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mercoledì 4 novembre 2020

Da domani in libreria "Vittoria d'autore". Un saggio di Marco Roncalli, edito da Morcelliana

Da domani in libreria "Vittoria d'autore". Un saggio di Marco Roncalli, edito da Morcelliana, che oltre a presentare per la prima volta le testimonianze di insospettabili visitatori illustri al capolavoro appena ritornato a Brescia dopo due anni di restauro, ne svela insieme agli enigmi, il ruolo identitario dal Risorgimento ad oggi

 
“Qualcosa di sorprendente, ma che non si era ritenuto impossibile. Qualcosa d’insolito, ma che premiava un’attesa collettiva fiduciosa. Qualcosa di straordinario, che tuttavia si fondava su molti studi e ricerche operose. Qualcosa accaduto in una serata estiva, che avrebbe offerto ad una città un emblema singolare, un simbolo antico con cui paradossalmente lasciarsi alle spalle l’età moderna ed entrare in quella contemporanea. Un ingresso vigilato da una dea alata risvegliata da un sonno di secoli, rappresentazione di vittoria e bellezza, forza e solennità”. Comincia così “Vittoria d’autore. Gli scrittori e la dea alata” (pagg. 256 con 50 illustrazioni a colori, euro 20, Morcelliana in collaborazione con Fondazione Brescia Musei), il volume che Marco Roncalli manda in libreria nei giorni del ritorno della statua restaurata e collocata nel rinnovato Capitolium del Parco Archeologico di Brescia Romana. Si tratta di un saggio originale, accompagnato da una cinquantina di immagini - molte inedite, storiche o dedicate al capolavoro dopo il recente restauro - che inizia proprio con la sorprendente scoperta. Quando “quasi due secoli fa nel cuore antico di Brescia, dove affioravano i resti di una provincia imperiale ricca di ferro, sull’onda lunga di una nuova attenzione per le antichità", "veniva alla luce un tesoro di importanti bronzi fra i quali la celeberrima Vittoria”. Era la sera del 20 luglio 1826. Da allora la statua divenne meta di generazioni di viaggiatori colti o curiosi turisti, mentre continuavano a sovrapporsi ipotesi e interpretazioni - specialmente fra gli archeologi - sulla sua datazione, la provenienza, il suo significato, le differenze con le “sorelle” alate e non. Le pagine di Roncalli per la prima volta richiamano lo stupore di quanti, nel corso del tempo, hanno sostato realmente davanti a questa stupenda figura femminile avvolta in una tunica, probabilmente con duemila anni alle spalle. Stupore provato anche da personaggi famosi, italiani e stranieri, dei quali non si conosceva l’omaggio a questa Nike bresciana, prodigio di potenza, ma persino di grazia, a tal punto che si è vista in lei anche una precedente Venere. Insomma non solo Carducci o D’Annunzio. Troviamo qui una galleria di nomi insospettabili: da Antonio Rosmini a George Sand, da Marie d’Agoult con Franz Liszt a Niccolò Tommaseo, da Théophile Gautier a Prosper Mérimée, da Theodor Mommsen ai fratelli Goncourt, da Henry James a Sigmund Freud, da Jacob Burckhardt ad Anatole France, da Edith Wharton a Rainer Maria Rilke, da Max Picard a Manara Valgimigli, ecc. Ma troviamo anche i commenti di teste coronate e diplomatici europei, rivoluzionari e governanti. Il volume, infatti, insieme alla ricostruzione di questo Grand Tour con destinazione o tappa Brescia riflette al contempo sull’evoluzione di una città, dove della “Vittoria alata” ci si è appropriati in più modi. Facendone un mito sin dall’inizio caro alle istanze risorgimentali. Nella valorizzazione della romanità come elemento fondante un’identità nazionale in più contesti e già alla vigilia dell’unità del Paese. Indicandola come simbolo centrale nel repertorio patriottico nei periodi bellico. Sino a talune distorsioni nella retorica della propaganda del Ventennio, ed oltre. Insieme a quello letteraria un approccio storico, prendendo atto del resistere del ruolo identitario di una statua unica- da molti associata per la sua importanza ai Bronzi di Riace - la cui grazia enigmatica va oltre quella classica dei gesti, dei drappeggi: la Vittoria come una "donna divina" tornata a vivere dal buio, tornata a vincere e volare, a volare e a vincere.
 
Marco Roncalli, Vittoria d’autore. Gli scrittori e la dea alata, pagg. 256 con 50 llustrazioni a colori, euro 20, Morcelliana.
 
 
 
 

 

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