Impiegati, baristi, cassieri, ma anche chirurghi, piloti d'aerei e
tassisti: sono tantissimi i mestieri che, nell'era dell'economia
digitale, potranno essere sostituiti da macchine capaci di svolgere le
stesse mansioni in maniera più efficiente e a costi inferiori. Secondo
Nicholas Agar, tuttavia, non è la perdita di posti di lavoro il prezzo
più alto che rischiamo di pagare: in un mondo nel quale le macchine
saranno programmate non solo per compiere operazioni automatiche, ma
anche per ragionare, prendere decisioni e risolvere problemi, sarà
infatti drasticamente ridotto il grado di umanità presente nella nostra
società. Nel volgere di pochi anni, facoltà quali far accadere le cose,
intervenire sulla realtà ed esercitare un potere causale rischiano di
essere affidate totalmente ad agenti non umani. È davvero questa la
forma che vogliamo dare al futuro che ci aspetta? Come possiamo fare per
evitarlo? Secondo Agar, la soluzione è nella costruzione di una società
che sia capace di integrare l'economia digitale con quella sociale,
promuovendo un progresso tecnologico che metta al centro l'umanità e le
sue interazioni. L'Era digitale ci pone di fronte a quella che è forse
la sfida più importante della nostra storia: difendere la capacità umana
di generare cambiamento nella società. Rispondere a questa sfida è
urgente e necessario, per poter dire che restiamo umani nell'Era
digitale, per dimostrare che siamo ancora artefici del nostro destino.
Prefazione di Andrea Prencipe.
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