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Piano nobile Simonetta di Agnello Hornby (Feltrinelli)

Dopo Caffè amaro, il nuovo episodio di una maestosa trilogia siciliana. Simonetta Agnello Hornby sgomitola storie che sono anche episodi della storia di tutto il Paese e dilatano quella capacità di allacciare la visione d'insieme e la potenza del dettaglio.

Le famiglie sono famiglie, e chissà ancora per quanto impediranno, nasconderanno, confonderanno.

Palermo, estate 1942. Nel suo letto di morte, il barone Enrico Sorci vede passare davanti agli occhi, come in un lucido delirio, la storia recente della sua famiglia. Vede la devozione della moglie, le figlie Maria Teresa, Anna e Lia, i figli Cola, Ludovico, Filippo e Andrea, ma vede anche i bastardi, e nel contempo il destino di una città che a cavallo del secolo splende di opportunità e nuova ricchezza, con i treni che arrivano carichi di merci. Poco prima di morire il barone ordina che la notizia del suo trapasso non venga annunciata subito e infatti, ignari, i parenti si radunano intorno alla grande tavola della sala da pranzo per un affollatissimo simposio che si tiene fra silenzi, ammicchi, tensioni, battibecchi, antichi veleni, nuove ambizioni. È come se il piano nobile di palazzo Sorci fosse il centro del mondo, del mondo che tramonta – fra i bombardamenti alleati e la fine del fascismo – e del mondo che sta arrivando, carico di speranze ma anche di una nuova e più aggressiva criminalità. Cola, per espressa volontà del padre, siede al posto del capofamiglia. E suo è lo sguardo con cui si aprono le nuove vicende. Dopo di lui prendono la parola tutti i personaggi che più da vicino sono coinvolti con il destino della famiglia. Uno dopo l'altro portano testimonianze, visioni, memorie che si avviluppano, come in una spirale di fatti e di passioni, intorno all'accadere che segna Palermo dal 1942 fino all'aprile del 1955. Offesa dalla guerra e dall'occupazione, la città si apre con sventato entusiasmo a una nuova ricchezza e a nuove alleanze con la politica e la malavita. Nelle pieghe della famiglia Sorci si consumano amori, fughe, passioni, ribellioni, rovine. E tutto fluisce, incessante. Agnello Hornby sgomitola storie che sono anche episodi della storia di tutto il Paese e dilatano quella capacità di allacciare la visione d'insieme e la potenza del dettaglio, che i lettori hanno già imparato a riconoscere in Caffè amaro.

 


 

Il danzatore dell'acqua di Ta-Nehisi Coates (Einaudi)

Nella piantagione di Lockless vive Hiram Walker: ha diciannove anni ed è nato schiavo, ma possiede qualcosa che lo rende unico. Il padre di Hiram è il proprietario della piantagione: come spesso accadeva all'epoca, ha messo incinta una schiava e l'ha poi venduta quando Hiram era solo un bambino. Della madre Hiram non ricorda niente, nonostante la memoria portentosa che, insieme alla sua intelligenza, gli ha permesso di lavorare a stretto contatto con i bianchi. Un giorno, quando Hiram ha diciannove anni, succede qualcosa di inspiegabile: gettato nelle acque tormentose di un fiume, il giovane scopre di possedere un misterioso potere. Un potere, una visione che si trasformerà in una missione, per sé e per tutto il suo popolo. La storia della sua fuga dalla piantagione e di come imparerà a controllare la «Conduzione» è la storia della sua presa di coscienza, individuale e collettiva. È la storia di un riscatto e di un amore: perché è la storia di una rivolta. Quando negli Stati Uniti è uscito Il danzatore dell'acqua di Ta-Nehisi Coates il mondo editoriale ha capito di essere di fronte a un evento storico: il primo romanzo dell'intellettuale invitato piú volte alla Casa Bianca da Obama ha esordito direttamente al primo posto nella classifica del «New York Times», è stato scelto da Oprah Winfrey per il suo Book Club, è stato nominato tra i migliori libri del decennio dalla rivista «Paste» e inserito tra i libri dell'anno nelle liste di «Time», «The Washington Post», «Chicago Tribune», «Vanity Fair», «Esquire», «Good House- keeping», The New York Public Library, «Kirkus Reviews», «Library Journal» e dalla National Public Radio. A distanza di mesi il libro, se possibile, appare ancora piú urgente: attraverso l'immaginazione letteraria e la sua magia, Coates ci dà la possibilità di credere per un attimo in un'altra Storia, piú clemente nei confronti di coloro che per secoli furono oppressi dalla schiavitú. Ma dura solo un istante, perché Il danzatore dell'acqua è soprattutto una riflessione profonda su quella che, purtroppo, è stata l'unica, vera, Storia. «L'oblio è la vera schiavitú, dice un personaggio del romanzo, l'oblio è la vera morte. È ciò che rende Il danzatore dell'acqua un'opera senza tempo, degna di essere annoverata tra i classici della letteratura contemporanea».
 
 

 

Libri, la sindrome di Wolfram raccontata da chi la vive

Libri, la sindrome di Wolfram raccontata da chi la vive: Si intitola “Vivere e sorridere” il racconto scritto da Martina D’Agostino che riporta nero su bianco le confidenze più intime e il vissuto di Matteo Perrone

Sta per arrivare un'eroina senza macchia Period Girl Dal 29 ottobre in libreria il nuovo libro di Giorgia Vezzoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Robin vi sarà simpatica, giuro l'amerete tantissimo, sarà la vostra migliore amica. E ora non vi resta altro che conoscerla attraverso le pagine di questo libro.» (Igiaba Scego)


Arriva in libreria il 29 ottobre il nuovo romanzo per giovani adulte e adulti di Giorgia Vezzoli, Period Girl, pubblicato da Settenove, il primo romanzo in Italia in cui le mestruazioni, da tabù innominabile, diventano assolute protagoniste, con tutta l’intenzione di rivoluzionare l’immaginario collettivo.

In molti paesi del mondo le ragazze e le donne lottano contro i pregiudizi e superstizioni che, durante le mestruazioni, le tengono lontane dalla scuola e dalla società. In Europa e nel ricco Occidente il pregiudizio è tale per cui la rappresentazione sui media o la discussione pubblica è soggetta a gravi tabù. Le mestruazioni, fenomeno che accomuna la metà del genere umano, ricevono un'attenzione irrisoria nell'ambito delle politiche di benessere e salute pubblica dei nostri Governi e ancora oggi in alcuni paesi, come la Scozia, emerge un problema di period poverty, con donne e ragazze indigenti costrette a saltare la scuola durante la mestruazione per l'impossibilità di acquistare gli assorbenti.

È giunto il momento perché l'immaginario collettivo cambi! E il libro di Giorgia Vezzoli va in questa direzione, parlando a ragazze e ragazzi adolescenti.

All'arrivo del menarca Robin ha 11 anni e iniziano ad accaderle fenomeni strani. Voci, rumori, la pianta avvizzita sullo scaffale che cresce improvvisamente... Scoprirà che in corrispondenza di ogni sua mestruazione si manifesta in lei un vero e proprio superpotere: a contatto con la terra, Robin può far nascere alberi, piante e altri elementi naturali. Period Girl narra la genesi di una supereroina che, grazie al potere del proprio flusso mestruale, può salvare il pianeta dalla deforestazione, contrastando i cambiamenti climatici e collaborando con le più importanti organizzazioni internazionali.

Con ironia, leggerezza e grande energia, il romanzo di Vezzoli decostruisce lo stigma legato al ciclo mestruale e sprona le giovani lettrici ad accogliere i cambiamenti del corpo con serenità… e anche un pizzico di impazienza!

Il ciclo di incontri on line

In occasione dell’uscita del libro è stato organizzato un ciclo di incontri online: si comincia giovedì 29 ottobre alle 18.30 con una diretta Facebook sulla pagina di Settenove con Giorgia Vezzoli e Paola Maria Lussoglio, ostetrica e consulente sessuale, per discutere di Menarca tra pregiudizi e super poteri. Il grande tabù delle mestruazioni sarà invece protagonista del secondo appuntamento, giovedì 5 novembre, alle 19.30, con l’autrice in diretta affiancata da Igiaba Scebo, scrittrice e giornalista e Alessandra Spada, autrice e illustratrice. Si prosegue poi il 12 novembre alle 18.30 con Uomini e mestruazioni: chi paura del flusso?: Lorenzo Gasparrini, filoso e scrittore, discuterà in diretta con Vezzoli di uno dei tabù maschili più diffusi.

L'autrice

Giorgia Vezzoli è poeta, autrice e esperta di comunicazione. Per Settenove ha pubblicato il racconto Mi piace Spiderman…e allora? che ha venduto oltre 5000 copie diventando un piccolo classico della letteratura femminista italiana per l’infanzia, presente in varie antologie scolastiche. Ha gestito per anni il blog «Vita da streghe» divenuto poi una pagina Facebook molto attiva nel contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni di genere.

Period Girl è l’ultimo libro della collana narrativa di Settenove, casa editrice nata nel 2013 dedicata alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere attraverso albi illustrati, saggistica, narrativa e percorsi scolastici.


Incipit

«Undici anni sono pochi e sono tanti.

Sono pochi per uscire di sera da sola. Sono tanti per stare tutto il giorno a giocare con le bambole di tua cugina che frequenta l’asilo. Sono pochi per andare a lavorare. Ma non sono mai pochi per aiutare i genitori nelle faccende domestiche. Raramente, pensava Robin, undici anni sono giusti. Perché si è sempre o troppo grandi per qualcosa o troppo piccole per qualcos’altro. Undici anni, per esempio, sono pochi per avere un figlio o una figlia. Eppure sono sufficienti per diventare fertili e avere le mestruazioni. Questo, per Robin, era il mistero più assurdamente incomprensibile degli undici anni nel momento in cui giunse il suo primo ciclo [...]».


martedì 27 ottobre 2020

La società della fiducia. Da Platone a WhatsApp di Antonio Sgobba (Il Saggiatore)

 Posso fidarmi di te? Quante volte lo avete detto nel corso della vostra vita, in amicizia, in amore, sul lavoro, prima di una confessione imbarazzante. In realtà, avete posto questa domanda in molte più occasioni, e continuate a farlo, senza nemmeno rendervene conto: ogni volta che leggete una notizia, che il medico vi prescrive una terapia, che un istruttore vi corregge la postura, addirittura mentre attraversate la strada; lo avete fatto quando siete rimasti a casa per mesi senza vedere nessuno perché ve lo aveva chiesto un governante alla tv e quando poi siete usciti perché vi hanno detto che potevate farlo senza pericolo. È così: la fiducia regola l'intera vostra esistenza. Eppure da qualche tempo la situazione non vi pare più quella di prima: i giornalisti vi sembrano tutti pennivendoli, i politici incompetenti, gli scienziati truffatori al soldo delle multinazionali; internet vi grida ogni minuto che nulla è come appare, esperti si azzuffano quotidianamente sostenendo l'uno l'opposto dell'altro, le massime cariche istituzionali condividono sui social una bufala dopo l'altra. Come fate a fidarvi ancora, e di chi poi? Ma, soprattutto, come siamo arrivati a questo onnipresente, confuso scetticismo, e che futuro può attenderci date queste premesse? Antonio Sgobba ricostruisce la storia della fiducia, ribaltando luoghi comuni e offrendoci punti di vista inediti da cui guardarci attorno: dalla peste nell'Atene di Socrate, con l'ardua scelta del saggio a cui affidarsi, alle epidemie del presente, in cui «bolle» di riferimento e «camere dell'eco» aiutano i virus a prosperare; dalle notizie inventate nella Francia ottocentesca alla postverità nell'era di Facebook e WhatsApp; dalle riflessioni di Platone sull'esperienza diretta a quelle di David Foster Wallace sul rapporto tra autorità e linguaggio. "La società della fiducia" è un viaggio alla scoperta della nostra inesauribile diffidenza, e dei modi che abbiamo trovato per continuare a credere gli uni negli altri. Perché, come abbiamo capito tanto tempo fa, se vogliamo restare uniti dubitare è bene, ma fidarsi è meglio. Molto, molto meglio. 

 


 

La XX Settimana della Lingua Italiana nel mondo con la partecipazione dell’Accademia Pellegrini diretta da Ilaria Bisanti e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

“La Settimana della Lingua Italiana nel mondo”, ormai alla sua XX edizione, è giunta nel tempo ad essere una delle più importanti iniziative di celebrazione della lingua italiana. Gli eventi e le attività previsti verteranno su forme espressive per valorizzare la lingua italiana attraverso l’immagine e l’illustrazione, con particolare attenzione alla filiera dell’editoria che unisce diversi linguaggi culturali e sociali. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, quest’anno si svolge dal 19 al 25 ottobre 2020. E’ organizzata dal Ministero degli Esteri e la Cooperazione Internazionale, dalla rete diplomatico-consolare e dagli Istituti Italiani di Cultura in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e il Turismo, il Ministero della Pubblica Istruzione e Università e dai principali partner della promozione linguistica nel mondo (Accademia della Crusca, Società Dante Alighieri, RAI) e dall’Ambasciata della Confederazione Elvetica.

L’Accademia Italiana Pellegrini di Campinas (San Paolo, Brasile) diretta da Ilaria Bisanti e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno (Lecce, Puglia) in occasione di questa importante manifestazione di rilievo internazionale, hanno ragionato in maniera glocal ovvero globale e locale pensando ad un percorso fatto di suoni ed immagini, informazioni, visioni e brevi interviste che legano in un sottile fil rouge due mondi come il Brasile (Ilaria Bisanti è leccese d.o.c. ma vive in Brasile da più di 10 anni e dirige l’Accademia Italiana Pellegrini) il Salento (Puglia, Italy) che hanno fatto della cultura e del colore delle loro tradizioni e soprattutto dell’accoglienza, la base della loro vocazione all’altro, e al dialogo e ascolto di alterità altre. Un modo di essere e di vivere quello brasiliano e quello salentino, che ha non solo saputo recepire tutte quelle sfumature esperienziali, sociali, antropologiche provenienti da diverse tradizioni etniche, ma è stato in grado di assorbirle, metabolizzarle e ricostruirle anche in nuovi linguaggi, perfettamente in sincronia con lo sviluppo di arti, mestieri narrazioni della contemporaneità. Il viaggio proposto dall’Accademia Pellegrini sarà un percorso che abbraccerà editoria, turismo culturale, arte contemporanea, e consigli su come orientarsi, cosa vedere, cosa sentire nei luoghi di cui si parla. Le voci sono state affidate a diversi artisti e operatori culturali di Lecce e del Salento, scrittori che parleranno delle loro esperienze legate al territorio e dei loro percorsi, saranno consigliati siti web, video, che racconteranno della pizzica e molto altro ancora. L’evento è gratuito e on line e si potrà seguire sul canale Youtube dell’Accademia Pellegrini e sul suo blog.

 

XX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo - dal 19 al 24 ottobre 2020

Contributo dell’ACCADEMIA ITALIANA PELLEGRINI in collaborazione con la Casa editrice salentina “I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI” di Stefano Donno:

IL SALENTO TRA PAROLA E IMMAGINI: PIZZICA, TARANTA, POESIA E PAESAGGI IN UNA TERRA DI TRANSITO.

 

 

Programma delle iniziative e incontri:

 

19/10 - IL SALENTO TRA PAROLA E IMMAGINI: un’introduzione.

·        Presentazione di Ilaria Bisanti e Stefano Donno sul programma e le iniziative.

·       Navigando sul Salento con "Le figlie delle Onde" di Valentina Madonna.

 

 

20/10 – CULTURA E POESIA NEL SALENTO: DA ANTONIO VERRI AGLI ESPONENTI DELLA POESIA VISIVA CONTEMPORANEA SALENTINA

·       Il Salento del poeta Antonio Verri raccontato da Mauro Marino.

·       Parole violate: il Salento e la poesia visiva.

·       La Poesia Visiva di Francesco Saverio Dòdaro: Parola, Immagine, Alterità (di Francesco Aprile)

 

21/10 – IL PAPPAGALLO DALLE PENNE ORO E VERDI: LA POESIA DI VITTORIO BODINI

·       Chiara Evangelista e la poesia di Vittorio Bodini

 

22/10 – POLITICA, CULTURA E TRADIZIONE NELLA PIZZICA SALENTINA

·       Video d’arte di Paola Scialpi: la Pizzica, la Taranta e le tarantate.

·       Lettere da una Taranta: i ragni e la politica. Intervista a Raffaele Gorgoni.

·       Pizzica e Samba, Salento e Brasile: il fenomeno delle danze popolari nella società dello spettacolo. Intervista a Raffaele Gorgoni.                  

 

23/10 – IL “futuroRemoto” DEL SALENTO

·       Intervista a Gianni de Benedittis

·       Intervista a Giovanna Ciracì sul libro dedicato a Gianni De Benedittis

 

24/10 – IL SALENTO IN “GIALLO”

·       Intervista a Valentina Madonna sul romanzo “Le figlie delle onde” e anticipazione sul suo nuovo giallo ambientato nelle ville abbandonate del Salento.

 

Canal youtube dell’Accademia Italiana Pellegrini

https://www.youtube.com/playlist?list=PLCqctynWviaFGCUPgtzBMM5Z_c7dAebyM

Website

http://www.accademiaitaliana.com.br/default.asp

Blog

https://accademiapellegriniquadernidelbardo.blogspot.com/

 

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Website

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/

Blog

 

A XX Edição da Semana da Língua Italiana no Mundo com a participação da Accademia Italiana Pellegrini dirigida por Ilaria Bisanti e a editora I Quaderni del Bardo de Stefano Donno

 

 “A Semana da Língua Italiana no Mundo”, agora na sua vigésima edição, tornou-se ao longo dos anos uma das iniciativas mais importantes para celebrar a língua italiana ao redor do mundo.

Os eventos e atividades desta edição, que neste ano acorrerão de 19 a 25 de outubro, terão foco nas formas expressivas como a imagem e ilustração, com particular atenção na editoria que combina diferentes linguagens culturais e sociais. Com a cooperação da rede consular italiana no mundo, outros órgãos participantes são o Ministério das Relações Exteriores e Cooperação Internacional, os Institutos Italianos de Cultura em colaboração com o Ministério dei Beni Culturali e Turismo, o Ministério da Educação e Universidades e os principais parceiros promotores da língua italiana no mundo (Accademia della Crusca, Sociedade Dante Alighieri, RAI) e a Embaixada da Confederação Suíça.

A Accademia Italiana Pellegrini de Campinas (São Paulo, Brasil) dirigida por Ilaria Bisanti e a editora I Quaderni del Bardo Edizioni de Stefano Donno (Lecce, Puglia) para colaborar com este importante evento de calibre internacional, pensaram de forma “glocal”, ou seja, unindo o global e o local.  Por meio de um percurso feito de sons e imagens, informações, visões, depoimentos e entrevistas, o objetivo é ligar em um sutil fil rouge, dois mundos como o Brasil (Ilaria Bisanti é leccese d.o.c, mas mora no Brasil há mais de 10 anos e dirige a Academia Italiana Pellegrini) e o Salento (Puglia, Itália) que fizeram da cultura, da variedade de cores das suas tradições e sobretudo do acolhimento, a base da sua vocação para o outro e o diálogo. O modo de ser e viver do Brasil e do Salento, não somente incorporou todas essas nuances vivenciais, sociais e antropológicas de diferentes tradições étnicas, mas soube também absorve-las, metabolizá-las e reconstruí-las em novas linguagens, perfeitamente em sincronia com o desenvolvimento das artes, das culturas e das narrativas contemporâneas. A viagem proposta pela Accademia Italiana Pellegrini será uma jornada que vai abranger a editoria, o turismo cultural, a arte contemporânea, conselhos sobre como se orientar, o que ver e o que sentir.  As vozes são as de vários artistas e operadores culturais de Lecce e do Salento, escritores que falarão das suas experiências relacionadas com o território e os seus percursos. Além disso serão recomendados sites e vídeos que falarão sobre danças típicas salentinas como a pizzica, taranta e muito mais. O evento será gratuito e online através do blog e do canal Youtube da Accademia Italiana Pellegrini.

 

XX Semana da Língua Italiana no Mundo - de 19 a 24 de outubro de 2020

 

Participação da ACCADEMIA ITALIANA PELLEGRINI em colaboração com a editora "I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI" de Stefano Donno:

 

SALENTO ENTRE PALAVRAS E IMAGENS: PIZZICA, TARANTA, POESIA E PAISAGENS EM UMA TERRA DE TRÂNSITO.

 

 

Programa:

 

19/10 - SALENTO ENTRE PALAVRA E IMAGENS: uma introdução

• Apresentação de Ilaria Bisanti e Stefano Donno sobre o programa e as iniciativas.

• Navegando pelo Salento com "Le figlie delle Onde" de Valentina Madonna.

 

20/10 - CULTURA E POESIA NO SALENTO: DE ANTONIO VERRI AOS EXPOENTES DA POESIA VISUAL CONTEMPORÂNEA SALENTINA

• O Salento do poeta Antonio Verri contado por Mauro Marino.

• Palavras violadas: Salento e poesia visual.

• A Poesia Visual de Francesco Saverio Dòdaro: Palavra, Imagem, Alteridade (por Francesco Aprile)

 

21/10 - O PAPAGAIO DAS PENAS DOURADAS E VERDES: A POESIA DE VITTORIO BODINI

• Chiara Evangelista e a poesia de Vittorio Bodini

 

22/10 - POLÍTICA, CULTURA E TRADIÇÃO NA PIZZICA SALENTINA

• Vídeo de arte de Paola Scialpi: Pizzica, Taranta e tarantate.

• Cartas de uma Taranta: aranhas e política. Entrevista com Raffaele Gorgoni.

• Pizzica e Samba, Salento e Brasil: o fenômeno das danças populares na sociedade do entretenimento. Entrevista com Raffaele Gorgoni.

 

23/10 - O "futuroRemoto" DO SALENTO

• Entrevista com Gianni de Benedittis

• Entrevista com Giovanna Ciracì sobre o livro dedicado a Gianni De Benedittis

 

24/10 – OS “MISTÉRIOS” DO SALENTO DE VALENTINA MADONNA

• Entrevista com Valentina Madonna sobre seu romance "As Filhas das Ondas" e a antecipação do novo romance, uma história de detetive ambientada nas vilas abandonadas do Salento.

 

 

Canal youtube da Accademia Italiana Pellegrini

https://www.youtube.com/playlist?list=PLCqctynWviaFGCUPgtzBMM5Z_c7dAebyM

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http://www.accademiaitaliana.com.br/default.asp

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I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

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Giovanna GINEX e Rosangela PERCOCO L'ALLODOLA (SalanI)

L’allodola. È stata soprannominata così Fernanda Wittgens, per la sua grandezza discreta, evidente soltanto quando le ali si aprono in volo. Creatura umile, ma possente e sublime. Non poteva esistere definizione più calzante per una donna che pur compiendo imprese titaniche ha evitato il clamore delle cronache, lavorando giorno e notte al servizio dell’arte, della bellezza e della libertà. Giovanna Ginex e Rosangela Percoco le rendono giustizia ricostruendo il romanzo di una vita straordinaria. Nata nel 1903 da una famiglia di origine austro-ungherese, Fernanda inizia come insegnante di liceo, fa la giornalista e nel 1928 entra nella Pinacoteca di Brera con la qualifica di ‘operaia avventiziaʼ. La dedizione instancabile le permette di diventare assistente del direttore, Ettore Modigliani, e di contribuire in maniera determinante alla crescita del museo. Rileva l’incarico del suo maestro quando viene rimosso per motivi razziali, e diventa così la prima donna a ricoprire un ruolo tanto prestigioso. Nei giorni bui dei bombardamenti su Milano fa di tutto per salvare le opere che le sono affidate, ma anche le vite di tanti ebrei. L’arresto per antifascismo e la condanna a quattro anni di carcere non soffocano il suo coraggio. Anzi, al termine del conflitto le sue energie sembrano essersi moltiplicate: tornata a Brera, combatte per ricostruire dalle macerie la Pinacoteca e renderla un ‘museo viventeʼ, punto di riferimento per la cultura internazionale. Questo romanzo è il ritratto di una donna vulcanica, ostinata, controcorrente. È la storia vera di una combattente, un simbolo che non appartiene al passato ma al futuro.


Giovanna Ginex è una storica dell’arte e curatrice. Esperta di pittura, scultura, fotografia e arti decorative del Diciannovesimo e Ventesimo secolo, collabora con prestigiose istituzioni e musei in Italia e all’estero.

Rosangela Percoco è stata un’insegnante e conduce laboratori di scrittura. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra cui, per Salani con grande successo, Nato da un aquilone bianco.

 


 

Scritti dal carcere. Poesie e prose di Bobby Sands (PaginaUno)

 A 39 anni dalla morte, per la prima volta in italiano tutte le poesie e le pagine di prosa inedite scritte da Bobby Sands durante la sua carcerazione nei Blocchi H di Long Kesh, in Irlanda del Nord, tra il 1976 e il 5 maggio 1981, quando morì dopo 66 giorni di sciopero della fame. Oltre 90 pagine di versi (40 componimenti) e più di 50 pagine di brani in prosa che il rivoluzionario irlandese, morto a 27 anni in protesta contro il regime di detenzione imposto dal governo britannico, compose scrivendo su carta igienica e cartine di sigarette. L'amore per la libertà, l'attaccamento alla propria terra, il carisma, l'attenzione per i compagni, la passione per letteratura, storia e ornitologia: Bobby Sands rivela nei suoi testi non solo la tenacia di un ribelle acuto e inflessibile ma anche una straordinaria sensibilità umana e poetica, una capacità di trascendere e muoversi abilmente su diversi piani, oltre al senso morale altissimo che lo porterà in assoluta consapevolezza a scegliere di morire. 

 


 

giovedì 8 ottobre 2020

EUROPA IN VERSI | Festival Internazionale di Poesia e Narrativa 2020

EUROPA IN VERSI | Festival Internazionale di Poesia e Narrativa 2020: X EDIZIONE | Scarica il regolamento e la scheda di iscrizione per partecipare al premio EUROPA IN VERSI 2020 - La Casa della Poesia di Como

“Il nostro desiderio di diventare rondini”- Poesie e lettere di Attilio e Ninetta Bertolucci, a cura di Gabriella Palli Baroni (Garzanti Editore, 2020). Intervento di Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”

“Il nostro desiderio di diventare rondini”- Poesie e lettere di Attilio e Ninetta Bertolucci, a cura di Gabriella Palli Baroni (Garzanti Editore, 2020) racconta l’incanto intimista della dimensione sentimentale senza confini, in ogni gentile e tenue sfumatura, attraverso la rappresentazione lirica di luoghi, ambienti e ricordi abituali e la descrizione spontanea di un’elegia degli interni intorno a domestiche e familiari rivisitazioni romantiche. I testi, composti dalle poesie e dalle lettere che hanno congiunto costantemente l’alleanza emotiva dei protagonisti nel miracolo dell’amore e nella solennità della poesia, manifestano la partecipazione appassionata alla bellezza, leggera e sensuale delle dichiarazioni d’amore. La consapevole riconoscenza di un’infinita confidenza di complicità, celebra la lealtà della memoria nell’esperienza sensibile della tenerezza. Le parole, patrimonio dell’anima, concedono la percezione di un tempo ulteriore nell’esistenza, evocano  l’idea di una vita prolungata, nella compiacenza felice di narrarsi il mondo interiore con l’intento comune di divulgare l’eternità. Il libro promuove gelosamente il consenso a custodire la sorgente degli affetti e a proteggere la relazione con la realtà. Le poesie di Attilio Bertolucci dischiudono i periferici collegamenti degli orizzonti e sconfinano nell’armonia medianica della voce interpretativa e dello sguardo narrativo. Il riassunto artistico, dolce e temerario della vita si intreccia al vincolo del possesso biografico accompagnando la fiduciosa empatia del filo di continuità, la somma amplificata di ogni eloquente promessa sostenuta da impronte invisibili nelle emozioni d’amore, nella generosità del desiderio. L’affabilità amorosa che unisce Attilio e Ninetta Bertolucci nelle lettere, congiunge l’elemento distintivo della stabilità, scrivendo e fermando su carta la sintonia emotiva, con un’accordo d’intesa verso un tragitto privato di crescita umana e spirituale, un’unione solida e resistente in cui la conoscenza reciproca del rispetto sostiene sempre la pienezza esistenziale e mantiene la sensibile espressione dell’accoglienza e della presenza benevola della quotidianità. Il libro è un ideale tangibile di donazione alla soave amorevolezza, nella virtù necessaria ad esaltare la dedizione di chi amiamo e a riconoscere la solidarietà. La speranza nutre la grazie reciproca di ogni comunicazione leggendo, nella prospettiva dei sogni e nella gioia di vivere, la tendenza della volontà ad aggiungere forza comprensiva nella storia e a raggiungere il privilegio naturale di condividere il tempo, sostenendolo a vicenda. La disponibilità alla progettualità  nell’unione è l’esortazione principale del libro ed  invita ad un impegno verso l’essenziale, dolce e magica percezione del mondo affettivo. Il titolo del libro “Il nostro desiderio di diventare rondini”,  preso da una lettera scritta da Attilio a Ninetta, è metafora e simbolo dell’amore coniugale, un aspetto segreto della semplicità e della saggezza, strettamente legato alla predilezione per un atteggiamento capace di riconoscere la purezza del corteggiamento. Il rinnovamento dello spirito libero che incrocia l’anima incoraggiando l’impulso al viaggio da compiere insieme abbracciando l’unicità di volersi bene.

 

Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti”

https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/