La
scrittrice palermitana Maria Tronca presenta “L’ultima punitrice”, un
misterioso romanzo ambientato nell’assolata Sicilia, terra di tradizioni
arcaiche tramandate di generazione in generazione. Una storia di inganni e di
verità svelate a caro prezzo, in cui si racconta dell’esistenza non
convenzionale di Ninfa Cusimano - punitrice, “maara” e guaritrice - e del suo
difficile percorso di accettazione del proprio destino. Una prova di raffinata
narrativa da parte di un’autrice esperta, che sa descrivere lucidamente i
profondi abissi dell’animo umano.
Titolo: L’ultima
punitrice
Autore: Maria Tronca
Genere: Narrativa
contemporanea
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Bohemien
Pagine: 416
Prezzo: 20,00 €
Codice ISBN: 978-88-313-14-329
«Ora so. Li ho trovati. Posso agire. Saranno puniti.
Finalmente. Un soffio leggerissimo mi sfiora come una carezza, apro gli occhi e
sorrido, mi sento giovane e forte, come se fossi nata oggi. E tutto grazie a
loro. E a Marlene. Improvvisamente ho fame. Di carne […]».
“Io sono l’ultima punitrice della mia
stirpe, non ho figli e non avrò nipoti a cui tramandare la mia arte, il mio
segreto e il mio destino”. Sono le enigmatiche parole di Ninfa Cusimano, l’intensa
protagonista del romanzo L’ultima punitrice di Maria Tronca. Nell’opera
viene narrata la storia di Ninfa a partire dagli otto anni fino ai quarant’anni:
un arco vitale denso di avvenimenti sullo sfondo di una Sicilia incantevole,
carica di profumi, di colori e di misteri. Da bambina Ninfa si innamora
perdutamente del suo migliore amico, Nino, e questo amore disperato e ossessivo
l’accompagnerà per tutta la sua esistenza: “Fu un incantesimo, un sortilegio.
Una maledizione”. Ninfa vive con i genitori a Palermo, ma trascorre tutte le
sue estati a Mondello, ospite degli amati nonni Giacomino e Dorina. E proprio
Dorina diventa per Ninfa un imprescindibile punto di riferimento, perché sarà
lei ad aprire gli occhi della nipote su un mondo sconosciuto e ancestrale, vecchio
di tre secoli, parte integrante del suo destino. Dorina è conosciuta in paese
come una guaritrice: sa preparare rimedi naturali con le erbe per ogni malanno
dello spirito e del corpo. In casa si è ritagliata un “antro magico” in cui
ogni giovedì presta consulenza a chi ha bisogno di aiuto con la sua
caratteristica sciarpa nera e oro e la sua clessidra. Ninfa comprende crescendo
che questo aiuto non è solo atto a guarire dai mali ma anche a riparare alle
ingiustizie. Dorina è una Punitrice, e sa che un giorno sua nipote dovrà
imparare a seguire le sue orme. E questo avviene prima del previsto, perché
Ninfa riceve la visita dello spirito della Vecchia, sua antenata e Punitrice,
uccisa dalla gente del suo paese perché ritenuta erroneamente una strega
responsabile di una morte innocente. La Vecchia diventa una costante nella vita
di Ninfa; a volte appare nei suoi sogni e le offre consigli sul suo misterioso
cammino, altre volte la rimprovera per le sue scelte discutibili. Ninfa è
infatti combattuta tra la luce e l’oscurità: il potere che ogni anno cresce
dentro di lei la spinge a non essere solo una guaritrice e una giustiziera
dalla parte del bene, ma anche una strega pronta a scagliare anatemi, o come li
chiama lei “attassi”, che possono recare molto male, perfino portare alla
morte. È un potere troppo grande quello che si ritrova Ninfa tra le mani, e
nonostante l’aiuto della nonna, della stravagante Marlene e degli amici Nino e
Antonella, la giovane perde a volte l’orientamento e sceglie strade controverse
e maledette. La morte improvvisa di Dorina, investita da qualcuno che è poi
scappato, e la perdita della sua illusione d’amore a causa di una serie di
inganni, portano Ninfa ad approfondire i lati oscuri della sua arte, in attesa
di castigare i colpevoli. L’ultima punitrice racconta della discesa
della protagonista negli abissi della vendetta e della rabbia, ma anche della
forza dell’amicizia vera e dell’amore sincero, unici motivi di risalita,
portatori instancabili di perdono.
TRAMA. Le
estati di Ninfa sono il villino dei nonni a Mondello, la casa principesca di
Barbara, gli occhi di velluto di Nino, l’eleganza di Marlene al manicomio, e
poi gli amici in motorino, i fuochi sulla spiaggia, l’amore intramontabile per
Nino e la lite con Barbara, il suo sguardo di marmo. L’estate diventa il
periodo dell’apprendistato da Punitrice, un destino che scorre nel sangue di
Ninfa e di nonna Dorina sin dai tempi della Vecchia e della minaccia che
rappresenta. Ninfa impara il potere delle erbe e la capacità di ascoltare, ma
raccoglie l’eredità di famiglia a modo proprio, con nuove regole e con la
complicità di Antonella, decidendo che le sue punizioni potrebbero anche
essere terribili. Un giorno potrebbe averne bisogno. Con L’ultima punitrice,
Maria Tronca conferma le sue qualità di tessitrice di trame e destini e di
narratrice in grado di ricostruire attorno al lettore una Sicilia meravigliosa.
BIOGRAFIA.
Maria Tronca è nata a Palermo, dove
vive e lavora. Laureata in Lingua e letteratura inglese, ha lavorato all’Università
degli studi di Palermo come bibliotecaria per dodici anni. Ha inoltre curato
una collana di letteratura erotica moderna e contemporanea per Mondadori. Pubblica
sotto pseudonimo la raccolta di racconti “L’isola delle Femmine” (Mondadori,
2005). Nel 2010 esce il suo primo romanzo “Rosanero” e nel 2011 “L’amante delle
sedie volanti”, entrambi pubblicati con Baldini & Castoldi e Dalai. Ha inoltre
pubblicato il mini romanzo “A occhi aperti” (Qanat edizioni, 2016) e “Le fate
di Palermo” (DOTS, 2018). Organizza eventi di social eating: “A tavola dalla cuciniera
narrante”, coniugando la sua passione per la scrittura, il racconto e la cucina
tipica siciliana, etnica e storica. Da novembre 2017 a dicembre 2018 ha curato
la pagina Facebook di D Ricette (la Repubblica) e il blog “Il mestolo e la
penna”, sempre per Repubblica, dove parlava di cucina, in tutte le sue
sfaccettature, ma anche di vita. Vera.
LA CASA EDITRICE. Les Flâneurs Edizioni nasce nel 2015 grazie a un gruppo di giovani amanti
della Letteratura. Il termine francese “flâneur” fa riferimento a una figura
prettamente primo novecentesca d’intellettuale che, armato di bombetta e
bastone da passeggio, vaga senza meta per le vie della sua città discutendo di
letteratura e filosofia. Oggi come allora, la casa editrice si pone come
obiettivo la diffusione della cultura letteraria in ogni sua forma, dalla
narrativa alla poesia fino alla saggistica, con indipendenza di pensiero e
occhio attento alla qualità. Les Flâneurs Edizioni intende seguire l’autore in
tutti i passaggi della pubblicazione: dall’editing alla promozione. Les
Flâneurs Edizioni è contro l’editoria a pagamento.
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