Un romanzo geniale e irresistibile sul mondo
dell'arte, raccontanto con uno stile intriso di ironia e acume.
Pungente, capriccioso, raffinato, imprevedibile: Quanto blu ci mostra la migliore scrittura di Percival Everett e l'irrinunciabile celebrazione di un romanzo perfetto.
«Uno dei romanzi più eclettici e originali mai scritti in America» – Harper's Magazine
«Un romanzo in cui vale la pena tuffarsi» – Los Angeles Times
«Ogni singola pagina esprime l'urgenza di continuare, questo romanzo è un capolavoro» – The Boston Globe
La parola "peccato" non aveva mai significato così tanto e forse così poco come allora, quando uscì dalle sue labbra.»
Kevin
Pace è un artista e lavora da tempo a un dipinto che non lascia vedere a
nessuno: non ai figli, non al migliore amico Richard e neppure a sua
moglie Linda. Questa enorme tela di quattro metri per sette, interamente
ricoperta da strati di vernice blu di diverse sfumature, potrebbe
essere infine il suo capolavoro. Kevin non sa ancora dirlo o, meglio,
non gli interessa, perso com'è nel suo passato di cui questo quadro
sembra essere una sintesi, un'enigmatica e incomprensibile
rappresentazione. Perché Kevin custodisce un segreto: dieci anni fa, a
Parigi, ha avuto una relazione con una giovane pittrice e, seppur oggi
non riesca a spiegarsi cosa lo mosse allora, il fantasma della ragazza e
le bugie raccontate per anni non smettono di assediarlo. Mentre
combatte con i demoni della sua memoria, Kevin deve difendere i
sacrifici fatti in nome dell'arte e proteggere la sua famiglia da ciò
che non hai mai avuto il coraggio di rivelare: il suo quadro, che
racchiude un'indicibile verità, potrebbe essere la sua salvezza, o la
sua condanna definitiva.
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