giovedì 31 luglio 2014
mercoledì 30 luglio 2014
martedì 29 luglio 2014
Il bastone fiorito, di Antonella Marotta, Arti Grafiche 2014. Intervento di Alessandra Peluso
Alle volte le aspettative dalla
vita sono tante, succede che ti deludano così come abbattono ogni tua sicurezza
e motivo di speranza.
Antonella Marotta non ha
rinunciato a niente di tutto questo, ha combattuto e ancora continua a farlo -
portatrice di un amore - quello puro, solido, incommensurabile: l'amore per i
propri figli, il proprio uomo. “Io sento in me un amore travolgente, lo sento
dentro di me come una cascata, avverto il rumore, mi è vicino, molto vicino,
come fai a non sentirlo?”. Marotta lo sente, lo percepisce, lo vive, se pur nel
dolore, lo apprezza.
“Il bastone fiorito” vuole
essere una raccolta di germogli, di sogni forse perduti, di desideri; un diario
che comprende poesie, filastrocche, prosa: un mix vincente in una vita
travagliata quale sembra essere quella dell'autrice.
Un'esistenza attorniata di
solitudini, di silenzi, di cocci da sistemare per continuare una vita che non è
più quello che chiedeva, che si aspettava. Una forza di volontà disumana
trapela dalle righe di Antonella Marotta, vincente a ben vedere.
Si legge: «... Nella chiara
tristezza che vela il mio cuore / riapro ancora il mio “corriere di bordo” ...»
(p. 67) e ancora «Solitari pensieri /
emozioni turbate / sentimenti violati. / Vorrebbe il cuore giacere / per
cullarmi / e ritrovare nel dolce ricordo / quel battito d'amore». (p. 65).
Battono i versi seguendo il palpitio del cuore, batte forte quello dell'autrice
ed è evidente nell'espressione palpabile di “Il bastone fiorito”.
Certamente l'indifferenza, la
fretta, il chiasso possono comportare una perdita del senso e del significato
della vita ed è questo che percepisce l'autrice; per tal motivo, cerca di
riprendere le redini del destino e aggiustarne il tiro. Non è dato saperlo se
ci sia riuscita, rilevante è il fatto che abbia avuto il coraggio di scrivere,
di parlare di se stessa, di gridare l'incapacità di comunicare, e nonostante
tutto provare a farsi capire, a comprendere, a capirsi.
Ritorna alla mente Alda Merini e
la vita travagliata alla quale è stata costretta a subire per un lungo periodo:
l'indifferenza, il dolore, la solitudine; nulla però ha scalfito la sua forza,
quella di amare, innamorata dell'amore e della poesia più di ogni altra cosa al
mondo è riuscita a vincere e a detenere lo scettro. Sono dei doni, delle
qualità che pochi hanno come Antonella Marotta e sono un pregio inestimabile.
Pertanto prova persino a definire
la felicità e scrive: «Felicità, / un battito d'ali / felicità / un sogno
proibito. / La buffa testina di un neonato / corse in un cielo di fiato. / Gli
sguardi di due innamorati / raggi di
sole fatati / un calore, un sapore, un fiore, / l'amore». (p. 131).
La scrittura semplice e intensa
della Marotta non si può non amarla e comunicarle la comprensione, la presenza
di esserci, vivere e brillare con la propria luce quale essa si riesca a
emanare. Ogni stella è parte di un firmamento.
Giuliana Coppola ha scritto nella
nota introduttiva del libro “di aver sfogliato piano il libro, per non far del
male, senza disturbare il respiro dell'anima, per non sciupare la dolcezza di
un sogno che ha finalmente trovato il coraggio di raccontare a se stesso,
dapprima, e poi al resto del mondo”.
Ecco questo è l'atteggiamento più
consono da tenere da chiunque voglia approcciare alla lettura di “Il bastone
fiorito”. Occorre estrema delicatezza e cura per assaporarne la
magnificenza dell'amore e la bellezza della scrittura in versi e prosaica di
Antonella Marotta.
Stefano Delacroix con il suo Nigredo (I Libri di Emil) al Lido Marinelli per la rassegna Letture al Tramonto
Il 31 luglio 2014 alle
ore 20,00 presso Lido Marinelli a San Gregorio (Patù – Lecce) per la rassegna
Letture al tramonto versi e musica a cura di Luigina Paradiso e organizzata dalla
Libreria Idrusa di Alessano, ci sarà la presentazione del libro Nigredo ( I
libri di Emil) di Stefano Delacroix studioso ed esperto di esoterismo e
misticismo esoterico . Presenta l’autore Paolo Vincenti.
Vincent Fernand Daudet,
guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro,
orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la
medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…
Stefano Delacroix è
nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga
militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica
tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo,
distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Infoline 3665051358
Mail – info@marinellibagni.it
L’Importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani: Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa contemporanea di Pippo Russo (Edizioni Clicky) per la rassegna C’E’ a Copertino
Città di Copertino,
Assessorato alle Politiche Culturali, Promozione del territorio, Turismo,
Politiche giovanili, Rassegna C’E’ / Copertino Estate 2014 – Rassegna Caratteri
presentano il 30 luglio 2014 ore 20,00
presso l’Atrio Palazzo di Città in via Malta 16 a Copertino il libro L’Importo
della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani:
Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa contemporanea di Pippo
Russo (Edizioni Clicky). Presentano Giovanna Albi e Maria Cristina Marroni.
Sapevate che le ferite
hanno un importo? E che dalla dissoluzione dell'ex Unione Sovietica è nata
"la repubblica kazara", i cui cittadini non possono che essere
definiti kazzari? E che negli occhi di un uomo appena ammazzato si può leggere
al tempo stesso sorpresa, delusione e estasi? Volete sapere quanti spot
pubblicitari non occulti comprate pagando il prezzo di copertina di un libro?
Questo e molto altro troverete nelle pagine di questo volume. Scritto
dall'inventore della rubrica sportiva «Pallonate» (nata sul «Manifesto» e
successivamente ospitata da «l'Unità» e dal «Fatto Quotidiano») con
l'applicazione dello stesso metodo: una lettura scrupolosa del testo e il
commento dei suoi vizi. Che possono andare dallo strafalcione grammaticale
all'eccesso d'enfasi, dalle incongruenze ai nonsense, dallo humour raggelante a
quelle misteriose improprietà che sembrano proprio essere il frutto di
traduzioni mal riuscite da lingue straniere. Tutto ciò viene minuziosamente
riportato nelle pagine di questo libro. Nel quale non ci si occupa di critica
letteraria, e in cui l'unico giudizio di qualità viene dato con gli occhi del
lettore, e non del giornalista culturale. La bussola che guida l'operazione è il
confronto col testo. E nulla più di esso può essere spietato per un autore.
lunedì 28 luglio 2014
domenica 27 luglio 2014
sabato 26 luglio 2014
Bella mia di Donatella Di Pietrantonio (Elliot) alla Rassegna C’E’ di Copertino
Città di Copertino, Assessorato
alle Politiche Culturali, Promozione del territorio, Turismo, Politiche
giovanili, Rassegna C’E’ / Copertino Estate 2014 – Rassegna Caratteri
presentano il 29 luglio 2014 ore 20,00 presso l’Atrio Palazzo di Città in via
Malta 16 a Copertino il libro Bella mia di Donatella Di Pietrantonio (Elliot).
Presentano Giovanna Albi e Maria Cristina Marroni.
Dopo il successo
d’esordio di Mia madre è un fiume, Donatella Di Pietrantonio torna a incantare
il lettore narrando la storia di una donna che si ritrova a improvvisarsi
madre, nonostante quell’idea di sé fosse stata abbandonata da tempo, con un
adolescente taciturno e scontroso. È ciò che succede alla protagonista e io
narrante di questo romanzo quando la sorella gemella, che sembrava predestinata
alla fortuna, rimane vittima del terremoto de L’Aquila. Il figlio Marco viene
affidato in un primo tempo al padre, che però non sa come occuparsene. Prendersi
cura del ragazzo spetta dunque a lei e alla madre anziana, trasferite nelle
C.A.S.E. provvisorie del dopo-sisma. Da allora il tempo trascorre in un lento e
tortuoso processo di adattamento reciproco, durante il quale ognuno deve
affrontare il trauma del presente, facendo i conti con il passato. Ed è proprio
nella nostalgia dei ricordi, nei piccoli gesti gentili o nelle attenzioni di un
uomo speciale, che può nascondersi l’occasione di una possibile rinascita. Bella
mia è un’opera che parla con straordinaria forza poetica dell’amore e di ciò
che proviamo nel perderlo ma, soprattutto, della speranza nella ricostruzione:
la ricostruzione di una città offesa che attende ancora il suo riscatto e
quella, faticosa, degli affetti intimi e della fiducia nella vita.Maria Giovanna
Luini è scrittore, comunicatore scientifico, consulente di sceneggiatura e
medico all'Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). Il romanzo più recente, "Il male
dentro" (Cairo publishing 2013) è alla sua quarta edizione. Nel 2013 ha
partecipato come consulente a "Allacciate le cinture" di Ferzan
Ozpetek, tuttora nelle sale cinematografiche. Tra i saggi di Maria Giovanna
Luini: "Siate liberi", scritto a quattro mani con Umberto Veronesi
per Salani e, di prossima uscita per Cairo publishing, "Oltre il dolore.
Viaggio nel senso profondo della vita" (di Umberto Veronesi e
MariaGiovanna Luini). Ospite fissa di "Cuore e denari" di Nicoletta
Carbone e Debora Rosciani su radio24, ha una rubrica su "Starbene"
(Mondadori), sul portale de Il Fatto Quotidiano e su Satisfiction.net
Donatella Di
Pietrantonio è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, in provincia di
Teramo. Ha esordito nel 2011 con il romanzo Mia madre è un fiume, vincitore di
numerosi premi e tradotto in Germania. Vive con il compagno e il figlio a
Penne, in provincia di Pescara, dove esercita la professione di dentista
pediatrico. I suoi amici curano il blog e la pagina Facebook dedicati al suo
primo libro, Mia madre è un fiume, dove si può restare aggiornati su notizie,
incontri e presentazioni cui partecipa Donatella. La trasmissione Billy del TG1
ha realizzato una bella intervista.
Info
Assessorato alla Cultura 3296444202
Comune
di Copertino - Provincia di Lecce - 73043 COPERTINO (Lecce) - Via Malta, 10 -
Tel. 0832 93 83 11 (centralino) - Fax. 0832 93 35 22
Posta
Elettronica Certificata - Email: info@comune.copertino.le.it
Il Male dentro (Cairo edizioni) di Maria Giovanna Luini alla Rassegna C’E’di Copertino
Città di Copertino, Assessorato
alle Politiche Culturali, Promozione del territorio, Turismo, Politiche
giovanili, Rassegna C’E’ / Copertino Estate 2014 – Rassegna Caratteri
presentano il 28 luglio 2014 ore 20,00 presso l’Atrio Palazzo di Città in via
Malta 16 a Copertino il libro Il Male dentro di Maria Giovanna Luini edito da
Cairo. Presentano Giovanna Albi e Maria Cristina Marroni.
Barbara, aspirante
chirurgo, decide di fare domanda di specializzazione in un istituto oncologico
all'avanguardia. Ma già dal primo giorno capisce che quel posto è diverso da
tutti gli altri ospedali in cui ha messo piede, e non solo per la tecnologia
avanzata e la preparazione di chi ci lavora. L'istituto, come lo chiamano
tutti, è un mondo a sé, un universo parallelo dove conta solo il senso ultimo delle
cose, e dove i medici sono visti come esseri quasi sovrannaturali in grado di
sconfiggere la morte. Perché lì il cancro, unico centro e argomento dei
pensieri, ribalta priorità e prospettive e filtra la realtà attraverso una
lente modificata. Ogni istante si è costretti a guardare in faccia il dolore,
infondere coraggio e speranza: questo ci si aspetta dai medici che esercitano
lì dentro e ora Barbara è uno di loro. Ma come si resiste in quel mondo? A
guardare negli occhi Giulia, la ragazza bellissima, che si sta spegnendo a soli
ventisette anni? Oppure Rosa, abbandonata dal marito subito dopo la diagnosi,
condannata a lasciare soli i suoi tre figli adottivi? Ma nessuno è al riparo:
il dottor van Reijen, fino a un attimo prima lo stimato direttore della
chirurgia toracica, diventa malato tra i malati che lottano per la
sopravvivenza. Barbara è forte e determinata, ha sempre saputo cosa vuole dalla
vita, ma da quando ha varcato la soglia di quell'edificio le sue certezze
iniziano a vacillare. In questo romanzo a più voci MariaGiovanna Luini racconta
con delicatezza e realismo l'esperienza sconvolgente del male.
Maria Giovanna Luini è
scrittore, comunicatore scientifico, consulente di sceneggiatura e medico
all'Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). Il romanzo più recente, "Il male
dentro" (Cairo publishing 2013) è alla sua quarta edizione. Nel 2013 ha
partecipato come consulente a "Allacciate le cinture" di Ferzan
Ozpetek, tuttora nelle sale cinematografiche. Tra i saggi di Maria Giovanna
Luini: "Siate liberi", scritto a quattro mani con Umberto Veronesi
per Salani e, di prossima uscita per Cairo publishing, "Oltre il dolore.
Viaggio nel senso profondo della vita" (di Umberto Veronesi e
MariaGiovanna Luini). Ospite fissa di "Cuore e denari" di Nicoletta
Carbone e Debora Rosciani su radio24, ha una rubrica su "Starbene"
(Mondadori), sul portale de Il Fatto Quotidiano e su Satisfiction.net
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