Ancora oggi una
questione sociale complessa quanto quella della prostituzione viene spesso
affrontata con leggerezza, se non addirittura ignorata da chi ritiene le
prostitute donne perdute, irrimediabilmene votate per interesse, o per vizio,
al loro sordido mestiere. Il libro di Bullough, storico americano
specializzatosi in tematiche di medicina sociale, ha il grande merito di
affrontare l’argomento su basi originali, ponendo l’accento sui motivi
storico-sociali che hanno portato migliaia di donne verso il mestiere più
antico del mondo. Attraverso un’analisi brillante e approfondita che va dalle
società primitive fino agli anni Sessanta del XX secolo, l’autore analizza
l’atteggiamento delle varie comunità e religioni e dei poteri statali di fronte
al problema, nonché il percorso della donna nelle diverse epoche. Vita
familiare, educazione, indigenza, ignoranza sessuale, disinibizione… Se questi
sono i motivi di fondo che, in ogni epoca, hanno concorso a determinare la
scelta di molte giovani donne, altre considerazioni e condanne morali hanno
spesso reso impossibile il loro reinserimento in una società che, pur servendosi
del loro corpo, si è quasi sempre rifiutata di agevolarle nella dura ricerca di
una nuova esistenza. In appendice un saggio di Elizabeth Bernstein sulla
prostituzione nella San Francisco dall’Ottocento a oggi, che getta una luce
nuova sul ruolo e la dimensione delle sex workers nella società odierna.
Vern Leroy Bullough
(1928-2006) è stato uno storico e sessuologo statunitense. Professore emerito
alla State University di New York (suny) e presso la California State
University, presidente della Society for the Scientific Study of Sexuality, è
stato uno dei fondatori della American Association for the History of Nursing e
membro del comitato scientifico della rivista americana Paidika: The Journal of
Paedophilia. Nel 1992 ha ricevuto il Distinguished Humanist Service Award
dall’International Humanist and Ethical Union (iheu), di cui è stato
co-presidente dal 1995 al 1996. Bullough è ricordato soprattutto come eminente
sessuologo e storico della medicina, e come un pioniere nello studio dei
comportamenti sessuali.
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