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martedì 3 settembre 2024

L'ultima estate in paese di Simonetta Tassinari (Corbaccio)

A diciott'anni tutto sembra possibile, anche se vivi in un paese sperduto dell'Appennino.


In uno sperduto paese molisano di montagna, durante l'estate del 1975 giunge inaspettato un giovane straniero biondo, alto, a cavallo di un potente Kawasaki: il suo nome è Pierre Duchamp, di nazionalità belga, di professione architetto. Pianta la sua tenda ai confini del parco pubblico. Nello zaino ha un manuale di puericultura italiano, stampato proprio in quel paesino, unica traccia della sua famiglia d'origine, e che gli è stato consegnato, una volta finiti gli studi, dalla madre superiora dell'orfanotrofio nei pressi di Liegi nel quale è cresciuto. Con lui la gente del posto è gentile, ma evasiva, da una parte sembra volerlo aiutare, dall'altra sembrano tutti infastiditi se non allarmati dalla sua presenza. Gli unici a dargli una mano sono cinque liceali, cinque ragazzi a cui il paese va stretto e che sognano l'avventura. Grazie a loro verrà alla luce una vicenda sconcertante, che risale al lontano passato di un'Italia ancora stremata dalla guerra quando, in una notte di febbraio del 1946, una malandata corriera piena di famiglie di emigranti proveniente dalla Sicilia e diretta verso le miniere belghe, si era fermata al paese per far scendere un uomo e la moglie con le doglie. Dei due siciliani si sono poi perse le tracce, ma il loro passaggio ha lasciato in eredità una verità sconvolgente che investe tutta la piccola comunità.



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