All'indomani della vittoria di Franco, il piccolo paesino di Gexto, nei
Paesi Baschi, è un luogo paralizzato dalla paura: rappresaglie ed
esecuzioni da parte di «quelli della Falange» sono all'ordine del
giorno, e poco a poco gli uomini stanno scomparendo: alcuni sono caduti
in guerra, altri vengono portati via in passeggiate dalle quali non si
fa più ritorno, oppure fucilati di fronte alle loro famiglie, fra le
grida delle loro donne. Ma chi c'è dall'altra parte? Altri uomini.
Questa è la storia di Rogelio Cerón, uno di loro, un falangista ventenne
che fa quello che fa senza sapere bene perché. Un giorno uccide un
maestro repubblicano sotto lo sguardo del figlio, un bambino di dieci
anni; per lui niente sarà mai più lo stesso, quegli occhi gli rimarranno
impressi nella memoria per sempre: occhi fissi, freddi, che non
piangono, ma che promettono vendetta. Trent'anni dopo, gli abitanti del
paesino si chiederanno quale mistero si celi dietro la figura solitaria
del «pover'uomo della baracca», che da molto tempo conduce una vita da
eremita prendendosi cura di un albero di fico, sopportando in silenzio
l'assedio di un vicino convinto che sotto la pianta ci sia un tesoro.
Cosa si nasconde, realmente, sotto quell'albero? Qual è il suo
significato? Per la prima volta nelle librerie italiane questo
memorabile romanzo di Ramiro Pinilla, autore di culto del Novecento
spagnolo riscoperto grazie a Fernando Aramburu. Un romanzo magistrale
sulla vendetta e sul perdono, sulle sconfitte e le umiliazioni, sulla
memoria di un popolo, le ferite di un'intera generazione e la forza
dirompente della Storia, che entra nella quotidianità e la stravolge.
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