Originalissima rivisitazione del mito di Teseo in chiave pop e fumettistica, Oreo è un libro che, come i migliori romanzi postmoderni, interroga e sfida a ogni pagina l’intelligenza del lettore.
“Uno dei romanzi più intelligenti che abbia mai letto. Ho riso a ogni pagina.” - Paul Auster
Oreo è il classico biscotto americano a due colori: nero fuori, bianco
dentro. Ma è anche il soprannome di Christine, l'eroina di questo
romanzo, nata dall'improbabile (e presto naufragato) matrimonio tra una
madre nera e un padre ebreo. È per ritrovare le tracce di quest'ultimo,
sparito senza spiegazioni anni prima, che l'adolescente Christine lascia
Philadelphia alla volta di New York. Seguendo una labile scia di
indizi, affronterà prova dopo prova una metropoli popolata da personaggi
grotteschi - nani e truffatori, ruffiani e fattucchiere - tenendo a
bada ogni pericolo con le uniche armi che ha: il cervello affilato e la
lingua svelta (senza disdegnare un tocco di arti marziali).
Originalissima rivisitazione del mito di Teseo in chiave pop e
fumettistica, "Oreo" è un libro che, come i migliori romanzi
postmoderni, interroga e sfida a ogni pagina l'intelligenza del lettore.
Con il suo spirito femminista e ribelle, la sua garbata satira del
meticciato culturale e l'inesauribile vena linguistica, che mescola con
disinvoltura lo yiddish e il vernacolo dei neri, i giochi di parole e i
puri e semplici neologismi, questa perla ritrovata degli anni Settanta
conserva intatta la comicità sofisticata e la fantasia straripante di
un'opera letteraria fuori da qualsiasi schema.
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