In Sua Eccellenza perde un pezzo, le inquietudini della Bellano di Andrea Vitali si mescolano con le morbidezze del paesaggio lacustre, creando quella magica combinazione che ha conquistato il maresciallo Ernesto Maccadò.
I fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola sono
titolari dell'omonima forneria a Bellano. Tirati su a pedate dal padre
panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell'abitazione
al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto,
che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno,
infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il
segretario del sindacato panettieri di Como chiede una mano per l'idea
che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti
comaschi in quel di Bellano per celebrare l'anniversario della
fondazione di Roma. E il mondo degli Scaccola sembra andare a gambe
all'aria. Passare la missiva, con le relative incombenze, al segretario
comunale, non li mette al riparo. Perché quello che si insinua nella
loro quiete attraversa con la forza di un'onda irresistibile il cuore di
Gualtiero, che ora smania per avere dalla vita tutto ciò che il lavoro
gli ha impedito di godere. Ma in quella tiepida primavera sembra abbia
iniziato a palpitare anche il cuore del carabiniere Beola, da qualche
tempo osservato speciale del maresciallo Maccadò, preoccupato che il
giovane non commetta sciocchezze violando il regolamento dell'Arma.
Anche il maresciallo però dovrebbe stare attento, perché indispettire la
moglie Maristella potrebbe rendergli la vita difficile. E finalmente
arriva il gran giorno dei panettieri a Bellano, impreziosito dal
Federale di Como in persona, che vorrebbe saperne di più di quel paese
turbolento dove non si riesce a tenere in piedi una sezione del Partito
neanche a piangere. Ma niente, dev'esserci qualcosa nell'aria che fa
andare tutto storto, perché sul più bello un furto, che parrebbe
inspiegabile, finisce per agitare acque già fin troppo mosse.
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