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Esce il libro VERSO...IL FUTURO! di Carlo Stasi (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, è lieta di annunciare l’uscita dell’ultimo libro di Carlo Stasi, dal titolo “Verso … il Futuro”. Pur se nato nel cuore dell’Europa ed imbevuto di cultura europea, Carlo Stasi ha radici profondamente radicate nella sanguigna terra salentina. Ha sempre amato viaggiare, spinto da un’intensa passione conoscitiva e da una forte tensione creativa. Alla poesia ha affiancato la musica e la pittura intrecciando sonorità e motivi grafici nelle sue opere: una poesia “iconica”, “da vedere” per “leggere” e “riflettere”, dando “immagine alla parola” e “parola all’immaginazione”. Corredato da interventi critici di grandissimo rilievo e spessore, questo libro documenta e raccoglie 40 anni della produzione poetica visiva edita ed inedita di questo “artista della parola”. In questo libro si riesce a cogliere la poliedricità espressiva di Carlo Stasi, dove la parola e il segno sono soggetti ad un continuo lavorìo di separazione di segnali e contenuti che vanno oltre il Tempo e lo Spazio, perché divengono essi stessi Tempo e Spazio di una narrazione sui generis. Il visus (o la visione per mera esemplificazione) è la risultante di memorie associative in grado di classificare varie sfumature di sensibilità, tensione emotiva, pulsioni estetiche in categorie non predefinite, in grado di lasciare il lettore a se stesso, non nel senso di deriva e abbandono, ma di libertà immaginativa e di conseguenza espressiva in grado di concretizzare nuovi universi narrativi e poetici che rapiscono e ammaliano. VERSO...IL FUTURO! (pubblicazione corredata da un ricco apparato iconografico) di Carlo Stasi racconta di come l’autore vede, osserva e vive il mondo, il suo mondo, il nostro mondo attraverso il segno della parola e la parola del segno, raccontando di sensazioni, sentimenti unici e irripetibili che si fanno visioni che solleticano il cuore e lo spirito

 

Prefazione di Lamberto Pignotti. Interventi di Augusto Ponzio, Giovanni Dotoli, Richard Demarco, Vincenzo Guarracino, Susan Petrilli, Luciano Ponzio, Emilio Filieri, Andrea D'Urso, Donato Di Poce, Alessandro Laporta, Giuliana Coppola, Stefano Donno, Paola Scialpi, Mauro Marino, Chiara Evangelista, Nicola Salvatore, Salvatore Luperto, Maurizio Nocera, Carmen De Stasio, Paolo Vincenti, Antonietta Fulvio, Raffaele Messinese, Francesco Pasca, Massimo Pasca, Mario De Marco.

 

Sito Autore

https://carlostasi.wordpress.com/

 

Info link libro

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/7072995350960172529?hl=it

 


 

“LA CITTÀ BUONA. PER UN’ARCHITETTURA RESPONSABILE” di Alfonso Femia e Paul Ardenne (Marsilio)

Qual è la grande incognita della città travolta dalla CoVid – 19? Lo spazio pubblico? I parchi chiusi? La scuola? La casa, salvifica prigione dei lockdown sanitari? Il retail che langue? Per risolvere i problemi è necessario identificarli con chiarezza ed è questo il primo contributo della riflessione in forma di libro scritto a quattro mani da Alfonso Femia e Paul Ardenne. Affrancandosi dalla genericità degli scenari a metà tra distopia e utopia di cui hanno dibattuto, nel corso dell’anno pandemico, architetti e urbanisti, filosofi e sociologi, Femia e Ardenne hanno analizzato e incrociato il tema della vulnerabilità pandemica e pre-pandemica con la necessità di trovare nuove formule di convivenza attraverso l’urbanistica e l’architettura. Quattro le questioni esaminate e strettamente connesse: la relazione tra pandemia e vulnerabilità; i percorsi attuabili per riadattare la città alla mutazione; scuola e habitat come motori dell’evoluzione.

- Pandemia e vulnerabilità

- Ripensare la città, riadattarla

- La scuola al centro della città

- L’habitat, controbilanciare la riflessione

Non accostatevi alla lettura di questo libro se pensate che contenga una ricetta miracolosa per la città. Nessuna pozione magica, nessuna soluzione istantanea: per progettare una “città buona” serve la collaborazione di tutti quelli che la vivono e che, abitando, lavorando, divertendosi e studiando, condizionano e condividono architettura e luoghi, emozioni e sentimenti.  Il libro si focalizza sulla parola “tutti” e non è un passaggio così scontato: tutti, in egual misura, devono essere messi nella condizione di interagire con la città: i giovani (il mondo non è però solo dei giovani), gli anziani (con il loro sostanziale diritto ad abbandonare la fretta) i bambini, i soggetti vulnerabili per sesso e salute. L’ obiettivo collettivo è che il vocato benessere sia democratico e rispettoso dell’ambiente.  La città è “buona” se riesce a essere care ed ecologica.  Per questa “città buona” è necessario che tutte le generazioni si impegnino alla ricerca del miglior habitat possibile, facendo del senso civico la missione individuale e comunitaria. L’attenzione dedicata alla grafica e al corredo iconografico riflette quella che dovrebbe essere la cura verso “la città buona” e integra visivamente i contenuti. I disegni sono di Gigi Pescolderlung, studio Tapiro  ancora una volta in dialogo con Alfonso Femia intorno alla città e all’architettura. Studio Tapiro si è occupato anche della direzione artistica del libro realizzata con AF*Design.  Ogni immagine è insieme denuncia e soluzione delle situazioni che descrivono la città: l’ habitat, la solidarietà, la responsabilità, la generosità, la fragilità, le scuole, la vulnerabilità, il tempo breve, il tempo comune, l’equilibrium, la società empatica, l’educazione sentimentale, la “città giusta”, la “città buona”, la “città umana”, la città anello sensibile e fragile tra la dimensione intima e quella collettiva; il miglioramento della vita delle persone, il desiderio, la generosità e la responsabilità, la società complessa, multiculturale e connessa, il vivere tra passato futuro, il futuro nel presente. In copertina, l’angelo de’ La Bonne Ville, una sorta di profilo autorevole che veglia sulle azioni coordinate di architetti, urbanisti e amministratori nel processo di trasformazione della città.

 

LA CITTÀ BUONA.

PER UN’ARCHITETTURA RESPONSABILE

di Alfonso Femia e Paul Ardenne

Editore: Marsilio / AAM / Anteprima

Collana: Libri illustrati

Anno edizione: 2021

Pagine: 96 p., illustrato a colori, rilegato

ISBN: 9788829710898

Prezzo di copertina: 15 €

 


 

Dante: teologia in versi In libreria “Alta fantasia” di Massimo Naro

”Si può definire Dante un teologo? E - se lo fu - a quale scuola teologica medievale appartenne? O per lui possiamo parlare di una teologia personale dove ragione e fede stanno in dialogo al centro di ogni lettura esegetica possibile? L’«alta fantasia» è la teologia poetica di Dante, la cifra della sua eccellenza rispetto alla Scolastica medievale, la «terza teologia» tra platonismo monastico e aristotelismo universitario. Una teologia laica, trasversale alle diverse correnti dell’epoca. Soprattutto, è l’inversione di tendenza rispetto al pregiudizio degli accademici del Medioevo più maturo, per i quali la verità è difficile molto più che bella, ragion per cui la poesia non sarebbe all’altezza di occuparsene. L’«alta fantasia» è, in tal senso, l’estremo tentativo di evitare il divorzio tra ragione e fede, tra mente e cuore, tra verità e bellezza, fra teologia e messaggio biblico. L’«alta fantasia» è il titolo emblematico del nuovo volume di Massimo Naro, preso dal verso 142 del XXXIII Canto del Paradiso. Quello dove l’Alighieri – alle prese con il mistero profondo e alto del Dio di Gesù Cristo, il Dio-Agape, il Dio-Amore – ammette d’aver dato ormai fondo alle risorse della sua «alta fantasia»: «A l’alta fantasia qui mancò possa». Docente di teologia da tempo dedito all’approfondimento del rapporto tra letteratura e teologia, nel suo «Alta fantasia. L’altra teologia di Dante Alighieri» pubblicato con Scholé, marchio di Morcelliana (pagg. 144, euro 12), Naro rilegge qui la Commedia raccogliendo il suggerimento di T.S. Eliot che invitava a partire – nella rilettura del testo – dall’ultimo Canto della terza cantica, e ovviamente, passando attraverso i canti del Purgatorio. L’esito è in questo volume che riflette sui versi danteschi e va oltre. Il volume viene pubblicato in collaborazione con la Società Dante Alighieri, il cui presidente, Andrea Riccardi firma la prefazione, osservando che «l'autore condensa un lievitare di pensiero originale, portando il discorso dell’Itinerarium mentis in Deum a sviluppi nuovi nel contesto storico-esegetico della Divina Commedia», manifestando pure attenzione ai suggestivi disegni del Maestro Ernesto Lamagna che corredano queste pagine. Un saggio denso, che scandaglia il pensiero del Sommo Poeta fra problemi estetici e questioni teologiche, rimandi biblici e filosofici e ne sembra sbalzare il profilo da un’epoca in cui i mistici esaltavano il fuoco dell’amor divino che i poeti, dal canto loro, secolarizzavano in amor cortese. Un viaggio dentro un capolavoro eterno che porta il lucido approfondimento di Naro – nella parte conclusiva – a condividere la tesi del grande Romano Guardini: «La fine della Divina Commedia è la visione e la comprensione non di Dio, ma del Figlio di Dio divenuto uomo e, a partire da Lui, del mondo»

Massimo Naro, Alta fantasia L'altra teologia di Dante Alighieri, pagg. 144, euro 12, Scholé  
Prefazione di Andrea Riccardi. Illustrazioni di Ernesto Lamagna

 


 

Bitches, she is Madonna by Ludovico De Bonis (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“I dedicate this book to those who know how to wait, to those who do not stop believing in their dreams, to those who know how to earn things with sweat and will of mind, to those who keep smiling in hard times, to those who think that emotions and passions are the engine of the world.”

Ludovico De Bonis

The author Ludovico De Bonis, with his book, tried to combine his passion (Madonna) with his cultural background, as an expert in Communication and Media Analyst. What makes his work outstanding compared to other works about the artist, is that none of them has neither analyzed the phenomenon from the point of view of the audience, nor focused on the artist's fandom, on her complex identity (as a woman, as a mother and as an international icon) and on the discovery that the performer artist Madonna, according to various sociologists and experts in the sector, is the emblem of popular culture.

Translation - Giacomo Bleve

Cover - Debora Conte

Additional digital editing - Serena Garganese

 

Info link 

https://www.amazon.it/Bitches-she-Madonna-Ludovico-Bonis/dp/B08WZJK1YB/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=ludovico+de+bonis&qid=1613901557&sr=8-1 

 


 

Salani da ieri 18 marzo in libreria presenta Imamura Natsuko e il suo spelndido libro LA DONNA DALLA GONNA VIOLA

Tutti i pomeriggi la donna dalla gonna viola si siede sulla stessa panchina del parco di una grande e anonima città giapponese e mangia una brioche alla crema, mentre i ragazzini che giocano lì intorno fanno a gara per attirare la sua attenzione. La donna dalla gonna viola non lo sa, ma ogni suo movimento è seguito di nascosto dalla donna dal cardigan giallo, la voce narrante, sempre attenta a controllare che cosa mangia, dove va, con chi parla. La donna dalla gonna viola è single, abita in un piccolo appartamento di periferia e svolge lavori temporanei, proprio come la donna dal cardigan giallo, a cui nessuno, però, sembra prestare attenzione. Chi sono davvero queste due donne, i cui unici tratti comuni sembrano essere la precarietà e la solitudine? Con la scusa di voler diventare sua amica, la donna dal cardigan giallo riesce a far assumere la donna dalla gonna viola nella sua stessa agenzia di pulizie che lavora per un hotel. E qui le loro strade si intersecano in modo drammatico e imprevedibile… Il racconto sottile e inquietante di un’ossessione, una storia che, in un crescendo di tensione, assume via via i toni del thriller, in una spirale di desideri inespressi, solitudine, dinamiche di potere e condizione femminile, disperato desiderio di rendersi visibili, di essere considerati e amati.

 

IMAMURA NATSUKO è nata a Hiroshima nel 1980 e ha studiato a Osaka. Fin dall’inizio della sua carriera di scrittrice ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il Dazai Osamu, il Mishima Yukio, il Kawai Hayao Story e il Noma Literary New Face. È stata finalista per tre volte al più importante riconoscimento letterario giapponese, il premio Akutagawa, che ha vinto nel 2019 con questo romanzo, in corso di traduzione in tutto il mondo.

 


 

 


 

L'Alphabet du monde di Amedeo Anelli (Editions du Cygne)

L’Alphabet du monde, dont la première partie prend la forme d’un hommage à l’Art de la fugue de Jean-Sébastien Bach, est un livre de neige et de feu aux multiples niveaux de lecture. L’auteur, accompagné de ses chats, y apparaît dans une vaste fresque sociale où le monde agricole et les traditions ancestrales de l’Italie du Nord ont été étouffés par l’industrialisation de la production ; où l’on assiste à un irrémédiable retrait de la nature au profit du développement anarchique des villes ; où les souvenirs affleurent dans les eaux et la brume d’une plaine sillonnée de trains et de champs détrempés.

 Traduit de l'italien par Irène DUBOEUF

 

Fondateur et directeur de la revue KAMEN’, le poète italien Amedeo Anelli, également philosophe et critique d’art, est né en 1956 à S. Stefano Lodigiano et vit à Codogno (Lombardie).
Il a publié de nombreux catalogues et livres d’art avec des artistes de renommée internationale ainsi que des essais en tant que critique littéraire : Qui sto e tu ? Interrogazioni sulla poesia di Robert Rebora (Je suis là et toi ? Questionnements sur la poésie de Robert Rebora) Zonafranca 2012 et Oltre il novecento. Guido Oldani e il realismo terminale (Au-delà du vingtième siècle. Guido Oldani et le réalisme terminal) Libreria Ticinum 2016.
Le poète est présent dans l’anthologie établie par Paolo Febbraro : Poesie di oggi, un’antologia italiana (Poésies d’aujourd’hui, une anthologie italienne) Elliot 2016 ainsi que dans l’anthologie de Daniela Marcheschi Antologia di poeti contemporanei (Anthologie de poètes contemporains) Mursia 2016.
Auteur d’une poésie de la pensée, il a publié les recueils : Quaderno per Marynka (Cahier pour Marynka) Milan, Polena 1987, 12 poesie da Acoluthia (12 poèmes de Acoluthia) Annuaire de poésie Crocetti 1997, Acoluthia (I) Ommagio ad Edgardo Abbozzo (Acoluthia (I) En hommage à Edgardo Abbozzo), Vicolo del Pavone 2006, Contrapunctus (Contrapunctus) LietoColle, 2011 et Neve pensata (Neige pensée) Mursia 2017.
Anelli a traduit des œuvres des poètes russes Tarkovski, Mandelstam, Pasternak, Gumilëv… Ses propres écrits sont traduits en russe, français, suédois, allemand, anglais, portugais, slovène, roumain… Les poèmes II et VIII de Contrapunctus ont été traduits et publiés en ligne par le Groupe CIRCE Université Sorbonne Nouvelle sous la direction de Jean-Charles Vegliante.