Romanzo satirico antiretorico e dissacrante, Olocaustico si
presenta come uno specchio dei tempi, tra fake news e perdita dei
valori. È una storia originale e divertente che ha il merito di farci
riflettere sul nostro futuro partendo da un’idea di fondo: se neghiamo
la Shoah, tutto il resto crollerà. Ma proprio tutto.
David
Piperno è un giovane ebreo romano che si è trasferito in Israele per
coronare il suo sogno: diventare un grande regista di fantascienza. La
sua sceneggiatura La lucertola mutante però non interessa a nessuno e
per mantenersi è costretto a intervistare gli ultimi sopravvissuti alla
Shoah per il Museo di Yad Vashem. David è immaturo, inaffidabile e con
un senso dell’umorismo del tutto particolare. Lo sanno bene i suoi
amici, lo sa Sara, la madre ansiogena e iperprotettiva, e lo sa fin
troppo bene Sharona, la sua esasperata ragazza. Nessuno di loro però può
prevedere che per realizzare le sue ambizioni David darà inizio a una
catastrofe di proporzioni planetarie. E non basteranno i consigli dei
suoi amici immaginari, Philip Roth e Itzhak Rabin, per riparare al danno
imponderabile che affliggerà l’umanità intera.
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