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giovedì 15 marzo 2012

In libreria per Fazi Stoner di John Edward Williams. Traduzione di Stefano Tummolini. Postfazione all’edizione italiana di Peter Cameron


«Stoner è qualcosa di più raro di un grande romanzo – questo è un romanzo perfetto, così ben narrato, con una lingua superba e così profondamente toccante da levare il fiato». (Morris Dickstein, The New York Times)

Pubblicato per la prima volta nel 1965, poi quasi dimenticato, Stoner di John E. Williams è stato ripubblicato nel 2006 dalla New York Review Books, suscitando un rinnovato interesse da parte della critica e dei lettori. Stoner è il racconto della vita di un uomo tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di massacrante lavoro nei campi che lo attende, coltiva la passione per gli studi letterari e diventa docente universitario. Si sposa, ha una figlia, affronta varie vicissitudini professionali e sentimentali, si ammala, muore. E’ un eroe della normalità che negli ingranaggi di una vita minima riesce ad attingere il senso del lavoro, dell’amore, della passione che dà forma a un’esistenza.

John Edward Williams (1922-1994), nato in Texas da una famiglia di contadini, partecipò alla seconda guerra mondiale in India e Birmania. Al suo rientro si trasferì a Denver, in Colorado, dove rimase tutta la vita insegnando all’Università. Oltre a Stoner è autore di tre romanzi: Nothing but the night(1948), Butcher’s Crossing (1960, di prossima pubblicazione da Fazi Editore) e Augustus (Castelvecchi, 2010), vincitore del National Book Award.

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