Ma, a differenza di quel che accade nei romanzi polizieschi, la ragione
può far luce solo su una piccola parte del mondo, e nell’incerto
chiarore che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che è
paradossale, casuale. Con questa zona oscura, che non si può dominare,
anche Matthäi dovrà fare i conti. Accadrà a Mägendorf, mentre il föhn
fa catapultare sul villaggio, a grandi folate, un caldo innaturale, che
eccita e incattivisce. Il corpo di una bambina, Gritli Moser,
assassinata a colpi di rasoio, viene trovato da un ambulante, von
Gunten. Tutti i sospetti e dubbi ricadono su di lui, che dopo un interrogatorio
di venti ore confessa, e si impicca nella sua cella. Per tutti il caso è
chiuso, ma non per Matthäi. Gritli ha confidato a un’amica di avere
incontrato un gigante alto come una montagna, « pieno di piccoli
porcospini », e lo ha disegnato. Una favola? Non per Matthäi: altri
bambini sono in pericolo e il gigante dei porcospini sta per colpire
ancora, ne è convinto. Per inseguire quel fantasma rinuncerà a tutto:
alla sua immagine di investigatore glaciale, alla sua implacabile
logica, al suo posto di commissario. E non esiterà a trasformarsi in
benzinaio, a usare come esca una bambina, a sprofondare via via in un
grandioso delirio – ad attendere, inesorabile, che il Caso, cui non
aveva mai creduto, gli consegni l’assassino.
Nessun commento:
Posta un commento