A 75 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, finalmente una
storia della Resistenza italiana con l’ambizione di proporre uno
sguardo complessivo su fatti e momenti che hanno cambiato per sempre il
nostro paese.
I due anni che vanno dall’8 settembre 1943 al 25
aprile 1945 rappresentano un momento cruciale della storia d’Italia.
Sono gli anni della guerra mondiale, con le truppe straniere che
occupano il paese. Sono gli anni della guerra civile, con lo scontro tra
italiani di diverso orientamento. Sono gli anni della guerra di
liberazione, in cui si combatte contro il nazifascismo per preparare e
far nascere una paese democratico e libero. È il ‘tempo delle scelte’
per una società italiana schiacciata sotto il tallone nazista e
fascista, lacerata tra collaborazionismo e ribellismo. Una nazione
divisa politicamente, militarmente e moralmente all’interno di un’Europa
in fiamme. Per fare i conti con la storia della Resistenza italiana, il
libro ripercorre le varie fasi delle diverse Resistenze: le specificità
della guerriglia urbana, l’attestamento nelle regioni di montagna,
l’organizzazione dei gruppi partigiani nelle zone di pianura. Affianca
alla lotta armata le varie forme di supporto fornito ai ‘banditi’ da
settori delle popolazioni, si addentra nella cosiddetta zona grigia,
evidenzia la peculiarità delle deportazioni politica e razziale, nonché
l’internamento dei militari. L’interazione con gli Alleati è colta nel
contributo fornito alla campagna d’Italia, nelle rischiose missioni
militari paracadutate dietro le linee, nel rilevante lavoro informativo
svolto dai ‘ribelli’ per i servizi segreti angloamericani, senza
tralasciare la ricostruzione del sostegno finanziario e armato
preordinato dai centri Alleati in Svizzera. Una ricostruzione nuova,
originale, vivida in cui lo sguardo d’insieme si alterna costantemente
con l’attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o
inedite. Un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi
testimoni diretti di queste vicende sta dando sempre più spazio a un uso
politico della Resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la
storia.
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