"Il mondo di Scerbanenco è un mondo completamente nero e immobile. I
romanzi di Scerbanenco non conoscono nessuno svolgimento. L'unico
svolgimento riguarda il lettore, cui Scerbanenco somministra la realtà
dei fatti a piccole dosi, poco per volta. Ma la realtà, l'orribile nera
realtà c'è da sempre, è sempre quella e continuerà ad essere quella dopo
che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario. A chi, cittadino di
questo disperatissimo mondo, non abbia propensione al suicidio, non
restano che due vie: o la completa distrazione o l'assuefazione. La vita
è una droga, o la combatti con altre droghe o l'assumi fino in fondo."
(Dalla prefazione di Luca Doninelli). In appendice "Io, Vladimir
Scerbanenko".
Nessun commento:
Posta un commento