Marta e Matteo sono diversi in tutto.
Lei, insegnante di quarant’anni, è inibita, riservata, segnata da un passato doloroso.
Lui, avvocato di quarantuno, è esuberante, sicuro di sé, cresciuto in un ambiente sereno. Marta ha due fratelli più piccoli di quattro anni, Matteo è figlio unico.
Lei teme l’intimità, lui la cerca con passione. Lui vuole essere Matteo, lei deve essere Marta.
Eppure, si amano profondamente. Hanno due figli, Lucia e Davide, e una vita insieme fatta di contrasti, di equilibrio precario, ma anche di un legame che resiste alle loro differenze.
Questa è la storia di un cambiamento. Perché anche dai traumi più profondi si può rinascere. E quando l’amore incontra la volontà di trasformarsi, tutto può accadere
Saverio Abbruzzese
È uno psicoterapeuta, criminologo clinico. Ha insegnato nella scuola superiore e all’Università di Bari, è stato giudice onorario del Tribunale per i minorenni, consulente tecnico di vari tribunali, si è occupato di antiviolenza e di accoglienza di minori in situazione di abbandono, con una lunga esperienza di centri d’ascolto di ogni ordine di scuola. Ha scritto diversi saggi, fra cui “Sulle tracce dei figli. Manuale di sopravvivenza per genitori troppo buoni”, “La sindrome di Isacco, i genitori e le “colpe” dei figli”, “Genitori vs insegnanti. Come allearsi nella sfida educativa del web”, “I figli degli altri. Esperienze in comunità”, per la casa editrice La meridiana.
Questo è il suoi primo romanzo

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