«I primi tornarono a nuoto la notte del secondo giorno. A sciami, nelle ore
disabitate, entrarono in acqua dai porti addormentati, dai moli senza nome,
dalle anonime rive di melma ed erba dimenticate sulla terraferma, e nuotarono
lenti in mezzo alla laguna illuminata e oscurata a intermittenza dalla luna e
dalle nuvole, uscirono dal mare come granchi o come rane, arrampicandosi sui
pali, sulle barche ormeggiate, sulle scale intagliate nella pietra e invasero
le isole. Per molte ore nessuno li vide». (Giacomo Papi, I primi tornarono a
nuoto)
Vengono dall'Ottocento, dal Rinascimento, dalla Preistoria. Sono uguali a
noi. Chiedono spazio e ospitalità. Non sono minacciosi all'inizio, solo
smarriti e voraci: vogliono vivere, proprio come noi. E i vivi? Adriano
Karaianni è il medico che ha scoperto il primo rinato. Maria aspetta un bambino
da lui. La loro storia fa da controcanto al destino che i vivi devono
affrontare. Con un ritmo serrato e il nitore di una lingua che sa descrivere la
ferocia dell'umanità condannata a una vita senza fine, Giacomo Papi racconta un
mondo dove nascere diventa un crimine. E reinventa con grande originalità uno
dei luoghi più fecondi del nostro immaginario, quello del «ritorno dei morti»,
in cui ogni epoca ha proiettato paure e desideri inconfessati. Hanno la stessa
età e le stesse sembianze del giorno in cui sono morti. Ma presentano un
metabolismo perfetto e sono famelici come bambini appena nati. Ricompaiono nei
luoghi dove hanno vissuto. Un uomo vaga nudo davanti a quello che un tempo era
il suo posto di lavoro. Cerca la sua vecchia fabbrica, ma si trova davanti a un
nuovo grattacielo. Un ragazzino accoltellato a 17 anni durante una rissa non
riconosce più niente. Il suo decesso risale al 1850. Il mondo si ripopola a
ondate. All'inizio è una festa perché la morte è sospesa. Gli uomini attendono
il ritorno delle persone che hanno amato, ma si continua a vivere in modo
normale. Nessuno - nemmeno Adriano, il medico che ha diagnosticato il primo
caso e che è in attesa di un figlio - sospetta che la terza ondata sarà così
grande. Nella lotta furiosa che si scatena tra i vivi e i rinati, dare alla
luce un figlio è insensato. Ma è l'unico, disperato modo, in cui Adriano e
Maria combattono per restare umani. In un mondo in cui la morte è abolita,
l'amore si rivela l'unica forza capace di spezzare la catena cieca della
natura, e il desiderio di dare la vita l'unica via per riconnettersi con il
senso - anche oscuro - dell'esistenza.