Narratrice visionaria e sanguigna, capace di unire l’inventiva
dialettale di Camilleri all’intensità emotiva di Elena Ferrante, Linda
Barbarino canta una storia d’amore e di magia: la saga di una famiglia a
un passo dalla fine, travolta da voracità e invidia.
«La Dragunera parla con voce sanguigna, è il canto di una terra assolata e pervasa di magia» - Donatella Di Pietrantonio, autrice de L’Arminuta
Rosa farebbe di tutto per tornare nella sua casa di bambina, quando
volava tra le braccia di suo padre e cantava su un terrazzino profumato
di basilico. Ma Rosa non può tornare, perché la casa è in rovina e lei
per sopravvivere è diventata la puttana del paese. Ogni sabato Paolo le
manda un fischio alla finestra per comperare qualche ora del suo amore.
Ogni sabato la porta di Rosa si apre per farlo entrare. Paolo lavora le
vigne di famiglia ed è ossessionato da un’altra donna che odia e
desidera con uguale ferocia, una donna che dovrebbe tenere lontano,
perché è la moglie di suo fratello e fin dal nome evoca tempesta e
sciagura. La Dragunera, così la chiamano, è una fimmina sensuale e
altera, i suoi capelli sono li di vento, i suoi occhi ramarri lo
visitano in sogno; c’è chi dice che sia una strega. Cammina annaccata
sui tacchi fra la basole delle viuzze, il seno che pare disegnato sotto
la vestina stretta, il volto senza vergogna e senza paura.
La Dragunera è il racconto di una Sicilia ruvida e incantata, in cui si muovono personaggi dolcissimi e brutali, che hanno labbra vermiglie e unghie sporche di terra. Narratrice visionaria e sanguigna, capace di unire l’inventiva dialettale di Camilleri all’intensità emotiva di Elena Ferrante, Linda Barbarino canta una storia d’amore e di magia: la saga di una famiglia a un passo dalla fine, travolta da voracità e invidia. Il romanzo avvolgente di una magara e di una prostituta che conosceva l’amore.
La Dragunera è il racconto di una Sicilia ruvida e incantata, in cui si muovono personaggi dolcissimi e brutali, che hanno labbra vermiglie e unghie sporche di terra. Narratrice visionaria e sanguigna, capace di unire l’inventiva dialettale di Camilleri all’intensità emotiva di Elena Ferrante, Linda Barbarino canta una storia d’amore e di magia: la saga di una famiglia a un passo dalla fine, travolta da voracità e invidia. Il romanzo avvolgente di una magara e di una prostituta che conosceva l’amore.
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