La motivazione della Giuria del BolognaRagazzi Award 2020:
«Un’opera d’esordio degna di attenzione per la capacità di raccontare
una problematica sociale senza inficiare l’efficacia e la complessità
della narrazione. Il graphic novel racconta la vita difficile di un
gruppo di ragazzi e ragazze di strada a Teheran, tiranneggiati da adulti
che li costringono a chiedere elemosina o ad esibirsi per pochi soldi.
Ne esce un ritratto molto vivo e realistico della metropoli iraniana,
grazie a un uso sapiente del linguaggio fumettistico che ne rende tutta
la coralità e la confusione. La storia, con alcuni accenni di
fantastico, riesce ad essere una lucida denuncia della condizione
dell’infanzia e delle ragazze a Teheran, senza mai scadere nella
consolazione o nel compiacimento accusatorio, e senza rinunciare a un
ritmo narrativo avvincente e a una buona caratterizzazione visiva dei
personaggi.»
Un gruppetto di bambini si aggirano per le strade di
Teheran. Sono sporchi e malvestiti. Le loro pance sono vuote e i loro
occhi sono pieni di rabbia: la vita ha giocato loro un brutto scherzo,
li ha fatti nascere poveri e soli, in una realtà in cui dei grandi è
meglio non fidarsi. Vivono alla giornata, schiavi di un uomo e una donna
che li usano come mendicanti e borseggiatori. A proteggerli non c'è né
Dio né il destino, ma solo la loro determinazione, una pistola che gira
di mano in mano e uno stormo di corvi che sembra seguirli ovunque.
Questo libro offre un ritratto dell'Iran contemporaneo, creato da una
donna iraniana che, lavorando e vivendo anche all'estero, ha imparato a
riconoscere le bellezze e le zone grigie del suo Paese con grande
obiettività.
In Ninna nanna a Teheran Nassim Honaryar racconta una storia di quotidiana disperazione e rivalsa, scavando così a fondo nel cuore di questi bambini cresciuti troppo in fretta da portare alla luce un tesoro inestimabile: la loro sanguigna innocenza.
In Ninna nanna a Teheran Nassim Honaryar racconta una storia di quotidiana disperazione e rivalsa, scavando così a fondo nel cuore di questi bambini cresciuti troppo in fretta da portare alla luce un tesoro inestimabile: la loro sanguigna innocenza.
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