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mercoledì 15 gennaio 2025

Tutti i colori del rosso. Un viaggio nella storia della sinistra per ritrovare l'orgoglio dell'alternativa di Gabriele Santoro (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli)

Tutti i colori del rosso è un viaggio nella storia della sinistra europea e mondiale post 1989, che riflette e indaga l’attualità politica italiana, internazionale e le sfide poste dal disordine globale nel quale siamo immersi.


Pace e guerra, immigrazione, il diritto alla salute, lavoro e precariato, contrasto alla povertà, ambientalismo e giustizia climatica, i diritti civili e le donne in politica: le otto inchieste giornalistiche che compongono il volume affrontano le questioni centrali del nostro tempo. Il libro analizza e interroga anche le scelte, le promesse tradite o incompiute dei protagonisti che negli ultimi tre decenni hanno caratterizzato a sinistra la leadership di partiti e governi: le luci e le ombre di François Mitterrand sull’immigrazione, la parabola di Tony Blair segnata dalla guerra in Iraq, i limiti del riformismo verde di Joschka Fischer, il cammino di Willy Brandt verso la caduta del Muro di Berlino, la sfida di Barack Obama per la sanità pubblica, Matteo Renzi e la rottamazione del diritto del lavoro, Lula e l’agenda per la “Fame zero”, l’ascesa di Ada Colau e le donne in politica nella Spagna post franchista. Nei loro ritratti emergono gli snodi tematici cruciali determinanti ieri come oggi. Dalla ricostruzione con una prospettiva storica del tramonto elettorale e politico delle socialdemocrazie, si illumina ciò che è stato e ciò che manca alle sinistre per incarnare un progetto di riscatto sociale collettivo e orientare in senso progressista le grandi trasformazioni all’orizzonte. Perché non esiste un’alternativa alla globalizzazione mercatistica? È possibile ricostruire la relazione tra sinistre e popolo, colmando i ritardi nella comprensione dei mutamenti nelle società? Come tenere insieme la difesa dei diritti sociali e la promozione di quelli civili? A queste domande critiche rispondono gli interventi di Fausto Bertinotti, Pietro Bartolo, Emma Bonino, Luigi Manconi, Susanna Camusso, Rosy Bindi, Sergio Cofferati e Livia Turco.




Booktrailer Rééduquez vos vétérinaires et vos médecins

martedì 14 gennaio 2025

O Menino, o Assovio e a Encruzilhada, de Afonso Borges - BookTrailer

A. J. Foster - UNCONDITIONALLY MINE / INCONDIZIONATAMENTE MIO (Salani)

Se il caos affascina, i ricchi e viziati fratelli Harrison sono i migliori a seminarlo. Nel loro turbine di feste, risse e malefatte finisce suo malgrado Angelica Dalmar, ragazza diligente e ambiziosa, ma determinata a rimanere al fianco del suo migliore amico d’infanzia Jason e soprattutto a tenere fede a una promessa: prendersi cura di Asher. Tuttavia, quando la morte della madre Shailene li divide, quella promessa resta in sospeso come un ricordo doloroso, finché i loro cammini non si incrociano nuovamente all’università. Mentre tutta la sua famiglia, infatti, perdeva la via, il più giovane e introverso degli Harrison ha sempre avuto un solo obiettivo: conquistare il cuore di Angelica. È pronto a raggiungerla e dimostrare che il suo amore non conosce limiti, né teme gli ostacoli. Ma il loro legame è destinato a rafforzarsi e ad allentarsi in una danza pericolosa: perché quando la guerra contro la famiglia rivale dei Williams si accende, nessuno è al sicuro. Angelica e Asher dovranno affrontare il fuoco incrociato di una battaglia che rischia di annientarli, e perdersi è facile quanto è stato arduo trovarsi. Eppure, il filo che li unisce resiste saldo nelle avversità e nessuna distanza può separarli davvero. Perché amare un Harrison è per sempre.

A.J. Foster vive a Senigallia, nelle Marche. Ha scoperto la scrittura a sedici anni, facendo il suo esordio su Wattpad. Qui le sue storie hanno fatto appassionare moltissimi lettori, divenendo in poco tempo tra le più lette della piattaforma. Con Magazzini Salani ha già pubblicato Dangerously MineStrangely Mine Naively Mine




lunedì 13 gennaio 2025

A Book trailer i made for a ELA project

Libertà o potere. Ascesa e declino delle costituzioni di Eugenio Capozzi (Liberilibri)

Nell'Occidente contemporaneo la costituzione viene considerata spesso, superficialmente, come una sorta di "supermarket" dei diritti, come il "manifesto" ideologico di una ipotetica società perfetta, o come un generico rimando retorico, regolarmente contraddetto dalla compressione delle libertà in nome di qualsiasi vera o presunta emergenza. Contro questi travisamenti è necessario riportare alla luce le radici del costituzionalismo come tradizione culturale, politica, giuridica in cui si è sedimentata l'idea della priorità del diritto sul potere, e dei limiti invalicabili che la dignità umana gli pone. Una tradizione originata nella cultura greca, romana ed ebraica, sintetizzata dall'umanesimo cristiano, concretizzata innanzitutto nel pluralismo istituzionale dell'Europa medievale. Lo Stato moderno, con le ideologie in esso sorte, ha rappresentato per la limitazione del potere una minaccia mortale, faticosamente contenuta dall'universalismo dei diritti naturali e dalla persistenza di pratiche comunitarie di autogoverno


domenica 12 gennaio 2025

Gli ultimi giorni di Brian Evenson (Nottetempo)

Dopo l’amputazione di una mano Kline, agente sotto copertura, vive un’esistenza solitaria: trascorre il tempo nel suo appartamento, refrattario a qualsiasi tipo di contatto. Un giorno, però, il telefono squilla. “È la fortuna che bussa,” dicono due sconosciuti, offrono un’interessante opportunità di lavoro. Kline non ne vuole sapere ma i suoi interlocutori non stanno davvero chiedendo. Viene quindi portato controvoglia nel quartier generale della Confraternita della Mutilazione, ed entra nel mondo altro costruito da questa setta follemente fedele ai propri principi. Kline deve indagare su un omicidio avvenuto nella Confraternita, ma ogni apparente verità è il frammento di un’incomprensibile opera più grande, proprio come il suo braccio tronco che termina in una mano fantasma, inesistente eppure per lui vivissima. Mentre tenta di farsi strada in un labirinto di menzogne, minacce e inganni, Kline scopre che la sua stessa sopravvivenza dipenderà da un atto di pura volontà ed emancipazione. Nella sua ammirata postfazione Peter Straub considera Brian Evenson uno scrittore dell’estremo. "Gli ultimi giorni" è un romanzo intenso e perturbante che guarda senza paura dentro l’abisso del cuore dell’uomo



"The Judgmental Flower" Book Trailer

sabato 11 gennaio 2025

The Mona Lisa Vanishes Book Trailer

Il ritorno della razza. Le radici di un grande problema politico contemporaneo di Andrea Graziosi (Il Mulino)

La complessa evoluzione delle teorie sulla razza e il loro impatto devastante sulla storia umana Andrea Graziosi traccia il percorso che ha portato, dall'età antica ai nostri giorni, allo sviluppo del concetto di razza e a leggere la storia come lotta tra popoli e razze, costellata da guerre e genocidi. E oggi? Nel mondo la razza è tornata. Prepotentemente, come colore della pelle, e spesso come rivendicazione identitaria. Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso. Il passo dall'umanità alla bestialità è breve, soprattutto nei periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. La politica saprà mettere in circolo i giusti anticorpi e ribadire l'unità di una specie umana arricchita da differenze in continua evoluzione o verrà travolta da questo ritorno?


giovedì 9 gennaio 2025

Bacone, le origini della rivoluzione industriale, della moderna cultura europea… e dei disastri ambientali – Francesco Calcaterra (Europa Edizioni)

Francis Bacon, figura chiave della filosofia europea, ha profondamente influenzato la società, la scienza e l’economia moderna, ma il suo impatto è spesso ignorato o frainteso. Questo saggio approfondisce il suo pensiero sulla Natura, considerata come un tesoro da esplorare e da sfruttare, e le conseguenze nefaste che tali idee hanno avuto sulla nostra visione del progresso e sullo sfruttamento delle risorse naturali.

In particolare, con l’analisi de La Nuova Atlantide, testo più che noto e dibattuto, e del ruolo (contrastato) della Royal Society, l’autore vuole evidenziare come Bacone abbia contribuito a gettare le basi della rivoluzione industriale e di una moderna visione della scienza. Com’è ovvio, il suo invito a dominare la Natura per sfruttarla ha sollevato non pochi interrogativi sulle responsabilità etiche legate al conseguente degrado ambientale. Questioni che ci pongono drammaticamente e urgentemente di fronte all’attuale (irreversibile?) crisi ecologica. Vicende e problematiche, inscindibili endiadi di un vissuto e di un’epoca che, in pace o in guerra, non hanno mai visto interrotto lo scambio cultural-scientifico tra le varie parti del Continente e con la Royal Society, qui “raccontata” per la prima volta nella nostra lingua; scambio sempre fecondo, significante e deciso ad animare quei canali che porteranno linfa cosmopolitica e riformatrice all’imminente Europa dei Lumi. Con una scrittura semplice e incisiva, Calcaterra ci invita a riflettere sul messaggio di Bacone, filosofo-veggente, e dei suoi epigoni, per farci chiedere se questo sia vero progresso, chi guidi la scienza e decida il futuro del pianeta, quali le nostre responsabilità.

Francesco Calcaterra, nato in Sicilia (1949), ha conseguito la laurea in Economia e Commercio con una tesi sperimentale in Storia Economica presso l’Università di Catania (1973). Dopo una breve ma formativa esperienza per un grande gruppo industriale, ha ripreso il lavoro di ricerca in quella disciplina sotto l’affettuosa guida di Alberto Caracciolo, Ruggiero Romano, Luigi Firpo, e col costante e generoso aiuto di eminenti storici francesi e inglesi. Sente di dovere anche a loro queste pubblicazioni: Gli agrumi nella storia del Meridione (1986), Il Banco e lo Spirito Santo (1994), Corti e cortigiani nella Roma barocca (2004), Credito e società romana nell’Età Moderna (2017), La sconcertante storia del concerto delle dame (2018), Genesi e affermazione del modello borghese nella Sicilia moderna (2023), Vincere il tempo, provvedere al bisogno, evitare la rivolta. Metalli nobili e nobili fedecommessi nella società romana dell’Età Moderna (2024).



mercoledì 8 gennaio 2025

Il "Candelaio" di Giordano Bruno | booktrailer | Guido del Giudice, Gianmario Ricchezza

Il piacere della lettura. All'ombra di Marcel Proust e di John Ruskin di Pasquale Petrucci (Il Mulino)

"Se si sapesse analizzare l'anima come la materia, si vedrebbe che, come nelle cose, sotto l'apparente diversità delle anime non ci sono che pochi corpi semplici ed elementi riducibili, e che sostanze molto comuni, che si trovano un po' dappertutto nell'universo, entrano nella composizione di ciò che noi crediamo essere la nostra personalità." (Marcel Proust) "Le grandi nazioni descrivono la loro storia in tre libri: il libro delle loro azioni, quello delle loro parole e quello della loro arte. Nessuno di questi libri potrà essere compreso senza che siano letti gli altri due; ma l'ultimo dei tre è il solo degno di fiducia." (John Ruskin)



martedì 7 gennaio 2025

📚 Un canto di Natale, di Charles Dickens - Booktrailer

Esce la nuova raccolta poetica di Renzia D’Incà dal titolo IO NON SONO IL MIO SINTOMO (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani)

Ecco la nuova raccolta poetica di  Renzia D’Incà dal titolo  IO NON SONO IL MIO SINTOMO (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

IL LUNGO CAMMINO DELLA PASSIONE UMANA TRA SPERANZE E LACERAZIONI di OTTAVIO ROSSANI

Renzia D’Incà con Io non sono il mio sintomo ha scritto una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esperienza complessa, inattesa e sofferente, ma anche sorprendente, drammatica, allegra, desiderata. Tuttavia, mentre l’autrice si guarda, controlla, constata, non c’è certezza che l’apparenza sia sostanza. Le parole affermano una verità, ma gli occhi e i suoni subito, insieme, la mettono in dubbio, e in certi momenti la contestano. Le variazioni sono inseguite, e mai risolutive. Sembra un gioco del dire e del dubitare, in realtà è l’analisi dello scompenso tra realtà e finzione. L’Io si espone, e subito dopo si nega. Sembrerebbe tutto semplice, ma il gioco diventa ossessione. La ricerca della verità, che in fondo è l’obiettivo primario, risulta impossibile. La verità c’è, ma non è identificabile nella trasposizione. Le direttrici sono due : una esterna, evidente, l’altra parallela e sottostante, appena percettibile ma invisibile. L’autrice sperimenta un doppio linguaggio: la linea del sentimento è nello stesso tempo, in un percorso collaterale, anche la sua negazione, inconsapevole, però sull’onda della volontà di conoscere l’invisibile. 6 Ricchezza di metafore, similitudini, interrogativi, immagini disvelatrici che subito affondano nell’inconoscibile. La lingua è seria, sciolta, spontanea, ma non improvvisata. E accanto scorre una seconda visione che vorrebbe sconvolgere gli equilibri espressivi. I temi sono molti, i momenti sono folgorazioni dubitative, e quando invece sono determinative subito si ammantano di una duplice ipotetica significanza. Un sottopensiero continuo accompagna le visioni: il senso indeterminato di Ermete Trismegisto, segnalato in esergo, con i “miracoli della realtà”, cioè il misterico mondo dei possibili. Il racconto è multiplo: le direzioni talvolta si incrociano, ma altre volte corrono parallele e si mimetizzano. Il tempo è indeterminato, le età si rincorrono. La vecchiaia è in attesa di farsi scoprire, la natalità è incerta, e la vita può anche essere arte. La speranza che nulla finisca è umiliata dal vuoto che appare e sembra sconvolgere tutto nell’indifferenza. La malìa della casa, nel rischio dispotico e nella necessità del sogno. I ricordi sono vita contraddittoria. Versi storici appaiono agli occhi, senza risolvere alcunché. Un certo fatalismo condiziona i desideri. Nella casa dominano i gatti. Il mondo è un palcoscenico, ci sono protagonisti e comparse. E la morte è lì, presente, ancora non attiva, ma agisce altrove. Uomini e donne non sanno convivere tra cattiveria e ipocrisia. Il panorama dantesco aiuta o inquieta? Forse le bestie sono come gli umani? Ma gli umani forse sono disumani (ricordiamo l’ironico 7 “peggior appiglio” del grande Boccaccio attribuito all’uomo che comunque può vedere e scegliere sempre il possibile “meglio”?), e bisogna guardarsi da loro. La natura è buona? Forse. Non è dimostrabile. Uccelli, corvi, e immigrati clandestini. Stragi, Torri Gemelle. I mici aspettano, sensibili. E non capiscono le persone inumane. Rabbia e passione. Le cicale sono sconce. Il mondo presenta bagni di sangue. Paesaggi indomiti e duri (la Maremma è centrale). ‘‘Ordinario furore” delle domande (a Dio?). Aggrapparsi al centro del desiderio. Dove si può andare? C’è una chiave per volare? Si vive nel teatro del malcontento. E all’improvviso il Covid che costringe a stare insieme (non bene) in casa: e i morti sono gratis. Stranezze sì, ma umanità, prego. Ascoltare De André. I controlli di polizia. Essere sposa “del proprio niente”. L’inconscio imperversa. Difficile rivelare segreti. I corpi si espongono e subiscono. Bisogna dare nome al dolore, “ai profughi alla porta”. Un nome alla vita. Attenti, c’è sempre un invasore. Scendere dal cloud, incontrare il corpo, e le città nel mondo, ma non su Facebook. Le radio spiegano, raccontano. Ballare il valzer. Ricordare i lager. “Basta, guerriero”, riposati. Festival del corpo. E viene la Parola: rivela qualcosa? Eden e redenzione, chi sa?. E amore, fatto di parole, da inseguire. Rammentare Firenze, Vasari, Stendhal, Schubert. Andare in orbita, e poi un “diverso amplesso”. Parole pesanti, parole di amanti. Ci vuole lungimiranza. Melodia per una gatta. Alla fine del lungo cammino c’è l’Oroboro, si può rinascere? Dunque, “ascoltare la parola innamorata”. 8 Una scrittura coraggiosa. Multicolore e multistupore. Rime baciate, assonanze continue, selezione delle parole che incantano o distolgono. Un’attesa non sillabata, ma auspicata. Una felicità composta, leggera, nascosta. Appare anche la malinconia, e la solitudine, e la follia umana che insegue i valori e perde la strada. Un’ammonizione per un futuro migliore. Qualcuno ascolterà, forse, la “parola innamorata”.

 

Renzia D’Incà è nata a Belluno e vive a Pisa dove si è laureata. Giornalista dal 1985 ha collaborato con quotidiani e riviste nazionali e come critico teatrale per Hystrio, Rocca, Rumor(s)cena, Articolo21. È consulente in Teatro e Comunicazione per enti pubblici e privati. Ha condotto ricerche universitarie per la rivista Ariel e svolto tutoraggio di Master universitario di Teatro e comunicazione teatrale per l’Università di Pisa. Ha pubblicato in poesia Anabasi (Shakespeare & Company- Bologna, 1995) con prefazione di Ugo Ronfani, L’altro sguardo (Baroni-Viareggio, 1998) con prefazione di Dino Carlesi, Camera ottica (ivi, 2002) con prefazione di Mariella Bettarini, Il Basilisco (Edizioni del Leone - Castelfranco Veneto, 2006) con postfazione di Luigi Blasucci, L’Assenza (Manni-Lecce, 2010) con prefazione di Concetta D’Angeli, Bambina con draghi (LCE-Castelfranco Veneto, 2013) con prefazione di Paolo Ruffilli. È inserita nella rivista Italian Poetry della Columbia University. Come saggista teatrale ha pubblicato il volume collettaneo Il teatro del cielo (Premio Fabbri 1997), Il gioco del sintomo (Pacini-Fazzi, Lucca, 2002) su un’esperienza di teatro e disagio mentale, La città del teatro e dell’immaginario contemporaneo (Titivillus Corazzano, 2009), Il Teatro del dolore (ivi, 2012). Come autrice teatrale sono stati rappresentati Ars amandi-ingannate chi vi inganna (regia di Alessandro Garzella), e Passio Mariae (regia di Paola Marcone) con video di Giacomo Verde.

 

I Quaderni del Bardo

FUOCHI , Collana diretta da Ottavio Rossani

In copertina: Ottavio Rossani

Rifrangenza, 2010, acrilico su tela, cm. 50x40

Info link nella sezione blog del sito della casa editrice

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/  


Book Trailer: "Ho chiuso con te" di Emanuela Esposito Amato

lunedì 6 gennaio 2025

"Detalles con Alma" Booktrailer

L'incidente in bicicletta di Joyce Carol Oates (Il Saggiatore)

«Come hai potuto sgattaiolare via in quel modo, senza dirmi niente? Era stato quello a ferirla. Senza dirmi niente.» A volte il silenzio nasconde dolori impossibili da esprimere a parole, come quello che in un pomeriggio di fine giugno squarcia la serenità della famiglia Hansen. Nel mezzo di una festa in giardino, Arlette scopre che sua figlia tredicenne ha rischiato di morire a tre chilometri da casa, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza. «L’incidente in bicicletta» di Evie diventa un punto di svolta che porta alla luce i nervi scoperti dell’ansia materna, del senso di colpa e dell’inattesa fragilità di ciò che reputiamo più stabile e sicuro. Ma qual è il vero «incidente» di cui Evie proprio non riesce a parlare? Con questo racconto inedito pubblicato originariamente sul New Yorker, Joyce Carol Oates esplora ancora una volta le complessità dei rapporti familiari, confermandosi una delle più lucide osservatrici dell’orrore nascosto sotto lo smalto sorridente dei nostri miti



domenica 5 gennaio 2025

L'Occidente e il nemico permanente di Elena Basile (PaperFirst)

Sono passati due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, che continua a seminare lutti e disperazione. Un nuovo conflitto è sorto in Medio Oriente, come conseguenza della mancata soluzione alla questione palestinese che si trascina da più di un secolo. Le due crisi presentano il rischio di trasformarsi in guerre globali e nucleari, e i loro resoconti mediatici si basano sulla stessa narrativa dominante, sebbene gli scacchieri internazionali siano molto diversi: prevale un approccio di stampo etico e religioso, lo scontro tra il bene e il male, rispetto a un’analisi razionale e storica. Come mai? Non è una coincidenza. L’autrice illustra come i giochi strategici globali siano frutto di una visione patologica del mondo dell’Occidente che, braccato dal declino che esso stesso ha creato, porta avanti disegni imperialistici ed espansionistici, focalizzandosi sulla supremazia militare e relegando in un angolo diplomazia e mediazione: si allontana così l’idea di un Occidente sano, possibile protagonista del nuovo riformismo, e si alimenta il bisogno di un nemico permanente, che è ormai dato per scontato dai governanti occidentali. Prefazione di Luciano Canfora. Postfazione di Alberto Bradanini




“Vigliacchi!” di Amelia C - Booktrailer

sabato 4 gennaio 2025

Sundara di Mauro De Candia - dall'intervento di Mario Saraca su Tropismi

Non potevo che cominciare citando le parole della postfazione, perché riescono a esprimere perfettamente le emozioni che ho provato leggendo per la prima volta i componimenti di Mauro de Candia.
La sua raccolta poetica, Sundara (Edizioni Ensemble, soli 12€), è stata una vera e propria scoperta, tanto che da quando ho ricevuto il suo libricino ho dovuto richiedere tempo, tempo per riflettere e metabolizzare. Questo sia chiaro subito ai lettori: la poesia di Mauro de Candia è densa, ipervisiva, fluida.
Densa, per la profondità culturale che riesce a raggiungere, toccando mondi e livelli culturali distantissimi.
Ipervisiva, perché è attraverso un susseguirsi continuo di immagini che il discorso poetico si articola, si sfalda, e si ricostituisce in un nuovo significato.
Fluida, perché la parola, al di là del lessema, si carica di significati e muta, ad ogni nuova lettura, in qualcos’altro di imprevisto e nuovo, di nuovo.
Non potevo dunque lasciarmi sfuggire l’occasione di intervistare (e con l’occasione, conoscere un poco) questo giovane poeta.