Due accademici americani, Vinnie, che insegna Letteratura per
l'infanzia, e Fred, giovane ricercatore della stessa università, hanno
la possibilità di trascorrere un anno sabbatico in Inghilterra. Lei,
Vinnie, cinquantenne sola con un matrimonio fallito alle spalle,
importanti successi professionali e rassegnata all'indipendenza e alla
solitudine, sogna tuttavia un'avventura a Londra, possibilmente, essendo
molto snob, con un genio artistico, o perlomeno con un brillante
critico letterario. Chi, invece, la farà davvero sognare è un ingegnere
dell'Oklahoma, che si occupa di rifiuti: Chuck Mumpson è un po' rozzo,
molto americano e si veste più come Bronco Billy che come lord Byron. Il
giovane collega di Vinnie, Fred, bello in modo irresistibile, avvilito
per il recente abbandono della moglie, si invaghisce di un'attrice
inglese ancora più stravagante della consorte. Condotto sull'onda di
continue opposizioni, "Casuali incontri fra estranei" è un romanzo di
formazione, in questo caso per adulti confusi e insicuri. L'autrice
dipinge con bonaria ironia i difetti dell'una e dell'altra sponda
dell'Atlantico attraverso una satira di costume che coinvolgerà per
certo chi a Londra è stato e se ne è innamorato, chi ama sognare di vite
un po' bohémienne e chi semplicemente apprezza un buon libro.
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