domenica 30 agosto 2015
sabato 29 agosto 2015
venerdì 28 agosto 2015
DIETRO LE STAGIONI DI FRANCESCO APRILE ALLA NOTTE DELLA CULTURA A GALATINA DOMANI 29 AGOSTO 2015
Sarà presentato nell’ambito della NOTTE DELLA CULTURA 2015 di Galatina sabato 29 agosto 2015 alle ore 21,30 in Piazzetta Orsini, la raccolta di poesie Dietro le stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni di Stefano Donno). Interverranno IL GIORNALISTA ANGELO CAPUTO E L’EDITORE STEFANO DONNO. Dietro le Stagioni di Francesco Aprile rappresenta la prima uscita editoriale della nuova casa editrice iQdB edizioni di Stefano Donno (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Il progetto nasce con il placet morale de “I Quaderni del Bardo” il marchio editoriale portato avanti ad oggi da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande operatore culturale ) e che gestisce ormai da più di vent’anni anche “Il Bardo”, (direttore responsabile Antonio Tarsi), una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico monumentali del Salento, alla poesia. “Dietro le stagioni rappresenta la costante di Fidia del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito il rapporto delle due essenze disuguali della natura e ne ricava una proporzione media ed estrema, per trasformare il patire in agire poetico” Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le
parole, altre pietre // altro rumore, altre parole segnano le mani // la
contrada bianca è fumosa di spuma // e chiancato giallo di polvere, dove
seguitano // ancora discorsi dismessi, occulti, e persiane // chiuse, sotto i
cappotti agita magra resistenza // di carne, di vita. Fiocchi rari di neve,
come //pietre preziose si staccano dal ciondolo della //luna, la notte ha occhi
bianchi gialli brillanti //accesi, vivi, fra la criniera di un nido e la calca
// di un prato. Mille bocche di leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma
altre accecate mattine // si sfregiano sul mare. Il vento fa i versi
dell'amore. // Dopo le rondini, volano alte le nuvole. Ma altre // sono le ragioni
e il destino è una lacrima di pizzo //sventolata come freccia di campo nella
libertà //del vento.”
Francesco Aprile,
poeta, poeta verbo-visivo, critico, nel 2010 ha aderito al movimento letterario
New Page, fondato da Francesco S. Dòdaro. Ha fondato il gruppo di ricerca
Contrabbando Poetico (2011) e la rivista di critica e linguaggi sperimentali
www.utsanga.it (2014, con Cristiano
Caggiula). Nell’ambito dei linguaggi di ricerca sue opere sono archiviate presso
istituzioni come il Poetry Library (Londra) e collezioni private, Imago Mundi
(Fondazione Benetton). È presente nel volume An Anthology of Asemic Handwriting
(2013), e in riviste quali Letteratura e Società, Revista Laboratorio
(Universidad Diego Portales, Cile), Infinity’s Kitchen (USA),La Clessidra, Il
foglio clandestino, S/V Revue (Lione), Rivista di studi italiani (Toronto).
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Mail - iquadernidelbardoed@libero.it
Redazione - Mauro
Marino
Editor – Francesco
Aprile
Social Media
Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
giovedì 27 agosto 2015
mercoledì 26 agosto 2015
martedì 25 agosto 2015
lunedì 24 agosto 2015
domenica 23 agosto 2015
sabato 22 agosto 2015
venerdì 21 agosto 2015
giovedì 20 agosto 2015
mercoledì 19 agosto 2015
martedì 18 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
domenica 16 agosto 2015
sabato 15 agosto 2015
venerdì 14 agosto 2015
giovedì 13 agosto 2015
mercoledì 12 agosto 2015
martedì 11 agosto 2015
Domani 12 agosto 2015 a Taranto per la rassegna "L'isola che vogliamo" verrà presentato il nuovo libro di Stefano Delacroix dal titolo Calm Beach (I Libri di Emil)
Nell’ambito della
rassegna “L’isola che vogliamo” – Mare, Pietre, Persone a cura
dell’associazione Terra di Fabrizio Iurlano e Toto Santacroce in un dialogo sui
benefici della parola, a cui prenderà parte anche la poliedrica e talentuosa
Mara Venuto, mercoledì 12 agosto a Taranto presso Palazzo Pantaleo (start ore
22.00) verrà presentato il nuovo libro di Stefano Delacroix dal titolo Calm
Beach (I Libri di Emil)
Versante orientale di
una profonda insenatura. Ore 17 di un pomeriggio d’agosto che squaglia le
rocce. Mettiamo che ci sia una baracca con delle panche disseminate qua e là,
direttamente sulla battigia. Mettiamo che Prez, Nodo e Furlanut (con pochi
altri fricchettoni) siano proprio lì, su quelle panche in battigia a sbevazzare
pigramente birra e fumare un toscanello dopo l’altro. E mettiamo che ci sia
pure Strauss, l’antidiggei, e che Strauss - proprio lui – mandi improvvisamente
boom boom di John Lee Hooker. Ok ok… adesso non occorre metterci più niente.
Che lo vogliate o no, ragazzi miei, questa è la storia della cospirazione più
indolente che una mente non troppo funzionante abbia mai potuto tramare. Ed
allora – non importa che siate completamente d’accordo – benvenuti alla
rivoluzione più scombinata e meno audace dai tempi di Pancho Villa! Affondo
lentamente i passi sulla sabbia e risalgo con le ossa indolenzite in direzione
del chiosco. Sotto il cannicciato e nei dintorni impazzano le danze al ritmo di
Boom Boom con la voce graffiante di John Lee Hooker e la birra che scorre a
fiumi. La vita è in prepotente deflagrazione e tutto ciò mi appartiene. Mi
appartiene perché sono povero. Direbbe così il vecchio Allen mentre scarica i
vuoti nel bidone ricolmo. Intanto quei tamburi battono il tempo partecipe di
una gioia melanconica. Va tutto bene qui sulla sponda orientale del Sunset
Boulevard…
Stefano Delacroix, nato
a Taranto nel 1966, dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, ha
pubblicato tra il ’94 e il ’97 due album solisti prodotto da Mimmo Locasciulli,
Ribelli e La Legge Non Vale (Sony Music). Dedicatosi alla scrittura, ha
pubblicato diversi romanzi: Peristalsi e La Memoria del Mare (2007), Il Sesto
(nel 2009). Per questo editore ha già pubblicato Nigredo nel 2013.
I libri di Emil
lunedì 10 agosto 2015
Beautiful Beloved, di Christina Lauren (Leggereditore)
La storia di Sara
Dillon e Max Stella, protagonisti di Beautiful Player, prosegue a gonfie vele.
Dopo il matrimonio sono diventati genitori e ora, con un pargolo di pochi mesi,
sembrano irriconoscibili. Famosi per il loro stile di vita esibizionista e
senza freni, devono fare i conti con la quotidianità e con il desiderio, sempre
più forte, di tornare a essere quelli di una volta. Pagina dopo pagina sarete
catturate dalla loro nuova vita, mentre tentano di trovare un equilibrio tra le
nuove responsabilità che l’essere genitori comporta e le avventure emozionanti
e sensuali di cui non sanno fare a meno. Attorno a loro il solito gruppo di
amici che non invecchia mai, anzi, con il tempo migliora, e non risparmia
ironia e divertimento. Un’unica avvertenza: sconsigliato ai deboli di cuore!
domenica 9 agosto 2015
sabato 8 agosto 2015
venerdì 7 agosto 2015
giovedì 6 agosto 2015
Dietro le stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni) e le opere di Egidio Marullo “Primo canto alla macchia” il 9 agosto 2015 alla rassegna CHIAMATA ALLE ARTI DI CALIMERA
Sarà presentato
nell’ambito della Rassegna CHIAMATA ALLE ARTI di Calimera domenica 9 agosto
2015 alle ore 20,00 presso la CASA DI
DONNA NINI’ in via Costantini 76 a Calimera, la raccolta di poesie Dietro le
stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni di Stefano Donno).
Interverranno
CRISTIANO CAGGIULA, EGIDIO MARULLO E L’EDITORE STEFANO DONNO. LETTURE A CURA DI
NINFA GIANNUZZI All’interno della casa mostra personale di Egidio Marullo dal
titolo “PRIMO CANTO ALLA MACCHIA”. Dietro le Stagioni di Francesco Aprile
rappresenta la prima uscita editoriale della nuova casa editrice iQdB
edizioni di Stefano Donno (I Quaderni
del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Il
progetto nasce con il placet morale de
“I Quaderni del Bardo” il marchio
editoriale portato avanti ad oggi da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande
operatore culturale ) e che gestisce ormai da più di vent’anni anche “Il Bardo”, (direttore responsabile Antonio
Tarsi), una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico
monumentali del Salento, alla poesia.
“Dietro le stagioni
rappresenta la costante di Fidia del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito
il rapporto delle due essenze disuguali della natura e ne ricava una
proporzione media ed estrema, per trasformare il patire in agire poetico”
Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le
parole, altre pietre // altro rumore, altre parole segnano le mani // la
contrada bianca è fumosa di spuma // e chiancato giallo di polvere, dove
seguitano // ancora discorsi dismessi, occulti, e persiane // chiuse, sotto i
cappotti agita magra resistenza // di carne, di vita. Fiocchi rari di neve,
come //pietre preziose si staccano dal ciondolo della //luna, la notte ha occhi
bianchi gialli brillanti //accesi, vivi, fra la criniera di un nido e la calca
// di un prato. Mille bocche di leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma
altre accecate mattine // si sfregiano sul mare. Il vento fa i versi
dell'amore. // Dopo le rondini, volano alte le nuvole. Ma altre // sono le ragioni
e il destino è una lacrima di pizzo //sventolata come freccia di campo nella
libertà //del vento.”
Francesco Aprile,
poeta, poeta verbo-visivo, critico, nel 2010 ha aderito al movimento letterario
New Page, fondato da Francesco S. Dòdaro. Ha fondato il gruppo di ricerca
Contrabbando Poetico (2011) e la rivista di critica e linguaggi sperimentali
www.utsanga.it (2014, con Cristiano
Caggiula). Nell’ambito dei linguaggi di ricerca sue opere sono archiviate presso
istituzioni come il Poetry Library (Londra) e collezioni private, Imago Mundi
(Fondazione Benetton). È presente nel volume An Anthology of Asemic Handwriting
(2013), e in riviste quali Letteratura e Società, Revista Laboratorio
(Universidad Diego Portales, Cile), Infinity’s Kitchen (USA),La Clessidra, Il
foglio clandestino, S/V Revue (Lione), Rivista di studi italiani (Toronto).
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
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Redazione - Mauro
Marino
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Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
mercoledì 5 agosto 2015
lunedì 3 agosto 2015
Il karma del pinolo Luigi “Bigio” Cecchi (DelVecchioEditore). Nelle librerie dal 23 settembre 2015
Uno sguardo aperto
all’incredibile che ricorda al lettore quanto sarebbe inutile e dannoso
decifrare il mondo secondo una visione giudicante o moralistica. Il karma del
pinolo di Luigi Cecchi, noto al pubblico del fumetto come Bigio, pubblicato da
DelVecchioEditore, raccoglie 17 racconti inediti che passando con ironia e
agilità dal fantastico al realistico conducono il lettore a una differente
percezione della realtà che viene indagata, con uno stile originale e
coinvolgente, scoprendo il mistero nascosto negli avvenimenti della vita
quotidiana e non. In alcuni un elemento o una situazione straordinaria
irrompono a sconvolgere l’ordine del reale, per restituirne una visione
diversa, a volte più nitida, altre crudele, altre ancora commovente o ironica e
in ogni caso più profonda. In altri racconti, invece, vicende, eventi,
personaggi danno vita a storie spiazzanti e paradossali sul senso
dell’esistenza. Dall’agghiacciante possibilità del male alla lucidissima
visione dell’essere umano di un paziente psichiatrico che si crede Dio; dalla
violenza innocente di un bambino all’esilarante ritorno sulla terra d’un angelo
distratto; dal mistero d’un singolare negozio di tè alla quotidianità della
malattia mentale, tutta la raccolta è un intenso viaggio, coerente e
imprevisto, che si snoda attorno al racconto che dà il titolo alla raccolta e
in cui la protagonista, osservando l’universo e interrogandolo con l’ironia
delicata dello sguardo e l’attenzione distaccata alle cose, invita il lettore a
uno sguardo differente sulla vita e i suoi accidenti.
Luigi “Bigio” Cecchi è
nato nel 1977 e vive a Bracciano, in provincia di Roma. È autore delle strisce
a fumetti Drizzit, in cui fa parodia del genere fantasy, e del comic The
Author, in cui mette in scena un suo alter ego per rovesciare con tagliente
ironia luoghi comuni ed errate concezioni sugli autori di opere di fantasia.
Alcuni suoi racconti sono pubblicati in antologie e su «Nuova Prosa».
domenica 2 agosto 2015
sabato 1 agosto 2015
Il clima ideale è il felice esordio di Franco Vanni (Laurana dal 3 settembre 2015 in libreria)
Il clima ideale è il
felice esordio di Franco Vanni – cronista di giudiziaria presso il quotidiano
“la Repubblica” – nel mondo della narrativa italiana. Bosnia orientale, 1992.
Sono tutti morti, tranne una ragazza di sedici anni. Ha visto uccidere i suoi
genitori ed è prigioniera di Dragan, capo di una formazione paramilitare. Milano,
vent’anni dopo. Michele fa il lobbista, o il “creatore del clima ideale per i
clienti”, come dice. È abituato ad avere il controllo in ogni situazione. Ma
tutto cambia quando nonno Folco lo incarica di scoprire chi sia davvero Nina,
cameriera serba che lavora a Tirana. Qualcosa va storto. Troppa gente si fa
male. Qualcuno segue Michele. Perché il nonno vuole informazioni su Nina?
Perché tutti quelli che entrano in contatto con lei rischiano la vita? Le
risposte si nascondo in un intreccio di indagini private, truppe mercenarie,
ambizioni politiche e viaggi notturni fra Milano, l’Albania, la Serbia e la
Bosnia. Il clima ideale è un romanzo che accompagna il lettore lungo un
percorso di sangue, che dalle SS di Adolf Hitler porta alle squadre della morte
nell’ex Jugoslavia. Fino al cuore nero dell’Europa.
Perché vale la pena di
leggere Il clima ideale? Perché si tratta di un thriller di grande respiro
scritto senza sposare una qualche tesi, ma con la volontà di rappresentare,
mettere in scena. Che è poi quello che ciascuno di noi si aspetta da un
romanzo. Perché offre la possibilità di compiere un viaggio lungo un percorso
che da Milano attraversa l’Albania e la Serbia, per arrivare fino in Bosnia. Il
cuore dell’Europa si svela così sotto gli occhi dei lettori attraverso
descrizioni affettuose e spietate allo stesso tempo. Infine perché Franco
Vanni, al suo esordio, si dimostra uno scrittore schietto, come la sua
professione gli impone. La sua prosa è in perfetto equilibrio tra momenti di
profonda intimità e accelerazioni, cambi di scena e descrizioni che
accompagneranno il lettore fino all’ultima pagina.
COME COMINCIA - Sulla
lama passò uno straccio imbevuto di petrolio. Poi lo passò di nuovo, fino a
quando il metallo fu perfettamente pulito. Stese sull’acciaio una pasta
antiossidante che lasciò una patina opaca. Con una spugna bagnata tolse il
sangue incrostato dall’impugnatura di osso. Dopo averla asciugata, la carezzò
con un panno morbido di daino. Come ultima cosa, con lo stesso panno, lucidò la
lama. Quel vecchio coltello era l’unica eredità di suo padre, insieme a una
valigia di vestiti troppo piccoli e a un orologio da polso cecoslovacco. Da
quando erano cominciate le operazioni in Bosnia, Dragan puliva il pugnale ogni
sera, che lo avesse o meno sporcato nel corso dei rastrellamenti nei villaggi.
Quando ebbe finito, mise il coltello nel suo astuccio e si lasciò andare sulla
sedia di legno, unico arredo nella stanza oltre al letto, a un piccolo
lavandino e a una lampada di ottone senza paralume.
Franco Vanni (Milano,
1982) è cronista giudiziario del quotidiano “la Repubblica”. Barista e
disegnatore per gioco, cura con tre amici il blog di pesca
anonimacucchiaino.it. È onorato di aver dato una mano a Claudio Cecchetto nella
scrittura di In diretta. Il gioca jouer della mia vita. Il clima ideale è il
suo primo romanzo.
In rete: @franvanni
#ilclimaideale
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