L’abbondanza non c’è mai stata davvero, se non per pochissimi. Abbiamo soltanto vissuto l’illusione di un’abbondanza artificiale e ipocrita, dopata dal cibo a basso costo. L’inflazione e il caro energia hanno smontato questa illusione. Ce ne accorgiamo perché fare la spesa costa sempre di più. Ma come siamo arrivati fino a questo punto e cosa possiamo fare?
È stata definita una ‘tempesta perfetta’ quella
che si è abbattuta sull’Occidente. La guerra, la crisi energetica e
l’emergenza climatica hanno sconvolto le nostre vite quotidiane. Per la
prima volta nella memoria recente, tra profezie di scaffali vuoti al
supermercato e rischio di carestia globale, è sembrata addirittura
minacciata la disponibilità di cibo sulle nostre tavole. Ma le cose sono
andate sul serio come ci hanno raccontato i media? Che ruolo ha avuto
la speculazione finanziaria? E la politica, quali interessi sta
tutelando? Se è vero che siamo al cospetto di una crisi di sistema senza
precedenti, occorre tirarne le fila senza cedere ad allarmismi e
narrazioni fuorvianti. Di certo a essere saltato è il dogma del sotto
costo, con i prezzi in salita mentre gli stipendi in Italia restano
fermi al palo. A crescere è allora anche la frustrazione al
supermercato, tra chi vuole ancora fare scelte ecosostenibili, ma vede
svuotarsi il portafogli. Sottrarsi a questo ricatto morale è l’unica via
d’uscita dal vicolo cieco in cui ci troviamo.
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