I Cariolanti è un romanzo di deformazione. Tredici
fotografie di un’Italia gotica, rurale, notturna. Tredici istantanee
della vita di un uomo nato di traverso. Questa è la sua storia.
«Libro dolorosissimo, come non se ne leggevano da anni. Potentissimo» - Valeria Parrella
«Un
romanzo felicemente sorprendente. Teso, sanguigno, ben orchestrato
strutturalmente e linguisticamente. Una lingua-immagine che accompagna
il protagonista nell’inferno più nero» - Ermanno Paccagnini
Aldo è un disertore della Prima Guerra Mondiale. Invece di partire per
il fronte decide di costruire un rifugio sotterraneo nei boschi per
prendersi cura della sua famiglia: una moglie, un figlio. Bastiano è un
bambino e al chiuso della "tana" sperimenta le contingenze della vita:
il freddo, il caldo, la fame, soprattutto la fame. Finché la guerra
finisce ed entra nel mondo. Ma lo fa segnato dalla privazione; ogni
impulso fa capo al luogo da cui proviene: una buca. E poi la propensione
alla natura (vera, bestiale), che si infrange con le dinamiche violente
che comandano il mondo degli uomini... Bastiano è un ragazzo quando
impara l'amore. Sperimenta il carcere, quindi la Seconda Guerra
Mondiale. Si confronta con inaspettati segreti di famiglia. Intanto,
cerca di donarsi alle esperienze della vita. Eppure non può liberarsi
dal filtro animalesco che lo ha marchiato in tenera età. È una
pallottola impazzita, sparata da un'arma dalla canna storta, votata a
traiettorie imprevedibili, fa capo all'istinto, agli impulsi
primordiali. La fame ora ha un'altra accezione: amore, accoglienza,
l'idea battente di una casa, una famiglia...
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