano i confini del linguaggio per
avvicinarsi a quelli della musica e delle arti visuali. Nelle poesie del rumeno
Ion Deaconescu il motivo dominante è il trascorrere del tempo e l’inesorabile mutamento
che provoca nelle cose e in noi stessi. Due sono i rappresentanti della poesia
colombiana: Giovanny Gomez, che usa il linguaggio poetico come strumento di
conoscenza e cambiamento. Come espresso nella nota critica “la sua parola si
configura in un verso totalizzante, che abbraccia e percorre tutta la tradizione
letteraria in lingua spagnola per superarla aggiungendovi il segno della
propria personalità”; Rubén Dario Lotero, che nell’asciuttezza dei suoi versi
offre al lettore immagini nitide e realistiche del suo Paese, cogliendo il
senso dei ritmi sempre uguali del quotidiano mentre i suoi personaggi sembrano vivere
sulla pagina. Infine, a rappresentare la poesia turca, Hydar Ergülen, nei cui
testi, dove prevalgono il tema dell’amore e della memoria, si avverte una vena
di misticismo e spiritualità; e il poeta Tuǧrul Tanyol, la cui poesia rivela
una profonda conoscenza della letteratura ottomana e turca e anche della
cultura europea, in particolare di quella francese. Ad ogni edizione il
Festival accoglie un pubblico numeroso e partecipe, coinvolge tanti giovani
durante gli incontri tra i poeti, i docenti e gli studenti dell’Università
dell’Insubria, dell’Accademia d’Arte Aldo Galli, del Conservatorio e delle
scuole superiori della città. Durante tutto l’anno gli studenti si preparano
sui testi dei poeti realizzando opere d’arte grafica, dipinti, disegni, video,
musiche, traduzioni o riscritture dei testi poetici sulla scia delle emozioni
da loro suscitate dalle poesie. Inoltre molti di loro partecipano attivamente all’organizzazione
dell’evento, occupandosi del book shop, accogliendo il pubblico e facendo da
traduttori e interpreti tra il pubblico e gli autori. Il Festival è dunque non solo
un’occasione importante di incontro tra il pubblico e poeti di fama mondiale,
ma anche un evento significativo perché testimonia un percorso di conoscenza e
approfondimento da parte dei giovani sulla poesia contemporanea di tutto il
mondo. Inoltre ogni anno, durante la manifestazione, è aperta la Bottega di
Poesia curata dal poeta Mario Santagostini che offre a giovani e meno giovani
la possibilità di far leggere i propri versi e avere un parere da una voce
autorevole della poesia italiana contemporanea. L’antologia, dunque, oltre ad
offrire un panorama ricco e variegato della poesia contemporanea a livello
internazionale, vuole essere anche una testimonianza dell’impegno della Casa
della Poesia di Como nella diffusione della poesia attraverso il Festival Europa
in versi e il Premio omonimo. (dall’introduzione di Laura Garavaglia)
mercoledì 19 aprile 2017
FUORI TEMPO MASSIMO - i libri d'artista di Paola Scialpi al Fondo Verri di Lecce
“Mare: una storia da riscrivere"," Ombre
"," Donne";" Fuori tempo massimo" sono i quattro libri
d'arte creati dall'artista Paola Scialpi. Un' interessante e stimolante
avventura, carica di impegno per il sociale, per l'artista salentina che
si è voluta cimentare in una creazione del tutto nuova per il suo
percorso artistico. I libri racchiudono in una ventina di pagine immagini
dipinte e racconti, totalmente inediti e scritti a mano, che narrano il
contenuto di storie talvolta ai margini talvolta alla deriva. Il primo dedicato
ai migranti, è stato accolto con sincera condivisione spirituale e vicinanza
umana da Papa Francesco a cui l'artista ha fatto dono di una copia. Il
libro che parla di migranti, contiene oltre alle immagini un racconto
molto toccante. Il secondo "Ombre" esprime con immagini e racconti la
vita dei senza tetto e della vecchiaia in solitudine. Il terzo
"Donne" si riferisce a molte situazioni, tutte al femminile, e
contiene oltre ad un racconto scritto dall'artista anche piccoli componimenti
di poetesse contemporanee. Il quarto " Fuori tempo massimo
"rappresenta invece gli eventi atmosferici e geologici che l'uomo deve
affrontare sempre più frequentemente. I libri sono opere uniche nate dalla
sensibilità di un’artista che ha da sempre utilizzato la sua arte per
denunciare o comunque per inviare messaggi di critica e di riflessione sulla
nostra contemporaneità sempre più complessa e sempre più sfuggente.
I libri saranno esposti al Fondo Verri di Lecce via Santa Maria del
Paradiso dal 21 al 25 aprile 2017. Inaugurazione 21 aprile 2017 ore 19,30.
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