«Sono arrivata oltre il Circolo Polare Artico, nel Finnmark, per ascoltare la storia di chi per troppo tempo non ha avuto voce. Oggi provo a restituirla attraverso volti, parole, immagini, e non so se riuscirò a farlo nel modo migliore perché parlare delle storie altrui è complesso, ci si sente sempre in qualche modo inadeguati. C’è qualcosa però che mi fa sentire di poterci provare: vengo da un confine io stessa, ho imparato ben presto cosa significa stare ai margini».
Ormai ridotti a poco più di ottantamila anime, i sami sono un popolo in larga parte nomade, dedito all’allevamento delle renne, che si muove da sempre libero negli immensi paesaggi artici oggi suddivisi tra quattro distinti paesi: Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Valentina Tamborra li ha raggiunti, ritratti, interpellati per quattro anni consecutivi, nel corso di altrettanti viaggi, e ha costruito un reportage fotografico e narrativo senza precedenti. Ne ha raccontato la vita e le tradizioni, la resistenza a un lungo processo di integrazione forzata, i problemi quotidiani legati a un cambiamento climatico che sembra non conoscere sosta.

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